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The Order: 1886

The Order: 1886

Durante un recente evento Sony, abbiamo avuto la possibilità di dare un secondo sguardo all'attesissima esclusiva PS4 a firma Ready At Dawn.

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The Order: 1886 è stato ampiamente analizzato attraverso anteprime e articoli, anche qui su Gamereactor, da quando è stato annunciato, e anche se non me ne sono mai occupato personalmente fino ad ora, devo dire che il gioco non mi ha mai entusiasmato più di tanto. Per carità, mi sembra un buon gioco, ma a mio modesto parere, non era nulla di estremamente innovativo. Ha un'ambientazione interessante, è vero, ma a dirla tutta non è propriamente originale. Sembrava più che altro quel classico titolo tipico da lancio di una console, qualcosa che sarebbe stato perfetto per il lancio di PS4 lo scorso anno, uno spettacolo per gli occhi da un punto di vista grafico, ma con una storia piuttosto trascurabile e un gameplay abbastanza generico.

Dopo aver avuto la possibilità di giocarci, mi devo ricredere: sono molto più interessato e predisposto nei confronti di questo titolo. La demo cui ho giocato era ambientata su un dirigibile, e una squadra di agenti segreti dell'epoca vittoriana si è calata con una corda doppia lungo un fianco del dirigibile. Sembrava una cutscene, e anche se non abbiamo avuto modo di interagire in prima persona durante la sequenza d'apertura, la fedeltà grafica è estremamente impressionante. E' sicuramente un'ottima vetrina per dimostrare la potenza sottesa all'hardware PS4.

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A dirla tutta, già sapevo che il gioco fosse ottimo da un punto di vista grafico, e la sequenza d'apertura non mi ha entusiasmato più del previsto. Dopo questo opening cinematico e la sequenza del dirigibile, ci siamo trovati a fronteggiare alcune sequenze stealth, punteggiate da quick time events leggermente frustranti e mini-giochi. I takedown stealth, attivabili tramite un pulsante a tempo, sono brutali, e un passo falso equivale a morte istantanea, e a rendere la cosa ancora più antipatica, ci si mettono anche le guardie nemiche che, con entusiasmo, ci piazzano un colpo in piena faccia a bruciapelo.

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L'intelligenza artificiale dei soldati non ci è sembrata particolarmente interessante. Le guardie di pattuglia non erano particolarmente vigili, e non abbiamo a disposizione una valida quantità di opzioni quando si tratta di scegliere come uscire allo scoperto: possiamo solo sgattaiolare o nasconderci. Mi sarei aspettato una maggiore verticalità, o un'opzione per nascondersi e piazzare trappole, ma - almeno per ciò che riguarda questa demo - non ho trovato niente di tutto questo. Se venite scoperti, venite uccisi all'istante e siete costretti a ricominciare.

A parte questo, la meccanica dello stealth risulta piuttosto intuitiva, e in più di una occasione il mio personaggio - chiamato Sir Galahad (vero nome Grayson) - si è messo in copertura in modo automatico. È possibile accovacciarsi e muoversi rapidamente attraverso le aree, evitando le guardie, e anche se non ci è sembrata particolarmente raffinata, la meccanica in sé si rivela particolarmente solida.

La sezione stealth viene inoltre scandita da alcuni mini-giochi, ma questi non ci sono sembrati estremamente coinvolgenti. L'ambiente in stile vittoriano giustapposto ad una tecnologia fantascientifica stonano un po', anche se abbiamo poi scoperto che il gioco è ambientato in una visione alternativa del passato. Utilizzare tecnologie arcane per sbloccare porte sigillate in modo magnetico e simili ha richiesto più tempo di quanto mi aspettassi, anche se sono certo che con la pratica, le cose diventeranno decisamente più rapide e immediate.

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Ci viene raccontata tantissima storia nella sequenza di apertura, e anche se non si trattava del primo livello del gioco, sicuramente ci trovavamo nella parte iniziale. La storia ci viene raccontata attraverso l'uso di cutscenes, e anche se spezza un po' il ritmo della missione, il lore sotteso al gioco ci sembra essere interessante e per il momento, per quello che ho visto, è riuscito a prendermi parecchio. Penso che eviterò spoiler da qui in poi, e vi rivelerò il meno possibile, ma dalla missione che ho giocato, ho potuto constatare che c'è un Ordine (come da titolo), impegnato a contrastare una qualche tipo di forza ribelle, oltre ad una terza fazione presente nel gioco, i nemici soprannaturali. Non vediamo l'ora che tutti questi elementi inizino a combaciare alla perfezione.

Una storia molto affascinante, una bella grafica e una meccanica stealth piuttosto intuitiva sono gli elementi che mi hanno maggiormente interessato in questa missione d'apertura piuttosto lineare. Almeno metà delle cose che abbiamo visto ci sono apparse appetitose. Tuttavia, è solo quando siamo stati catapultati in una sezione cecchino che le cose si sono fatte davvero interessanti.

Come spesso accade nel corso degli eventi stampa, il livello di difficoltà non era particolarmente elevato, e siamo andati spediti nelle successive sezioni di combattimento senza dover riavviare la partita neanche una volta. Infatti, le uniche volte che siamo morti è stata con le sequenze QTE temporizzate, e - in quanto tali - ci sono apparse la parte più debole del gioco, ed è un peccato che siano disseminate un po' ovunque.

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Terminata la mia sessione di gioco, la mia prima impressione è stata positiva, certamente più positiva di quanto pensassi prima di iniziare. Si tratta di un cover shooter abbastanza standard e la sua ambientazione in stile vittoriano ci è apparsa poco innovativa, ma non appena ci lanciamo nelle sparatorie, il gioco inizia a dare il meglio di sé. C'è una certa energia cinetica nelle armi, e scegliere armi diverse permetterà di migliorare la propria esperienza di gioco. Anche le granate sono un'opzione davvero interessante, anche se ci siamo quasi sempre dimenticati di utilizzarle (eravamo, dopo tutto, su un dirigibile, e non ci sembrava la scelta più indicata). Ma abbiamo davvero tantissime opzioni, nulla di particolarmente trascendentale, ma sicuramente sufficienti a tenerci interessati.

Le sezioni lineari non sono sicuramente l'aspetto più interessante del gioco, e anche le zone più aperte appaiono ancora molto limitate, ma questo non ha impedito loro di essere divertenti. L'ambientazione di questo particolare livello - il dirigibile - era certamente intrigante, e abbiamo apprezzato il contesto poco plausibile, anche se è improbabile che qualcuno si diletti in scontri a fuoco a bordo di un dirigibile, mentre si trova circondato da alcuni gas altamente infiammabili. Lo stealth è stata una delle meccaniche che ha regnato sovrana in questa particolare demo, offrendo una modalità di gioco completamente diversa da quella provata all'E3, quest'ultima maggiormente concentrata sull'azione. Non avendo giocato a quella build, mi è impossibile fare paragoni, ma il nostro collega Nick Holmberg ha giocato ad entrambe e ha ammesso di aver preferito la demo dell'E3. Date le mie riserve, posso capire perché (e questo lo dice un giocatore che ama i buoni giochi stealth).

Se Ready at Dawn riuscisse a trovare un buon equilibrio tra le due componenti, se riuscisse a mescolare i diversi tipi di missione, potrebbe offrire un gioco di gran lunga superiore. Per lo meno stanno facendo un gioco migliore rispetto a quanto alcuni colleghi mi avevano detto. Ci sono troppi QTE per i miei gusti e i mini-giochi non sono eccezionali (ma quando lo sono?), ma il resto del gioco si rivela divertente, anche se non è propriamente qualcosa di eccezionale. In definitiva non vedo l'ora di giocare il titolo completo al prossimo febbraio, che tuttavia non offrirà qualcosa di incredibilmente diverso rispetto a quanto visto in questa demo. Molto dipenderà da come lo studio intenda raggiungere le "note più alte", perché durante le pause il gioco si trova appesantito da un design decisamente standard e da troppi quick time event. Tuttavia, quando si va dritti al punto, non appena abbiamo più libertà e ci lanciamo in qualche sparatoria, il gioco riesce davvero a dare il meglio di sè ed è divertimento allo stato puro.

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