La scena indie: Lifeless Planet

C'è qualcosa che andrebbe detto sul concetto di esplorazione nei videogiochi attuali. Viene spesso associato a frecce lampeggianti, e lascia poco all'immaginazione. Non è così in Lifeless Planet, la nuova evoluzione attuata da David Board (Stage 2) al genere azione-avventura.

Abbiamo provato una prima build alpha del gioco prima ancora della versione beta presente su Steam Early Access. Quest'ultima è caratterizzata da una serie di miglioramenti, ma per un articolo con le nostre primissime impressioni, la versione alfa sarà sufficiente.

Veniamo portati su un pianeta sconosciuto (apparentemente dopo un atterraggio di fortuna), ed esplorare e sopravvivere rappresentano la nostra missione, e non abbiamo molto altro a disposizione in un primo momento. C'è una strana atmosfera sulla superficie di questo corpo celeste, all'apparenza arido e senza vita, che è sopravvissuto alla vita. I controlli sono rudimentali e un po' fluttuanti, aspetto che probabilmente verrà ottimizzato, ma ad essere onesti danno a questo titolo indie anche un po' di carattere. Questo non è il tipico gioco AAA, dove un animatore ha passato un anno a perfezionare i movimenti del protagonista nella sua tuta spaziale.

Presto il nostro astronauta scopre i resti di una città di epoca sovietica. Qual è la storia qui? L'atmosfera è perfettamente in tema, e gli edifici raccontano una storia propria. E' davvero spettrale e lo diventa ancora di più quando ci imbattiamo in una misteriosa ragazza russa che detiene la chiave del mistero. A quanto pare è stata l'unica capace a sopravvivere a questo luogo ostile, e siamo costretti a seguire le sue impronte, nel bene o nel male.

C'è una bellezza inquietante nell'immaginario di Lifeless Planet. E' sufficiente a motivare da sola l'esplorazione, ma la combinazione affascinante tra l'esplorare il passato e qualcosa di sconosciuto, rende certamente il tutto ancora più seducente. Questo gioco è tutto basato sull'esplorazione e sulla narrazione raccontata dagli ambienti, che scopriamo e assaporiamo da soli. Ci sono enigmi da risolvere, un uso limitato del jetpack, e un braccio robotico da manovrare. Ma da quello che abbiamo giocato, il titolo si focalizza sulle meccaniche e sulle azioni ripetitive.

Molto è stato fatto sul lato tecnico del gioco seppur fosse un'alpha, e ci aspettiamo che ci siano ulteriori miglioramenti quando il gioco verrà rilasciato. Gli ambienti possono talvolta sconfinare nell'essenzialità dal punto di vista tecnico, ma c'è qualcosa in questa grafica che ci chiede di fermarci e contemplare tranquillamente il paesaggio. Più che un gioco con un elemento di esplorazione, questo sembra più un'esplorazione sotto forma di gioco.

Il gioco promette 20 vasti ambienti da esplorare e una trama che ci offre risposte alle varie domande che ci poniamo mentre muoviamo i nostri primi passi sul pianeta alieno. Non vediamo l'ora di scoprire come finirà, non solo perché l'argomento ci interessa parecchioi ma anche perché l'approccio alla narrativa e al design insito nel gioco mostra quella tipologia di caratteristiche che normalmente cerchiamo in un titolo indie. Qualcosa con un focus ristretto, ma ben fatto.

Lifeless Planet è recentemente apparso su Steam Early Access in versione beta (livelli 1- 6 di 20 in totale), costa 12,99 euro, ma ancora non si sa quando il gioco arriverà nella sua versione definitiva.