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GOTY 2016: I miglior Third Person Shooter

Scopriamo le cinque posizioni dei titoli sparatutto in terza persona migliori secondo la nostra redazione

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5º Uncharted 4: Fine di un Ladro

GOTY 2016: I miglior Third Person Shooter

"Sebbene la formula utilizzata dai Naughty Dog nella serie sia rimasta sostanzialmente invariata, concentrando gli scontri con i nemici in aree aperte in momenti ben precisi (solitamente a ridosso di una nuova scoperta lungo il nostro viaggio) e alternando l'uso di armi con combattimenti corpo a corpo, ci sono alcune interessanti novità. In primo luogo, ancor più rispetto al passato, i giocatori sono invitati ad usare non solo le coperture, ma un sistema stealth ben più strutturato che sfrutta l'erba alta offerta dai rigogliosi paesaggi (a partire dal Madagascar) che attraverseremo. Questa dinamica si sposa alla perfezione con un'altra novità introdotta nel gioco, ossia il sistema di allerta dei nemici (qui graficamente rappresentato da un diamante), che può essere di due tipi: diamante di colore giallo e uno di colore rosso.[....]

L'introduzione del rampino, inoltre, gioca un altro tassello importantissimo all'interno delle dinamiche di combattimento: oltre a permetterci di spostarci con maggiore agilità nel mondo di gioco (che qui, più che mai, lavora tantissimo sulla verticalità), possiamo sfruttarlo sia per attaccare in modo tattico i nostri nemici, ma anche per fuggire all'occorrenza e trovare un nuovo nascondiglio. E se le novità illustrate non fossero sufficienti, lo studio californiano ha voluto arricchire ulteriormente Uncharted 4: Fine di un Ladro introducendo per la prima volta un veicolo "guidabile". Accanto a piccoli motoscafi che ci serviranno per esplorare le isolette al largo del Madagascar, avremo a disposizione in alcune aree una jeep, che oltre a rivelarsi utilissima per attraversare le lunghe distese lussureggianti del mondo di gioco (un aspetto che svecchia molto la dinamica dell'attraversamento della mappa), può rivelarsi anche un interessante strumento per risolvere alcuni piccoli puzzle disseminati in giro, sfruttando il verricello con cui è equipaggiata. Il suo utilizzo è semplice quanto intuitivo, e anche se non siete degli assi della guida (come chi scrive), potrete muovervi senza alcun indugio all'interno delle aree apposite.

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Nel complesso, la componente action del gioco ha assistito ad un netto miglioramento rispetto a quanto fatto in passato, complice sicuramente (e ci dispiace continuare a ribadirlo) la recente esperienza con The Last of Us, che ha senza dubbio spinto ad un nuovo livello questa componente del gioco, mostrando un lato decisamente più maturo e strutturato." (La nostra recensione).

Watch Dogs 2

GOTY 2016: I miglior Third Person Shooter

"In Watch Dogs 2, non abbiamo riscontrato particolari differenze rispetto al primo gioco in termini di aspetti base, nel senso che anche qui dobbiamo andare in giro per la città e bisogna osservare le cose/persone con cui si decide di interagire/hackerare, con la differenza che il movimento è stato reso di gran lunga più agevole grazie all'introduzione del parkour, che permette a Marcus di correre e saltare per le vie di San Francisco senza sosta. Rispetto, tuttavia, al franchise di Assassin's Creed - tra i titoli più celebri a sfruttare questa meccanica - Marcus non può scalare gli edifici, ma può salire solo su muri di una certa altezza e saltare su oggetti di piccole dimensioni. Raggiungere posti più alti richiede un po' di strategia e "prendere in prestito" una gru o due.

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Le missioni sono varie e interessanti, e soprattutto sono strutturate come missioni più lunghe suddivise in fasi. La maggior parte delle principali operazioni (le missioni, appunto) coinvolgono la divulgazione di illeciti messi a punto da un'organizzazione, e quindi avrete una serie di compiti da portare a termine per fare in modo da avere prove contro di loro, dopo aver svelato al mondo intero le varie magagne attraverso un video in stile Anonymous. La maggior parte di queste missioni vi richiedono di infiltrarvi in edifici giganteschi, e dovrete hackerare informazioni, rubare fisicamente tecnologie chiave o monitorare le persone, e molto altro ancora." (La nostra recensione).

Gears of War 4

GOTY 2016: I miglior Third Person Shooter

"Le armi rappresentano da sempre un elemento fondamentale di Gears. Non manca ovviamente l'iconico Lancer, sia nel suo formato più "retrò" sia nel suo formato più moderno, ma ci siamo divertiti tantissimo anche con altre armi. Il buzzkill è la nostra nuova arma preferita, ma anche il Dropshot è immensamente potente, e permette di effettuare una kill potenzialmente istantanea con un proiettile in una linea retta rispetto al campo di battaglia e quando si tira il grilletto una seconda volta, lo rilasciamo - e se siete abili, farà fuori un nemico o due. È un'arma un po' più complicata, e per questo preferiamo armi più tradizionali come il Boomer, il Mulcher, il Longshot o il nuovo fucile da cecchino DeeBee, che diventa l'arma più fastidiosa in assoluto quando finisce nelle mani del nemico. Tuttavia, ciò rende interessante quest'arma è il fatto che spinge l'azione e movimento in un modo innovativo rispetto ai Gears più tradizionali. Stranamente abbiamo apprezzato anche l'Enforcer, mentre per qualche motivo non abbiamo mai preso in simpatia i fucili, almeno non a fini di campagna (ma si rivelano molto utili nella modalità Orda, in particolare in Versus).

Sebbene il gunplay sia rimasto per la maggior parte lo stesso (fuoco cieco, ricarica attiva, sporgersi dalla copertura, ecc), sono state introdotte alcune aggiunte per i combattimenti ravvicinati. Ora è possibile tirare un nemico dietro la propria copertura e ucciderlo con il coltello da combattimento in una sequenza QTE. Potete anche correre verso la copertura, scavalcarla e dare un calcio al nemico per stordirlo prima di assestargli un colpo mortale. Non amiamo particolarmente premere pulsanti in sequenza perché rompe il flusso delle cose, ma alla fine questa meccanica si integra e si amalgama piuttosto bene all'azione corpo a corpo e alla meccanica di copertura di Gears." (La nostra recensione).

2º Hitman

GOTY 2016: I miglior Third Person Shooter

"Non abbiamo giocato questa serie in tutti questi anni per la sua trama: abbiamo giocato ai vari Hitman per la sua incredibile vena action e per il suo gameplay, caratterizzato da enigmi davvero complessi. A questo proposito, Hitman ne offre a bizzeffe, e ci sono un sacco di modi straordinariamente malvagi in cui possiamo occuparci dei nostri obiettivi. Che si vada con armi spianate (non lo consigliamo, a dire il vero) o si preferisca un approccio più delicato, quasi accidentale, c'è sempre una vasta gamma di modalità con cui portare a termine un determinato contratto.

Infatti, a tal proposito, uno dei grandissimi punti di forza di Hitman, risiede nella sua incredibile longevità, in quanto avendo a disposizione modi differenti per mettere a segno la propria missione, ogni diverso approccio dà un motivo ulteriore per affrontare ancora una volta un livello. Questo è perché sono molto diversi e spesso eccentrici, e ci si diverte un sacco ad esplorare le varie opzioni a nostra disposizione. Le varie opportunità si presentano in tante occasioni, e mentre esplorate ogni livello, vi imbatterete in conversazioni tra NPC che vi danno una nuova prospettiva." (La nostra recensione).

1º The Division

GOTY 2016: I miglior Third Person Shooter

"Scegliere il vostro partner con saggezza è estremamente importante in The Division, in quanto membri del party potrebbero ad un certo punto fregarvi. Avere un partner di cui ci si può fidare è importante, soprattutto se non volete problemi, dal momento che tutto il party sarà segnato come pericoloso nel caso in cui un membro prema il grilletto contro un agente compagno. In questo caso è meglio essere veloci e lasciare il party se non volete una taglia sulla vostra testa. Il matchmaking ha funzionato molto bene finora perché non abbiamo collaborato con aspiranti agenti bastardi, ma abbiamo dato la caccia ad un gruppo di ladri dove uno dei nostri avversari ci ha urlato di non sparargli. Non lo ascoltiamo ... abbiamo bisogno della ricompensa. Almeno fino a quando non abbiamo raggiunto l'endgame.

Ed è proprio nell'endgame che inizia la vera sfida. Quando si raggiunge il livello massimo (30) ogni nemico nella Zona Nera diventerà di livello 30 o superiore, e si otterrà l'accesso a tre missioni giornaliere speciali. Speciale è forse la parola sbagliata in quanto sono solo versioni più impegnative dei contenuti storia pre-esistenti. Completandole, verrete ricompensati con una moneta speciale chiamato Phoenix Credits. Questi possono essere usati solo con due fornitori del gioco. Vendono attrezzature migliori, ma vi ritroverete a fare un sacco di grinding da ottenere abbastanza crediti per acquistarlo. " (La nostra <a href="http://www.gamereactor.it/recensioni/237403/The+Division/">recensione).



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