Cuphead

Mettete insieme il suggestivo stile grafico dei cartoni animati di Max Fleischer (il creatore di Betty Boop e Braccio di Ferro, per capirci) e il sadismo di Super Meat Boy e avrete come risultato il graziosissimo Cuphead, il nuovo titolo run and gun sviluppato dallo studio indie Studio MDHR. Il titolo - che abbiamo avuto occasione di provare nel corso di un evento Microsoft alla GDC di San Francisco - aderisce al programma ID@BOX, che sostiene gli studi di sviluppo indipendenti e permettono a questi ultimi di approdare sulle console di casa Microsoft, e non ha mancato di catturare immediatamente la nostra attenzione. Seppur non conoscessimo per nulla il gioco, abbiamo deciso di prendere in mano il controller e provarlo, un po' per la nostra personale inclinazione a tutto ciò che riguarda l'animazione, un po' perché eravamo incuriositi dall'enorme fila che si è accalcata allo stand di Studio MDHR. Ma non lasciatevi ingannare dal suo stile delizioso: Cuphead sa essere davvero spietato sin dai primi attimi. E scopriamo perché.

Il concept sotteso all'intera esperienza di Cuphead è semplicissimo, proprio come quello che caratterizzava i corti animati d'epoca da cui trae ispirazione: il nostro protagonista (Cuphead, appunto) ha perso una scommessa con il Diavolo ed è costretto a vagare per il mondo di gioco, sconfiggendo i boss più variegati e a lungo andare sempre più complessi, per ripagare finalmente il suo debito. Proprio come la storia che fa da contesto all'intera vicenda, anche il sistema di gameplay si rivela analogamente semplice: con la struttura tipica dello sparatutto a due dimensioni, Cuphead, infatti, affronta in ogni livello - ciascuno diverso e riccamente caratterizzato sulla base degli stessi nemici - boss diversi, sparando in otto diverse direzioni. Per riuscire a sconfiggere i boss di ciascun livello, dovremo non solo colpire il nostro nemico, ma al tempo stesso evitare i suoi feroci proiettili ad un ritmo gustosamente sostenuto.

In pochi istanti, quando ci addentriamo in un livello, abbiamo appena il tempo di ambientarci prima di venire immediatamente sommersi da una valanga di proiettili, costretti a comprendere il pattern del nostro nemico in pochissimi secondi, pena morte certa dopo appena tre colpi (il nostro omino dalla testa a tazza, infatti, ha solo tre "cuori vita"). Ma non temete: proprio come in Super Meat Boy, il nostro personaggio ha vite infinite, quindi potremo tornare a fare visita ai nostri boss fino a quando non riusciamo a superare il livello e ad avanzare nel nostro percorso. Inoltre, tra un boss e l'altro, abbiamo la possibilità di esplorare il mondo di gioco, che - a quanto ci hanno rivelato gli sviluppatori - nasconde anche alcune aree segrete, proprio come accade nelle avventure action-RPG più classiche.

Come dicevamo in apertura, l'elemento più accattivante di Cuphead - accanto al suo stile artistico molto originale - è certamente il suo elevato livello di difficoltà. La demo che abbiamo provato contava appena quattro livelli, ma nessuno dei giornalisti presenti è riuscito ad andare oltre il terzo. Se siete grandi amanti dei titoli dai ritmi sostenuti e aggressivi, sappiate che Cuphead potrebbe catturare la vostra attenzione per molto, molto tempo.

Accanto a questo, l'elemento che, a prima vista, cattura l'attenzione del giocatore (e noi ne siamo la conferma!) è senza dubbio il suo originale stile da cartone animato anni Trenta: a metà tra le Silly Symphonies disneyane e i mitici corti animati di Max Fleischer, Cuphead immerge il giocatore in questo mondo magico, all'apparenza accomodante, rivelandosi tuttavia un gioco arduo, impegnativo e, proprio per questo, incredibilmente avvincente e godurioso. A rendere il tutto ancora più spettacolare, vi è anche quella patina da pellicola rovinata, che rende l'esperienza ancora più suggestiva.

Siamo rimasti positivamente colpiti da Cuphead, titolo che nella sua semplicità, si prepara a regalare ai giocatori parecchie ore di divertimento. Il gioco, come ci è stato detto dagli sviluppatori, vanterà anche una modalità multiplayer cooperativa a due giocatori, i quali potranno condividere la medesima esperienza e cercare di affrontare insieme i diversi boss che ostacoleranno il nostro percorso. Non vediamo l'ora di poter tornare a giocare in compagnia di questo strano omino, anche se al momento non abbiamo ancora una data di release ufficiale, se non un vago 2015. Speriamo di resistere fino ad allora!