Activision: la PR inglese condannata per furto

Le feste riservate ai giornalisti, spesso, sono molto belle. Nella mia carriera ne ho viste parecchie, talvolta tornando a casa in condizioni alquanto discutibili. Questo è il lato mondano del nostro lavoro: è bello prendervi parte per passare una serata a tema in compagnia di qualche collega, davanti a una buona birra e con i videogiochi a fare da cornice.

È evidente che queste feste costano denaro, e le case di produzione concedono un budget dedicato a questo genere di eventi che passa per le mani del PR.

Ma cosa accade se questo PR usa i soldi delle feste per farsi i fattacci propri? La storia, in questo caso, arriva dall'Inghilterra e assomiglia molto agli scandali nostrani che hanno visto coinvolti alcuni politici.

Nello specifico, la responsabile dei PR di Activision UK, Kathryn Kirton, avrebbe utilizzato quasi 19.000 sterline riservate alla promozione di Call of Duty per pagare, tra le altre cose, la propria festa di fidanzamento, due notti in un hotel da 1000 sterline a notte per due persone, vestiti di marca (spendendo circa 9.000 sterline solo in abiti), sei iPad, una vacanza in Florida fatta passare come "spese di viaggio".

La storia ha avuto delle pessime conseguenze per la Kirton, che è stata condannata a 18 mesi con la sospensione della pena. Durante l'investigazione, il marito - anch'egli condannato come complice - l'ha lasciata poco prima di dare alla luce il suo primo figlio.

È lecito attendersi controlli più severi da parte delle case di produzione, che probabilmente saranno meno inclini a dare libero accesso alle carte di credito aziendali ai propri dipendenti. Si tratta certamente di uno scandalo imbarazzante per la categoria e per l'industria videoludica inglese.