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Battlefield 1: Alpini indignati per la scelta del Monte Grappa

"Non ci sembra affatto il caso di trasformare un luogo sacro in un videogioco", secondo il Presidente dell'Associazione Nazionale Alpini.

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Battlefield 1 è il nuovo capitolo della longeva serie creata da DICE, disponibile da oggi su Xbox One, PS4 e PC. Come certamente saprete, l'ambientazione scelta per questa nuova iterazione è la Prima Guerra Mondiale, una guerra che, come ricorderete, è stata particolarmente dura e che portò alla morte di tantissimi soldati, per la maggior parte giovanissimi, a partire dall'impreparato esercito italiano. Tra le varie location presenti nel gioco, c'è anche il Monte Grappa, dove è ambientata la missione "Avanti Savoia", e che ha destato nelle ultime ore parecchie polemiche da parte del corpo degli Alpini.

Il motivo dietro questa feroce polemica è dovuto al fatto che, secondo gli Alpini, sarebbe stato irrispettoso scegliere questa location come ambientazione del gioco, a causa delle tantissime morti che tale battaglia provocò. Parlando con il Corriere del Veneto, il Presidente dell'Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, ha dichiarato quanto segue:

"Ovvio che sono contrario ad una cosa del genere, non ci sembra affatto il caso di trasformare un luogo sacro in un videogioco. Il Monte Grappa dovrebbe essere ricordato per il sacrificio di chi ha combattuto ed è morto lassù, dall'una e dall'altra parte, e non quindi essere riportato d'attualità in questo modo, con gente che spara e uccide, con sangue ovunque. Temi delicati, come quello della guerra, specie di questi tempi, vanno affrontati in maniera diversa e non in modi devianti come questo".

Ma anche il consigliere regionale del Veneto, Sergio Berlato, ha esposto il suo disappunto e con parole molto più dure ha detto: "Un vero e proprio sacrilegio, perché solo chi non ama e non conosce il Grappa può ideare un videogioco di questo tipo, che è una mancanza di rispetto nei confronti di un territorio che ha visto morire decine di migliaia di giovani per difendere la patria".

Un polverone piuttosto pesante accompagna, dunque, l'uscita di Battlefield 1 in Italia, e sebbene possiamo comprendere le buone intenzioni da parte degli Alpini e della Regione Veneto dietro questa polemica, sarebbe forse più giusto dare prima un'occhiata al gioco e alla sua ricostruzione storica, prima di avanzare dubbi e questioni sulla faccenda, condannando il medium in senso lato. Esistono infatti tanti videogiochi dedicati alle Guerre, compresa Prima Guerra Mondiale, in cui viene offerto un ritratto molto duro e assolutamente rispettoso del contesto storico e delle vite umane perse durante il conflitto, come ad esempio Valiant Hearts: The Great War, che pur non essendo un gioco di guerra, aveva raccontato quel tragico conflitto con molta delicatezza.

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