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Dishonored 2

Dishonored 2: Diamo un'occhiata alla moda dei personaggi

Bethesda pubblica nuovi artwork che mostra le fonti di ispirazione per i vari outfit dei personaggi.

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Bethesda ha pubblicato una serie di artwork che permettono di scoprire in dettaglio la moda di Dishonored 2, e in modo altrettanto dettagliato hanno spiegato le varie scelte di moda che hanno deciso di adottare mentre sviluppavano il gioco attraverso un dettagliato blog post.

Bethesda ha detto che "rima di creare gli abiti, abbiamo riflettuto sui personaggi e sulle relative età, origini, storie e funzioni in modo che fossero coerenti con quelli di Dishonored 1. I personaggi sono il fulcro della moda in Dishonored 2. È ancora presente lo stile vittoriano, ma in una variante del sud, con tessuti e colori più leggeri, ma il punto di partenza per la delineazione di un nuovo stile rimane il personaggio, con la sua storia, il suo status sociale e il suo rapporto con una determinata fazione.

In parte, lo stile del mondo di Dishonored è il risultato dell'unione tra due periodi distanti, ognuno dei quali offre strumenti, materiali e conoscenze. Il mondo mostra i segni di una rivoluzione industriale mancata. Questa immaturità forzata ci permette di battere territori inesplorati in termini di tecnica ed estetica. Spesso il risultato di questo salto nel buio ci ha sorpresi."

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Ci sono state diverse fonti di ispirazione per la moda e le scelte di design del gioco: "Per Dishonored 2 abbiamo attinto da varie fonti di ispirazione per aggiungere un tocco più caldo ai nostri stili vittoriani. Per citarne uno, Burberry è un ottimo esempio di sartoria e sapienza britannica. La casa di moda, che creò la prima gabardine nel 1879, oggi introduce tecniche nuove per sentirsi a proprio agio in ogni momento. Forma, funzionalità e tecnica, sempre!

Ci sono anche riferimenti alla cultura pulp: il grande illustratore J.C. Leyendecker ha disegnato migliaia di modelli con grande attenzione alla silhouette dei personaggi, dimostrando in che modo peso e spessore di un tessuto possano dare forme differenti alle pieghe degli abiti. Perciò, poiché è disegnato sulla base della morfologia di un personaggio, il costume reagisce in modo diverso se indossato da una persona con un'anatomia diversa. Lavoriamo come una vera casa di moda, dal taglio principale alle proporzioni, dalle pieghe del tessuto ai risvolti delle maniche.

Anche il periodo storico è importante. Ad esempio, così in passato come nel nostro gioco, gli aristocratici sono vestiti a strati: maglia, camicia e giacca, anche quando fa un caldo torrido. La classe operaia, al contrario, si leva la maglia e mostra i segni dell'abbronzatura".

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"In Dishonored 2 ci sono più fazioni e classi sociali. Questo ci ha dato l'opportunità di sperimentare look più vari. La pelle è più visibile e alcuni manovali sono a torso nudo, elemento che contribuisce alla profondità e alla narrativa visuale del gioco. Abbiamo studiato l'anatomia di classe operaia e nobiltà. Anche quando due individui indossano abiti aristocratici, è possibile capire chi dei due è nato nobile e chi lo è diventato.

La differenza tra Jindosh e Stilton è un esempio. Riteniamo che il corpo possa raccontare molto.
L'obiettivo è avere sempre tutto l'aspetto visivo sotto controllo. Non cerchiamo informazioni su un prossimo e potenziale trend per stabilire la moda del gioco. Al contrario, ci atteniamo ai capisaldi decisi all'inizio. Il personaggio viene prima di tutto, e questo ci permette di sviluppare un discorso estetico interessante e senza tempo."

Bethesda ha anche spiegato le scelte di design relative ai vari personaggi, come Delilah - "il suo è un aspetto sinistro e misterioso. Dal punto di vista del vestiario, abbiamo giocato con le forme, giustapponendo delle sagome triangolari ai disegni floreali tipicamente femminili. Dopo aver trovato un buon equilibrio, abbiamo sistemato la silhouette restando fedeli al design originale. Visivamente siamo soddisfatti"

Per Emily Kaldwin, si è addirittura ricorsi a riviste di moda come "Vogue": "Sfogliando un numero di Vogue, Sébastien Mitton incappò in una foto di Ruby Aldridge dalla collezione autunno-inverno 2011 di Céline. "Ci siamo!", disse. La sua bellezza e il suo sguardo conturbante hanno ispirato i primi bozzetti per Emily. Il lavoro di Jona di InAisce ha stabilito l'aspetto tecnico del confezionamento delle giacche, con grande attenzione all'armonia e alla particolarità dei materiali impiegati".

Infine ultimo, ma non per importanza, il vestito di Corvo Attano il vestito "era stato disegnato per Dishonored 1, ambientato in una città modellata sulla Londra del 1666. La fonte d'ispirazione erano stati i briganti. Ora che il mondo di gioco è maturato, il costume di Corvo si è dovuto adattare allo stile degli altri personaggi.

Come nel caso di Emily, abbiamo discusso subito di forma e funzione (padre dell'imperatrice, Capospia, assassino...). Forma, silhouette, agilità, statura, maturità: queste sono state le parole chiave per il restyling di Corvo. Abbiamo provato a renderlo ancora più duro e risoluto, quel genere di padre duro e risoluto che Sébastien Mitton vorrebbe essere! E siccome è rimasto soddisfatto del risultato, direi che abbiamo centrato il punto".

Vi ricordiamo che Dishonored 2 è atteso su PS4, PC e Xbox One.

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