Molyneux sul free-to-play: "Perché non riesce ad essere apprezzato dal settore videoludico?"

Abbiamo avuto una lunga chiacchierata con il designer di 22Cans, Peter Molyneux, creatore di classici god-games come Black&White e Populous, per scoprire qualcosa di più di Godus e parlare di un mucchio di altre cose. Un tema molto ricorrente durante la nostra chiacchierata è stato quello del free-to-play ("in quanto consumatore e giocatore, il free-to-play mi piace, quando è giusto ed equilibrato"):

"In quanto giocatore nell'anima e in quanto designer, l'aspetto interessante del free-to-play è che si può provare il gioco prima ancora di pensare di investirci dei soldi. Perché non dovrebbe essere considerata una meccanica interessante? Perché non riesce ad essere apprezzato dal settore videoludico?! E' solo perché molti di quelli, intendo di quelli di cui potrei parlarne per ore - perché si tratta di un vero e proprio design - perché un sacco di quelli sono prime esperienze, e come tutte le prime esperienze, si fannp tanti errori prima di trovare la strada giusta. L'altra cosa grandiosa che ha il free-to-play e che è incredibile, è che modifica la quantità di tempo che passate su un gioco. E una delle cose più tristi per me in quanto designer, è impiegare anni a creare un gioco come Fable nella piena consapevolezza che qualcuno ci giocherà e lo finirà nell'arco di un week-end".

Da qui la nostra chiacchierata ha iniziato ad assumere una piega un po' inquietante, dal momento che Molyneux ha voluto ribadire che per lui il free-to-play "non deve essere qualcosa su cui speculare, ma vorrei che la gente abbia altre cose da fare".

Tuttavia, votarsi ad avvocato difensore del free-to-play, soprattutto se sei uno sviluppatore di alto profilo come Molyneux, non è propriamente qualcosa senza rischi.

"Ti butta solo in un sacco di guai. Mi aspetto di essere accoltellato da un momento all'altro mentre sono qui... Ci sarà un puntino rosso che apparirà sul mio viso [inteso come quello di un fucile da cecchino]. Ma qualcuno mi tirerà almeno un paio di uova marce".

Per dovere di cronaca, forse è il caso di aggiungere che non c'è stato alcun accoltellamento, né colpi sparati da un cecchino o uova marce tirate a Colonia!