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The Order: 1886

The Order: 1886 - L'essenziale raccontato da Ru Weerasuriya

Le nostre quattro chiacchiere in compagnia del CEO di Ready at Dawn, in attesa del lancio ufficiale del gioco.

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Nel corso di un recente tour europeo che sta toccando diversi Paesi, abbiamo avuto l'occasione di intervistare Ru Weerasuriya, CEO di Ready at Dawn, per approfondire il discorso su The Order: 1886, la nuova attesissima esclusiva action per PS4, in arrivo sulle nostre piattaforme il prossimo 20 febbraio. La nostra chiacchierata con Weerasuriya funge da completamento a quanto ci aveva raccontato Andrea Pessino, Chief Technical Officer di Ready at Dawn, durante un'altra dettagliata intervista che potete leggere qui. Scopriamo cosa ci ha raccontato, allora, Ru Weerasuriya.

Ready at Dawn è uno studio noto per l'ottimo lavoro fatto su licenze pre-esistenti, ma con The Order: 1886 si è trovato ad affrontare per la prima volta una IP completamente nuova, che ha richiesto un processo molto diverso. Era questo il vostro obiettivo fin dall'inizio?

Ad essere onesti, sì, abbiamo dato vita alla società proprio per questo motivo, per sviluppare nuove IP. Abbiamo trascorso i primi anni ad imparare ad essere una società, ad essere una squadra e a padroneggiare la tecnologia. Sviluppare un videogioco è un lavoro davvero duro, quindi non abbiamo mai fatto i presuntuosi, pensando di poter essere in grado di creare una nuova IP come nostro primo progetto. Abbiamo trascorso i primi sei anni ad imparare, ma poi abbiamo avuto l'opportunità di parlare con Sony e abbiamo raccontato loro cosa volevamo fare.

Quando avete avuto l'occasione di incontrare Sony per sviluppare una nuova IP, il concept sotteso a The Order: 1886 era già chiaro o è arrivato in un secondo momento?

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Quando abbiamo avuto l'opportunità di parlare con Sony, il concept del gioco era già stato delineato, avevamo già stabilito le basi della storia e i principali pilastri del gameplay. Avevamo un'idea piuttosto chiara del tipo di gioco che volevamo sviluppare. All'epoca, Sony stava già lavorando sull'infrastruttura di PS4 e sapevamo che avremmo potuto ottenere il massimo dall'hardware della console e realizzare un gioco con una grafica impressionante.

Ci sono molti titoli che usciranno nel 2015 che sono ispirati alla Londra vittoriana, come Bloodborne e, a quanto pare, anche il nuovo Assassin's Creed: Victory. Come mai questo improvviso interesse dell'industria su questo tema?

Penso che il motivo risieda nel fatto che si tratta di un periodo storico che non è stato ancora adeguatamente esplorato dal settore videoludico. Non so quale sia il motivo per cui vi sia un crescente interesse in questo momento, ma per ciò che riguarda noi, era il nostro obiettivo da molto tempo. Da sette o otto anni, in realtà. Ma penso che sia un segno dei tempi: uno vede qualcosa e pensa "Vorrei anche io esplorare questo tema." Indipendentemente da ciò che gli altri possono fare, abbiamo avuto un approccio molto fedele all'epoca vittoriana. Penso che Bloodborne sarà maggiormente focalizzato sull'aspetto gotico, mentre il nuovo Assassin's Creed non ha scelto il nostro stesso approccio. La nostra versione di Londra è molto più radicata nella realtà, anche in considerazione delle tante piccole aggiunte che stiamo apportando.

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A tal proposito, è importante mantenere l'esperienza reale, "con i piedi per terra", anche con tutti questi elementi soprannaturali?

Per noi è stato un aspetto importante perché vogliamo che per la gente risulti credibile. Sorprendentemente, anche considerando gli elementi soprannaturali presenti nel gioco, abbiamo voluto che i giocatori pensassero che la storia che raccontiamo fosse reale. Questo è anche uno dei motivi per cui non abbiamo fatto leva in modo eccessivo sull'elemento soprannaturale, perché, così come lo presentiamo, possiamo convincere le persone che possa trattarsi di una valida alternativa. Il nostro obiettivo e la nostra dottrina sono sempre stati chiedere alle persone se credessero in cosa stavamo facendo, che fosse verosimile.

E' anche molto importante non rompere regole del gioco...

Sì, non dovremmo mai rompere le regole del nostro universo. Si tratta di uno dei più grandi errori che qualcuno possa fare confezionando idee originali. Ci sono diversi titoli AAA importanti che lo hanno fatto, che hanno rotto le proprie regole, e hanno pagato un prezzo per questo. Un rischio che ovviamente vogliamo evitare con The Order: 1886.

Quali sono, secondo te, i maggiori punti di forza di The Order?

Penso il ritmo. Il ritmo del gioco e tutti i suoi diversi meccanismi. Non vogliamo essere considerati qualcuno con poco talento, o essere catalogati come quelli che "fanno giochi in cui bisogna solo sparare alla gente". Il nostro obiettivo era quello di sorprendere sempre il giocatore, di introdurre nuovi elementi. Ci saranno alcune situazioni in cui il giocatore non ha molta voce in capitolo in termini di interazione, ma anche altre situazioni in cui tutto dipende da lui/lei. In altre occasioni ci si potrà rilassare e godersi le cutscene. A mio parere, i punti di forza più importanti di The Order sono il ritmo e la varietà nelle meccaniche.

E invece per quanto riguarda i difetti? Cosa cambieresti in un sequel?

Per un sequel? Beh ... a dire il vero, mi piacerebbe migliorare un elemento, anche se la maggior parte delle persone pensa che sia già buono così. Mi piacerebbe fare qualcosa di più in termini di narrazione della storia. Utilizzare diverse meccaniche per avvicinarsi maggiormente alla storia sarebbe stato uno dei miei obiettivi, ma il tempo è limitato e, comunque, anche quanto già fatto nel gioco è stato decisamente complesso. Ma abbiamo molte idee per il futuro, quindi speriamo di poterle utilizzare in un sequel.

Alcuni rumour dicono che la campagna principale può essere completata in cinque ore. Quanto c'è di vero in tutto questo?

Nulla... questo numero ha iniziato a circolare più di una settimana fa, ma è totalmente errato. Noi non andiamo in giro a correggere le persone quando mettono in giro informazioni sbagliate. Non so davvero da dove abbiano preso questo numero, ma ciò che dovete aspettarvi è un vero gioco single-player, proprio come vi aspettereste da un gioco simile precedente.

Accanto a questi rumour, ci sono state anche alcune lamentele nei confronti del gioco, soprattutto da parte di persone che non hanno ancora avuto modo di provarlo. Come andrebbero trattate queste critiche?

Lavoriamo in un settore molto strano. Siamo probabilmente l'unico settore in cui si prova a parlare di un nuovo concept, di una nuova idea o di una nuova storia e tutti iniziano a crearsi delle proprie aspettative di come dovrebbe essere e iniziano a dirci "questo è il gioco che dovete fare". In altri settori la gente aspetta e cerca di capire di cosa si tratta e cerca di godersi quello che è. Noi, per qualche ragione, non siamo così. Ci sono anche persone che hanno buone aspettative su cosa aspettarsi, ma allo stesso tempo siamo noi i game creator, e facciamo giochi come sappiamo farli, ce ne prendiamo cura e abbiamo passione. E' difficile fare per noi cose semplicemente per soddisfare la gente.

The Order: 1886 sarà disponibile in esclusiva su PS4 il prossimo 20 febbraio. Potete leggere le nostre ultime impressioni sul gioco qui.

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