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The Elder Scrolls Online

The Elder Scrolls Online - Impressioni sulla beta

Abbiamo voluto fare le cose in grande e abbiamo provato le tre differenti classi della Tamriel di Zenimax Online.

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Sappiamo per certo che non siamo gli unici a volere che i titoli Elder Scrolls siano giocabili in co-op. Strisciare lungo i dungeon in squadre coordinate, chiudere i cancelli di Oblivion a coppie, attaccare in squadra draghi e giganti, assaltare accampamenti di banditi con fuoco e furia. Sognare ad occhi aperti con tutto questo in mente è facile immaginare l'attrazione che possa ottenere un MMO ambientato nello stesso universo di Morrowind, Oblivion e Skyrim, con gruppi di giocatori che partecipano insieme perlustrando alcuni tra i paesaggi più importanti di Tamriel.

Le finiture che incorniciano l'azione in questo MMORPG hanno tutte le caratteristiche a marchio Elder Scrolls, anche se risulta più simile a Skyrim che ad Oblivion quando si tratta di interfacce e della sua presentazione. La bussola che ci guida in tutto il mondo è simile a quella che abbiamo visto prima, anche se il sistema di menu non è così elegantemente progettato. Sembra ancora parte della serie, anche se non è sempre così, e nella maggior parte dei casi c'è tanta familiarità da creare una facciata convincente.

Ci sono nove diverse razze tra cui scegliere, e ciascuna di esse fa parte di in una delle tre fazioni. Oltre a questo, c'è una serie di opzioni, tra cui la scelta della classe del vostro personaggio, il genere e l'aspetto fisico. Tutte le razze della serie single-player sono presenti, e ci sono un sacco di opzioni di personalizzazione disponibili. Si può scegliere tra Khajiit e Argonian, e la solita classificazione delle razze in Orchi, Elfi e Umani. Le razze sono suddivise in gruppi di tre, e questi "Triumvirati" compongono le tre fazioni: Aldmeri Dominion (Altmer/High Elf, Bosmer/Orchi Silvani, e Khajiit), Daggerfall Covenant (Bretons, Redguards e Orsimer/Orchi), e Ebonheart Pact (Nords, Dunmer/Elfi Oscuri e Argonians).

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Fedele alla forma, la storia di ciascun personaggio inizia in prigione, e siamo subito accolti da uno dei selling point chiave di TESO: il cast. Michael Gambon è la voce del Profeta e dà il "la" alla narrazione. Tutti i personaggi di tutte e tre le fazioni iniziano dalla stessa cella, parlando con Il Profeta e poi partecipano alla stessa evasione. Ondate di detenuti corrono lungo i tunnel bui, afferrando le armi e uccidendo guerrieri scheletrici. Incontriamo il nostro primo alleato, che ci spiega che siamo morti, sacrificati a un principe Daedrico chiamato Molag Bal, il cui obiettivo è quello di fare in modo che il mondo spirituale e il mondo reale collidano. Quindi tutti i personaggi condividono la stessa introduzione, incontrano John Cleese, combattono contro scheletri e antronachs, e imparano le meccaniche stealth e di combattimento basiche lungo il cammino, ma dopo che questo capitolo iniziale si conclude, la storia diverge e prendiamo direzioni differenti a seconda della fazione che abbiamo scelto.

Ognuna delle tre fazioni inizia su un'isola isolata. E' un occasione per provare i controlli e le sottigliezze del gioco MMO. Alcuni giocatori giungeranno a The Elder Scrolls Online da World of Warcraft o Star Wars: The Old Republic, ma altri saranno assolutamente "novizi" all'azione, catturati dal miraggio di una IP fantasy familiare e seducente. I giocatori di MMO "stagionati" riusciranno presto ad adattarsi alle dinamiche di controllo, ma per quelli più abituati alla sola esperienza Elder Scrolls, c'è molto da imparare.

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Le tre isole sono ingannevoli nella loro dimensione. Un'occhiata alla mappa rivela una massa considerevole, ma attraversare le terre richiede poco tempo. Stros M'Kai (Daggerfall Covenant) ha un aspetto medio-orientale, con colline polverose e scorpioni di sabbia in agguato su ogni duna. La storia vede come elementi principali della narrazione la pirateria e il furto, in cui il giocatore viene mandato a riunire i vari personaggi necessari per organizzare il colpo perfetto. Khenarthi Roost (Aldmeri Dominion) è molto più verde, e sede della Khajiit. Qui ci ritroviamo a percorrere ambienti lussureggianti, abbiamo a che fare con gli uragani e cerchiamo di farci un nome, mentre si accendono le tensioni tra Aldmeri Dominion e Maormer. Nella terza isola, Bleakrock Isle (Ebonheart Pact ), siamo trasportati in un luogo non dissimile da quella che molti hanno recentemente visitato. Le colline innevate e il paesaggio ghiacciato dell'isola ci riporta a Skyrim (beh, un'isola appena fuori da questa), anche se l'ambiente non offre la stessa sensazione epica.

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Le tre aree ciascuna producono una storia diversa, con missioni secondarie e un'abbondanza di fauna locale da scoprire. Muoversi in questo spazio ha molto delle atmosfere MMO, con creature e nemici in attesa in posizioni fisse o in pattuglie limitate. A questo proposito TESO ha più in comune con i suoi fratelli MMO rispetto ai vari Skyrim et similia. Risulta molto meno organico dell'esperienza single player. La carica in battaglia con un compagno fa alzare il livello di divertimento, ma distrugge anche quel poco che sfida c'è (in queste fasi iniziali, almeno). Nel nostro playthrough con un mago bretone, danzavamo lungo un tunnel inviando fulmini sulle teste dei nostri nemici, mentre un convocato familiare è stato piazzato di fianco al nostro compagno umano di fronte a noi, che agisce come un buffer al pericolo. C'è uno strano nemico che sembra essere particolarmente resistente, ma la maggior parte di questi cadranno senza troppe difficoltà.

La magia è solo una delle possibilità: c'è la possibilità di esprimersi in modi diversi. Su Bleakrock Isle abbiamo controllato un guerriero Argonian, con un'ascia per ciascuna mano (come il nostro primo playthrough di Skyrim, anche se quel personaggio fosse un nordico armato di ascia) che si trascina nella neve. Anche se mancava lo splendore epico che la scuderia Bethesda ha saputo creare, era bello sentire la neve sgranocchiare sotto i nostri piedi attraversando gli ambienti gelidi ancora una volta. Di gran lunga la nostra preferita delle tre aree di partenza è stata Khenarthi Roost, che aveva un'apertura più enigmatica ed era quella che sembrava avere una maggiore varietà di attività in cui essere coinvolti.

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Per quanto riguarda il controllo e il movimento, le mosse speciali e le statistiche di base si sbloccano e si migliorano mentre saliamo di livello, uccidendo i nemici e completando missioni. Gli attacchi speciali sono mappati con i tasti numerici, la combinazione WASD controlla il movimento, sterziamo con il mouse e clicchiamo per attaccare e bloccare attacchi speciali in arrivo. Le meccaniche sono progettate per simulare i sistemi presenti nella serie principale, ma nonostante i migliori tentativi degli sviluppatori, non risultano così strette o controllate come nei combattimenti in Skyrim. È possibile, in linea con la serie, spostare la prospettiva dalla prima alla terza persona, ma anche questo non è sufficiente a mascherare costantemente il numero di scricchiolamenti che si nascondono sotto la superficie. I nemici che sono fuori portata vi colpiranno, nonostante i vostri tentativi di schivarli ed è chiaro che l'esperienza non è fluida e organica che potrebbe essere. L'obiettivo sembra essre una miscela di due stili diversi - combattimento a flusso libero dei giochi single- player e i tropi classici del genere MMORPG - e mentre funziona in generale, c'è ancora qualcosa di notevolmente carente nell'esperienza.

Un aspetto che sono riusciti a fare è stato catturare lo stato d'animo, e anche se alcuni combattimenti sembravano lenti o non rispondevano come volevamo, nella maggior parte dei casi ci siamo divertiti a interpretare i personaggi delle tre differenti fazioni nelle rispettive aree di partenza. C'è ancora molto da fare e un sacco di modifiche da apportare, ma finora The Elder Scrolls Online è sulla buona strada. ZeniMax Online ha raccolto la sfida della crescita del celebre franchise, ampliando l'ambientazione, la tradizione e la dimensione dell'area di gioco. Anche se è evidente che abbiano raggiunto questo obiettivo, resta da vedere se può fare ancora meglio.

Verremo coinvolti una nuova fase beta in un futuro molto prossimo, e ci occuperemo principalmente del combattimento e dei sistemi di gioco in modo più approfondito. Se avete una preferenza su quale fazione giocare nella prossima anteprima (che si concentrerà anche sul PvP), lasciate qui di seguito i vostri commenti e vedremo di esaudire le vostre richieste.

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