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The Division

The Division

Abbiamo avuto la possibilità di provare in esclusiva il nuovo titolo shooter MMO di Ubisoft.

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The Division è stato rivelato ufficialmente all'E3 di due anni e da allora l'hype ci ha travolto come un fiume in piena. Magari si è fatto attendere un bel po' rispetto alle prime finestre di lancio annunciate in passato da Ubisoft, ma adesso che il lancio si avvicina (primo trimestre del 2016 - teniamo le dita incrociate!) abbiamo finalmente avuto la possibilità di provare la build-E3 su Xbox One. E anche se la grafica non risulta tanto definita quanto nella prima presentazione, The Division si rivela comunque un titolo impressionante.

Il gioco appare tuttavia molto ben delineato, con carattere. E' un titolo molto più tattico, realistico e skill-based oltre che un RPG shooter cover-based (come Mass Effect, per intenderci). Anche se le competenze hanno una certa importanza nel gioco, non sono tuttavia essenziali. In realtà, ciò che è stato sottolineato più volte nel corso della nostra sessione di prova è che The Division è uno sparatutto standard con alcune caratteristiche MMO.

Una delle poche grandi domande che incombe su The Division è la sua esperienza PvP. Massive Entertainment ha parlato della Dark Zone, un'area in quarantena nel centro di Manhattan, in cui non esiste più un ordine. Questo è dove è possibile trovare il bottino migliore, ed è qui potreste imbattervi in altri agenti che possono o non possono essere vostri amici.

Seppur avessimo avuto modo di capire come funzioni il tutto, all'atto pratico ci siamo resi conto che si trattava solo di una pia illusione. L'idea di base è che bisogna ammazzare i nemici al fine di garantirsi un bottino. Il suddetto bottino deve poi essere portato ad un punto di estrazione. Una volta ottenuto il bottino (che vedrete segnalato come contenitore di color giallo incandescente sotto lo zaino del vostro personaggio) si diventa immediatamente bersaglio interessante per qualsiasi giocatore/agente che voglia andare di rogue (non a caso, Rogue era il titolo originale con cui era conosciuto il progetto). Una volta che avete deciso chi attaccare, si va di rogue, e si viene così contrassegnati da un teschio rosso che tutti gli altri agenti possono vedere.

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Questo significa anche che non vi è alcuna penalità per gli altri agenti - in modo che possano sparare senza rischiare andare di rogue loro stessi. C'è un bel sistema di ricompensa se si rischia un po' e non sono mancati momenti in cui c'erano alcuni fireteam in attesa che altre squadre si dedichino all'estrazioni o vadano loro stessi di rogue per poi attaccare squadre ignare e oramai indebolite.

Inoltre, se si va di rogue e si muore, perdete di fatto il vostro bottino, potenzialmente ore e ore di preziosi bottini raccolti a fatica. Poi è ovvio, i giocatori migliori traggono vantaggio se vanno di rogue, attaccano altri agenti e si impossessano del loro bottino.

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Prima di provare questa parte PvP della demo, abbiamo provato "Cleaners" e "Rikers" (la seconda è una fazione rivelata all'E3, composta da ex detenuti di Rikers Island). Come ci si aspetterebbe da uno sparatutto basato su copertura, gran parte delle tattiche ruotano attorno alla possibilità di aggirare i nemici per poterli colpire alle spalle.

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Facendo squadra con altri due giocatori durante la demo, abbiamo avuto la possibilità di provare i tre tipi di personaggi a nostra disposizione: medico, assalto e cecchino. Non abbiamo potuto personalizzare il nostro personaggio per ciò che riguarda le abilità (possiamo sceglierne e abilitarne due), le armi e i gear, ma ovviamente questa opzione è garantita nel gioco finale, in modo che il vostro personaggio si adatti perfettamente allo stile di gioco che preferite o per l'obiettivo specifico che vi state proponendo di affrontare.

Molti penseranno che la presenza della classe del cecchino porterà uno dei tre giocatori ad allontanarsi dal resto della squadra, posizionarsi su di un'altura e fare fuori in solitaria i nemici. Ma non è così che funziona in The Division. Avrete sempre voglia di stare insieme al vostro Fireteam. Il nostro cecchino ha anche l'abilità di Mine Seeker, pronto a coprivi le spalle e tenere sotto controllo ogni minaccia che avanza. Inoltre, ha la possibilità di lanciare una bomba appiccicosa, che si può poi far esplodere a distanza. Gli altri personaggi sono caratterizzati da abilità come la cura e o dalla possibilità di setacciare l'ambiente circostante.

Una cosa che va notata é che - a causa della brevità della demo che abbiamo provato - non ci siamo mai trovati a corto di munizione. Possiamo ovviamente esaurire le munizioni dell'arma primaria e secondaria. Tuttavia, la vostra arma da fianco avrà sempre delle munizioni a disposizione, in modo che non rischierete mai di restare completamente scarichi.

L'aspetto e l'HUD di The Division sono una storia a sé. Che si tratti di una mappa in overlay olografico, del vostro inventario o semplicemente degli indicatori nemici, tutto è caratterizzato da questo aspetto futuristico con realtà aumentata. In realtà, questo aspetto offre autenticità e credibilità al tutto per qualche strana ragione, ma probabilmente dimostra solo che tutto questo si sposa perfettamente al contesto.

La demo che abbiamo testato è stata ovviamente molto condensata, e chiaramente modificata in un modo che gli agenti rogue (interpretati dagli sviluppatori) saltassero fuori per mostrare quanto possa essere pericolosa un'estrazione. Ma la bellezza della Dark Zone sta proprio nella natura organica e imprevedibile delle minacce che incontreremo. Forse il tuo Fireteam farà coppia con gli altri giocatori impegnati a contrastare una minaccia comune. Forse vi coprirete le spalle a vicenda. O forse vi stanno seguendo per fregarvi. O ancora, forse qualcuno vi sta solo aspettando dietro l'angolo...

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