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Metal Gear Solid V: The Phantom Pain

15 giochi per il 2015: Metal Gear Solid V: The Phantom Pain

Hideo Kojima ci trolla oramai da 3 anni, ma finalmente il 2015 è l'anno del nuovo (vero) MGSV.

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Sicuramente tutti voi ricorderete della demo (aka Metal Gear Solid V: Ground Zeroes) di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain pubblicata lo scorso marzo. Com'è nello stile di Hideo Kojima, altro non si è trattato che dell'ennesimo colpo di scena, atto a tenerci ancor più sulle spine per l'uscita del gioco vero e proprio che, come oramai sappiamo da tempo, dovrebbe avvenire proprio nel corso di quest'anno.

Metal Gear Solid V: The Phantom Pain

Nel dicembre del 2012 abbiamo avuto la possibilità di conoscere più da vicino The Phantom Pain durante i VGA Awards di Spike TV. Si diceva che il gioco fosse stato prodotto dall'enigmatico studio svedese Moby Dick Studios, ma ben presto iniziarono a circolare voci del fatto che questo potesse davvero essere Metal Gear Solid V, come poi confermato successivamente. E poi, come si scoprì poco dopo, il misterioso producer della Moby Dick Studios altro non era che Hideo Kojima travestito. Il leggendario creatore di MGS è noto per le sue idee e azioni fuori dal comune, ma questa è stata certamente tra le trovate più bizzarre. Il problema è che, quando è apparso The Phantom Pain, Ground Zeroes era già stato annunciato, provocando non poca confusione nei mesi a venire.

Trailer dai VGA

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Come oggi ben sappiamo, MGSV: Ground Zeroes alla fine è diventato una sorta di prologo per Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Sorvoleremo sulla polemica che ha accompagnato il suo lancio (ma anche i mesi successivi), visto anche il prezzo iniziale con cui è stato venduto, non proprio direttamente proporzionale alla quantità di contenuti del gioco (seppur sulla qualità non ci sia, neanche in questo caso, nulla da eccepire). Quello che sappiamo è che noi abbiamo comunque amato questa demo e sicuramente non vediamo l'ora di scoprire il titolo nella sua interezza.

La serie Metal Gear ha attraversato molte fasi ed evoluzioni. Dai primi Metal Gear, il Metal Gear Solid sulla PlayStation originale,e poi Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty su PS2: forse i cambiamenti non sono stati così radicali, ma Metal Gear Solid V: The Phantom Pain risulta senza dubbio l'impresa più ambiziosa compiuta fino ad oggi dallo studio. L'idea è stata quella di creare un enorme open-world e portare il gameplay tattico e stealth - marchio di fabbrica della serie - in un ambiente sandbox: si tratta di un'idea interessante e ambiziosa. E stando a quanto visto in Ground Zeroes, è abbastanza evidente che Kojima Productions abbia le idee ben chiare in merito.

Dopo l'uscita di Ground Zeroes, Kojima non ha mancato occasione di presentare il proprio gioco tutte le volte che ha potuto. All'E3, infatti, ha mostrato una demo di gameplay della durata di 30 minuti, in cui abbiamo visto Venom Snake (Big Boss) a cavallo, mentre tenta di abituarsi alla sua mano protesica. E' stato fuori combattimento per nove anni dopo gli eventi di Ground Zeroes. Il nostro collega Gillen ci aveva dato le sue impressioni direttamente dall'E3, senza mancare di lasciarsi andare ad un'abbondante dose di speculazioni, su dove questo capitolo effettivamente ci condurrà.

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Demo dall'E3

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Poche settimane dopo, durante la Gamescom, Kojima Productions ha mostrato ancora una volta questo segmento di gameplay, ma questa volta dimostrando come una diversa ora del giorno possa avere effetti diversi su una missione. Ma i giocatori e i giornalisti stessi erano un po' stufi di vedere sempre la stessa ambientazione afghana, ed è così che nel corso del Tokyo Game Show, Kojima non ha mancato di sorprenderci neanche questa volta.

Nella nuova missione mostrata al TGS, Kojima Productions ha mostrato una sequenza ambientata nella giungla, dove l'obiettivo di Big Boss è salvare un intel operativo dalla Base Madre, in cui è stato fatto prigioniero. Questa demo ci ha dato un piccolo assaggio di come Quiet darà un importante contributo al gameplay e aiuterà Big Boss in missione. Le sue abilità da cecchino possono tornare davvero utili e darà una mano significativa nell'avvistamento dei nemici. E' un approccio interessante per essere un compagno di supporto, a disposizione se il giocatore sceglie un certo percorso nel gioco.

Demo dal TGS

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Una delle grandi novità di questo gioco è la possibilità di inviare nemici e oggetti tramite una mongolfiera, detta "Fulton". Il Fulton altro non fa che fungere da vera e propria base di risorse per il nostro personaggio. Un approccio molto interessante, e anche un modo intelligente per motivare i giocatori ad essere un po' più ordinati. Naturalmente, c'è una fantastica ironia nell'inviare persone e veicoli a bordo di questo pallone aerostatico, mentre furtivamente cerchiamo di non essere individuati.

E poi c'è Metal Gear Solid Online. Ora, questa non è la prima volta che MGS va online, ma Tactical Team Operations sembra sicuramente una proposta stuzzicante. Date un'occhiata al video di seguito per farvi un'idea più chiara di come funzionerà (consigliamo di saltare l'introduzione di Kiefer Sutherland - dura un paio di minuti).

Metal Gear Solid Online

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Ci sono molte ragioni per cui siamo entusiasti di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Abbiamo già avuto un piccolo assaggio del nuovo gameplay grazie a Ground Zeroes e ne siamo interessati. Alcuni rumors dicono che il lancio potrebbe avvenire durante l'estate, ma non ci sentiamo di appoggiare questa tesi. MGSV : The Phantom Pain è quel tipo di titolo che non vediamo l'ora di giocare, una volta disponibile.

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