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Heroes of the Storm

Blizzard spinge i giocatori di Heroes of The Storm a pensare

È per questo motivo che il sistema di personaggi e di classi è così complesso.

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Heroes of the Storm è aperto al pubblico da un paio di mesi, ma questo non significa che Blizzard si sia completamente appoggiata sugli allori... tutt'altro.

Il nostro collega Bengt ha avuto l'opportunità di incontrare il Lead Producer Keo Milker e il Game Director Dustin Browder per parlare degli ultimi annunci fatti sui personaggi, ma anche dei nuovi campi di battaglia e dello sviluppo del titolo come eSports. Ma non solo. Ecco cosa ci ha raccontato Browder sugli obiettivi che si è imposta Blizzard in merito al sistema di classi e al sistema dei talent:

"Abbiamo avuto questa idea di spingere i confini del nostro sistema di talent [aggiungendo nuovi personaggi]. Il nostro sistema ci permette di personalizzare un eroe in modo molto particolare. Non abbiamo una specie di "negozio per tutte le taglie". Abbiamo un sistema talent che si applica in modo individuale ad ogni eroe, il che significa che ogni eroe ci richiede molto lavoro, ma permette al contempo una personalizzazione incredibile".

Browder ha anche spiegato una delle ragioni principali dietro la grande opportunità di scelta offerta ai giocatori. Secondo il game director, Blizzard vuole costringere i giocatori a pensare un po' di più e di non limitarsi solo a correre come matti. I giocatori devono adattarsi alle situazioni sia in modo individuale sia come squadra in modo da poter superare le varie sfide.

Insomma, sembra roba davvero interessante. Di seguito, potete vedere l'intervista completa con Blizzard.

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