Magicka 2 - Impressioni Hands-On

La storia del Magicka originale ha vissuto uno sviluppo travagliato, un lancio fallito (il gioco online era quasi impossibile), un fallimento per quanto riguarda il lancio su console (non perché non ci abbiano provato), ma in qualche modo rappresenta anche il più grande successo del publisher Paradox Interactive con più di 2 milioni di copie del gioco base vendute e innumerevoli milioni di pacchetti DLC venduti successivamente.

Il successo è dovuto principalmente al sistema di combattimento incredibilmente profondo e variegato, in cui vediamo quattro maghi sullo schermo combinare elementi per lanciare incantesimi. Aggiungete un sacco di nemici, tre amici e il fuoco amico, e vi troverete di fronte ad un mix divertente di piccole disavventure e momenti di gloria. Dopo aver prodotto un paio di DLC, gli sviluppatori originali, Arrowhead Game Studios, si sono concentrati su altri progetti lasciando il tutto nelle mani dei colleghi Pieces Interactive, affinché continuassero ad avere idee per il gioco. E dal momento che Arrowhead Game Studios erano impegnati a sviluppare Gauntlet e Helldivers, l'onore di portare avanti il franchise è stato messo tutto nelle mani di Pieces Interactive.

Le ragioni esatte per cui l'originale Magicka non ha mai raggiunto le console sono ancora oggi avvolte dal mistero, anche se sembra che Paradox Interactive abbia semplicemente avuto difficoltà ad arrivare su PlayStation 3 e Xbox 360, anche con un progetto comunque acclamato come quello di Magicka. E il prezzo del biglietto di confluire nei Microsoft Game Studios era un po' caro (come molti indie hanno scoperto con l'ultima generazione). Tuttavia il gioco originale è stato concepito con un controller in mente, piuttosto che con la combinazione di mouse e tastiera che la maggior parte dei giocatori PC preferisce, e come tale il sequel appare molto naturale con il DualShock 4 (abbiamo giocato su PC con un controller DualShock 4, appunto). Utilizzare il trigger per passare da un elemento all'altro funziona davvero bene.

Se si prende come riferimento l'universo e la tradizione presente in Magicka (è principalmente ironico, e forse non dovrebbe neanche essere preso troppo sul serio), questo gioco è ambientato dopo gli eventi raccontati in Magicka: Wizard Wars. Quelle guerre civili hanno praticamente dimezzato la presenza di maghi a Midgard, e quelli rimasti lottano per tenere sotto controllo la propria sanità mentale. I quattro personaggi della storia hanno cercato di liberare il mondo dal male, guidato dal sempre utile Vlad (che non è un vampiro). Abbiamo avuto modo di provare un livello ambientato in Norvegia, completamente ricoperto di neve, e anche se le ambientazioni possono essere diverse, Magicka 2 conserva una certa atmosfera nordica. L'idea è molto simile a quella sottesa nell'originale, ma ci sono anche delle novità, come ad esempio il sistema di Artefatti, pensato proprio per una certa rigiocabilità.

Questi manufatti funzionano in modo simile ai teschi di Halo, in quanto vi offrono l'opportunità di modificare i set di gioco e le possibilità sono quasi infinite. Molto interessante per l'esperienza è la modalità coop in locale, in quanto potete scegliere di regolare il gioco sulla base con chi state giocando.

Più volte, durante la demo, ci hanno detto che il netcode avrebbe rappresentato una priorità per la squadra e avrebbero fatto in modo di lavorare sull'online dal primo giorno, proprio per evitare quanto successo a suo tempo con Magicka e non perpetrare negli stessi errori. Magicka 2 non è poi tanto diverso, in termini di idee, da chi l'ha preceduto: forse un po' più curato da un punto di vista grafico, e dà una maggiore attenzione alla modalità co-op, ma una cosa è certa: è ancora una volta molto divertente da giocare.