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Nintendo Switch: La nostra recensione

Dopo un'intensa settimana di prova, finalmente possiamo pronunciarci sulla nuova attesissima console di Nintendo.

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Non proveremo a girarci intorno neanche per un secondo: al primissimo video di reveal di Nintendo Switch, abbiamo nutrito sentimenti contrastanti, indecisi se esplodere di gioia per quanto avevamo appena visto oppure andarci cauti, con i piedi di piombo. In fin dei conti, avevamo ancora sulla pelle (e sul cuore) una delusione scottante chiamata Wii U, una piattaforma che - per chi scrive - è stata trattata ingiustamente e non è stata supportata (dalla stessa Nintendo e dalle terze parti) nel modo adeguato, pur proponendo un concept straordinariamente innovativo e con un potenziale nascosto a cui, alla fine, neanche la casa di Kyoto è riuscita a crederci. Innovazione, originalità, andare contro-corrente sono sempre stati i capisaldi con cui la compagnia nipponica ha tentato di ritagliarsi uno spazio importante nel panorama videoludico, talvolta offrendo un'esperienza di gioco diametralmente opposta rispetto alla concorrenza, non senza i rischi e i vantaggi che operazioni di questo tipo portano con sé.

E con Switch le cose non sembrano affatto andare diversamente. Caratterizzata da un'idea brillante e al contempo coraggiosa, la macchina ibrida di Nintendo - unica nel suo genere - è perfettamente capace di coniugare il concetto di console casalinga con quello di piattaforma portatile, permettendo alla compagnia di recuperare terreno dopo il catastrofico flop di Wii U. Se molti di voi temono un "bis" in negativo, possiamo rassicurarvi: Nintendo sembra essersi lasciata alle spalle uno dei periodi più tragici della sua pluridecennale storia, pronta a tornare in quarta con una piattaforma con cui, a quanto pare, trascorreremo tantissime ore in sua compagnia. E non solo in casa, ma soprattutto fuori casa, e ancor meglio se in giro per il mondo.

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Uno dei primi aspetti di Switch che catturano l'attenzione, anche ad un'occhiata blanda, è la sua preziosa fattura e il suo design elegante. Abbandonato l'approccio più in stile "Fisher Price" di Wii U - dove la sua "plasticaccia" di pessima fattura dava davvero l'impressione di avere tra le mani un giocattolo per bambini, anche di quelli piuttosto ingombranti - Switch si presenta come una macchina solida, robusta, dalle linee semplici e sinuose, dove ogni elemento che costituisce la macchina è di qualità. Quando abbiamo preso tra le mani per la prima volta il tablet (nonché motore) della console, siamo rimasti incredibilmente sorpresi dalla sua leggerezza e dalla forma lineare che ben si adatta alle nostre piccole mani. Anche quando abbiamo inserito i controller Joy-Con per utilizzarlo in versione portatile (adoriamo il "click" quando vengono inseriti nella console!), l'ergonomia era perfetta e il suo peso assolutamente accettabile, anche in vista di sessioni di gioco fuori casa.

Uno dei punti di forza di Nintendo Switch risiede nelle due modalità con cui l'utente può giocare: in modalità TV e in modalità portatile. Per quanto riguarda la modalità TV, ossia la classica modalità casalinga, basta semplicemente inserire il tablet all'interno della sua docking station - che permette di overclockare la console, in quanto in questa modalità Switch tende a scaldarsi più facilmente - e collegarla al nostro TV in salotto tramite un cavo HDMI che viene fornito all'interno della confezione. La resa su schermo è davvero impressionante: durante la nostra prova abbiamo avuto la possibilità di giocare a The Legend of Zelda: Breath of the Wild e il risultato finale, soprattutto se si pensa al concept ibrido con cui è stata ideata la console, è incredibile. Tuttavia, il punto di forza di Switch risiede nella sua portabilità ed è esattamente qui che la nuova console di Nintendo dà il suo meglio.

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Una volta libera dalla sua docking station, Switch diventa una perfetta piattaforma portatile, con uno schermo da 6,2 pollici nettamente più grande e nitido rispetto a Nintendo 3DS (è molto più simile a quello di un tablet, anche in termini di risoluzione), ma al contempo offre un'interessante versatilità e flessibilità da renderla la console ideale da portare con sé in qualsiasi momento. Come dicevamo, è possibile sfruttare la piattaforma fuori casa sia inserendo ai suoi lati i piccoli controlli e dunque utilizzarla come faremmo con una PS Vita o un 3DS, oppure staccando i Joy-Con dall'apposito alloggiamento, posizionando la piattaforma sull'apposito stand richiudibile, e poi continuare la propria partita in solitaria oppure chiedere ad un amico di unirsi in qualche sessione di gioco in multiplayer locale.

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La resa dello schermo (ovviamente touch e molto sensibile) è eccezionale grazie alla sua risoluzione in 720p, rendendo persino un gioco più esigente come Breath of The Wild un piccolo capolavoro, anche in versione ridotta. La luminosità dello schermo è davvero ottima e anche nelle sessioni all'aria aperta ci ha restituito un'esperienza perfettamente visibile, anche se talvolta la sua eccessiva "lucidità" può risultare un po' distrattiva.

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A proposito dei Joy-Con, sebbene inizialmente fossimo un po' perplessi dalle loro dimensioni microscopiche, dobbiamo ammettere che la loro ergonomia è davvero eccezionale, anche se si gioca in modalità separata dalla console, con un Joy-Con in ciascuna mano. La sensibilità dei controller è impressionante ed entrambi restituiscono una precisione nel movimento eccezionale, questo anche grazie ad una fotocamera ad infrarossi presente sul Joy-Con di destra (incredibilmente responsiva quando si gioca a titoli come 1-2-Switch, ad esempio) e a ottimi sensori giroscopici presenti su entrambi i controller. Un altro aspetto davvero interessante dei Joy-Con risiede nella nuova tecnologia Rumble HD, che restituisce un'esperienza singolare, molto precisa e squisitamente verosimile. Speriamo di cuore che questa "chicca" venga sfruttata a dovere non solo da Nintendo, ma anche dagli sviluppatori terze parti perché riusciamo a leggerci un grande potenziale in questa innovazione.

Nintendo Switch: La nostra recensione
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Nel caso di sessioni di gioco più lunghe o se siete degli aficionados ai sistemi di controllo più classici, Switch mette a disposizione non una, ma ben due alternative: la prima è quella di inserire i due Joy-Con all'interno di un apposito alloggiamento a forma di controller (già presente nella confezione di Switch), che permette di giocare nella forma più usuale. Durante le nostre sessioni di gioco, a dispetto di quanto riportato da altri colleghi, non ci siamo mai imbattuti in fenomeni di disconnessione dei controller dalla piattaforma, ma anzi abbiamo continuato a giocare senza interruzioni di sorta. Siamo rimasti impressionati anche dalla durata della loro batteria, il che ci fa ben sperare per quando ci troveremo in giro o in viaggio, impegnati in lunghe sessioni di gioco, senza il rischio di restare a corto di batteria nel bel mezzo di una partita.

In alternativa ai Joy-Con, Nintendo mette a disposizione anche il Controller Pro che, sfortunatamente, non abbiamo avuto occasione di provare durante la nostra fase di review, ma che è già disponibile al pre-order in vari retailer (online e no). L'unico limite che al momento possiamo rintracciare in questo controller è il suo prezzo non esattamente a buon mercato (69.90 euro), nonostante sia di gran lunga più economico di altri controller pro offerti dalla concorrenza. Ci riserviamo un giudizio sul controller non appena avremo modo di provarlo, in ogni caso.

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Come abbiamo già avuto occasione di sottolineare nel corso di questa recensione, uno degli aspetti più intriganti di Switch risiede nella sua eccezionale versatilità. Il fatto che sia possibile staccare la console dalla sua docking station e portarla in giro con noi, riprendendo esattamente da dove avevamo interrotto la nostra ultima sessione di gioco, è incredibile. Altrettanto sorprendente è la rapidità con cui Switch passa dall'essere una console domestica a piattaforma casalinga (e viceversa), dove i tempi di "switch" sono ridotti al minimo, istantanei, rendendo l'esperienza estremamente versatile e immediata. Rapidità, intuitività, flessibilità: l'esperienza di gioco offerta da Switch sembra venire perfettamente incontro alle nostre esigenze di giocatori non più stazionari e comodamente adagiati sul nostro divano in salotto, ma di giocatori viaggiatori, in continuo movimento, dove possiamo avere costantemente a portata di mano una console con cui intrattenerci non solo da soli, ma anche e soprattutto in compagnia di qualche amico.

Questa semplicità e intuitività passa anche attraverso l'interfaccia utente che ci accoglie non appena accendiamo la piattaforma. Grazie alla sua struttura ordinata e chiara, che ricorda molto quella presente sui nostri smartphone, l'UI di Switch appare immediatamente intuitiva e reattiva. Durante la nostra fase di prova, l'homepage era piuttosto scarna (avevamo solo le icone base per settare la console, l'album degli screenshot acquisiti durante le nostre partite, e le impostazioni generali), ma è previsto a breve un aggiornamento di Switch che dovrebbe dare accesso all'eShop, alla sezione News, alla componente social, e così via. Tuttavia, tutto ciò che abbiamo usato e provato finora si è rivelato elegante ed intuitivo, facile da navigare e adatto a tutta la famiglia. Esattamente come le precedenti piattaforme Nintendo, è possibile impostare diversi account e, nel caso di giocatori più giovani, impostare anche il Parental Control.

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Un altro aspetto interessante, che rende l'utilizzo della console ancora più istantaneo, è la presenza delle cartucce in luogo dei supporti ottici, che rendono l'installazione dei giochi praticamente immediato, offrendo un'esperienza di gioco lampo. Inoltre, la quantità di spazio occupata dai vari software non è incisiva come, invece, accade per la concorrenza e, nel caso in cui voleste espandere ulteriormente lo spazio su disco, è sempre possibile farlo inserendo una microsd nell'apposito reparto presente dietro il "piedino" del tablet.

Una domanda che molti di voi probabilmente si staranno facendo è relativa alla durata della batteria della console, quando si gioca fuori casa (che è anche l'uso che faremo più frequentemente di Switch). Ebbene le notizie sono abbastanza positive: per quanto riguarda i Joy-Con, come abbiamo già detto, la durata è molto buona, mentre per quanto riguarda la console in sé tutto dipende dal titolo a cui stiamo giocando, ovviamente. Durante la nostra fase di prova della console, avevamo a disposizione solo The Legend of Zelda: Breath of the Wild e la durata della batteria ha in qualche modo atteso le nostre aspettative: siamo andati a letto con la nostra Switch (carica all'incirca al 90%) per continuare a giocare e ci siamo accorti che nella nostra oretta e venti circa di gioco in modalità tablet la durata della batteria è passata dal livello massimo a circa il 55%.

Questo ci porta a dedurre che i numeri inizialmente proposti da Nintendo sulla durata della batteria siano stati leggermente sovrastimati (3 ore previste rispetto alle 2 effettive nella nostra esperienza) ma in fin dei conti, vista la "pesantezza" del gioco in termini di CPU, non possiamo annoverarlo tra i problemi. Se è vero che la batteria di Switch dura decisamente meno rispetto a quella del 3DS, è anche vero che la risoluzione, la qualità e l'esperienza offerte dalla console siano nettamente superiori e decisamente più appaganti rispetto a qualsiasi altra piattaforma portatile.

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Fino ad ora abbiamo speso parole molto positive (e assolutamente meritate) nei confronti di Switch, ma come è da tradizione in qualsiasi recensione, non possiamo esimerci dal "fare un po' le pulci" al prodotto. La prima grande perplessità che abbiamo nei confronti di Switch non è tanto relativa all'hardware in sé, quanto piuttosto ai software che affiancheranno la piattaforma al lancio. Tralasciando il caso limite di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, gioco immenso di cui a breve potremo dirvi di più, la line-up di lancio della nuova console di Nintendo è paurosamente scarna. Nonostante non manchino alcuni giochi indie, altrettanti porting e altri piccoli titoli first-party (a partire dallo stesso 1-2-Switch), il grande limite della piattaforma risiede esattamente nella mancanza effettiva di giochi nuovi.

Dove sono Splatoon 2, Super Mario Odyssey, e compagnia bella? Perché dobbiamo attendere diversi mesi prima di avere la possibilità di sperimentare le potenzialità insite in questa console con giochi pensati esattamente per questa macchina? Visto l'oscuro passato che Nintendo sta cercando di scrollarsi di dosso dopo la pessima esperienza Wii U, la scelta di una line-up così misera in termini di titoli importanti (ad eccezione di Zelda, lo ribadiamo) si è apparsa assolutamente insensata. Analogamente insensata ci è apparsa la decisione di non prevedere un gioco in bundle con la piattaforma: per quale motivo un titolo come 1-2-Switch che mostra le interessanti innovazioni insite nella console - esattamente come fece a suo tempo Wii Sports con Wii - non è stato inserito in bundle? Visto anche il prezzo non esattamente concorrenziale di Switch (329,99 euro), forse un gioco o anche semplicemente un paio di tech demo installati di default sulla console avrebbero potuto essere una scelta saggia.

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Rispetto al valore effettivo di Switch, in un panorama che sempre più punta a console più performanti e potenti, non possiamo che esserne assolutamente soddisfatti e per nulla delusi. Sono anni oramai che Nintendo si è ritagliata un preciso spazio all'interno del settore, come console complementare da affiancare ad altre piattaforme, con titoli e scelte innovative ben precisi, e Switch è assolutamente coerente con la scelta intrapresa dalla compagnia nipponica. Nintendo offre un prodotto nuovo, con determinate caratteristiche - molto spesso introvabili su altre piattaforme - in termini di hardware, rinunciando ad altri aspetti, senza tuttavia lasciare scontenti i suoi giocatori. Chi acquista una console Nintendo sa bene quali saranno i suoi pro e contro, e Switch - almeno da quello che abbiamo potuto constatare fino ad ora - rappresenta una ventata di aria fresca importante e necessaria, dove i pro sono senza dubbio superiori ai contro.

Tuttavia, a spostare l'ago della bilancia in favore o meno di Switch nei prossimi mesi saranno i giochi: rispetto a Wii U, i tempi sembrano decisamente più floridi e rosei e gli sviluppatori terze parti appaiono più sicuri e convinti nei confronti di questo nuovo progetto di Nintendo rispetto al passato. Resta da vedere in che modo il loro supporto determinerà ulteriormente il successo (o l'insuccesso) di Switch, e se la compagnia giapponese sia riuscita finalmente a spezzare il malvagio incantesimo che ha circondato la sua ultima "creatura".

Da parte nostra, la nostra settimana di prova in compagnia di Switch si è rivelata assolutamente promettente. L'idea di poter portare fuori di casa, magari in treno o in aereo o al parco, la console che usiamo abitualmente in salotto, con gli stessi giochi che fruiamo comodamente dal nostro divano, è unica, innovativa, e rappresenta il valore inestimabile che la nuova piattaforma di Nintendo porta con sé. Con un hardware elegante, intuitivo, pratico e maneggevole, Nintendo si prepara a tornare in gara in un mercato sempre più affollato e sempre più competitivo, ma siamo convinti che - nonostante l'intoppo di una line-up di lancio un po' esigua - Switch ha tutte le carte in regola per conquistare i pubblici più variegati, con un'esperienza originale, ma al contempo solida e intrigante.

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