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Rise of the Tomb Raider

Rise of the Tomb Raider

Abbiamo dato una nuova occhiata alla splendida nuova avventura di Lara Croft, che ci ha portato dritti fino in Siria e in Siberia....

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Sono pionieri coloro che definiscono il futuro. Pionieri come Lord Richard Croft, ma non che non dimenticano mai che genio e follia viaggiano sempre di pari passo. Croft ha trascorso molti anni alla sua scrivania nella Croft Manor e nelle sue lunghe spedizioni per trovare la chiave del segreto della vita eterna. Si è trattato di un percorso accidentato, una cima di una montagna ripida da raggiungere, che tuttavia non è mai riuscito a scalare del tutto. Sua figlia Lara ha così deciso di raccogliere il testimone e provare a realizzare il suo sogno, a qualsiasi costo. Ma Lara non è la sola ad essere sulle tracce delle chiavi della vita eterna. E chi le possiede, potrà aprire la cassaforte di un potere infinito.

Pochi secondi dopo, una Lara in splendida forma è in compagnia del suo compagno Jonah, ai piedi di una montagna monumentale. Sta infuriando una tempesta. Sebbene siano ben imbacuccati con i loro equipaggiamenti e tute tecniche, i due continuano ad avere i brividi e a morire di freddo. Dietro la cima innevata, Lara spera di trovare un'antica città perduta. Il nostro cammino verso la vetta è estremamente scriptato, perché il tutto è concepito come tutorial grafico davvero impressionante. Una tempesta di neve soffia insistente sul volto e nelle orecchie di Lara prima che inizi a compiere il primo salto e ci agganciamo alla parete tramite due ganci da arrampicata che affondano in questo ghiaccio glaciale fragile. Il ghiaccio ha un aspetto fantastico, lascia perfettamente trasparire i pericoli che potrebbero aprirsi davanti a noi per colpa di un passo falso o di una disattenzione - cosa che accade pochi istanti dopo. La nostra coraggiosa eroina inizia a penzolare attaccata alla corda di sicurezza verso la parete più vicina, che di fatto le salva la vita.

E poi parte un flashback, si va a due settimane prima. Lara è rannicchiata nel loro appartamento e scopriamo che ha scoperto qualcosa che permette di vedere sotto una luce completamente nuova il lavoro fatto dal padre. Le sue mirabolanti avventure avevano rovinato lui e la sua reputazione alla fine, e ora Lara è pronta ad andare in Siria per riabilitarlo. C'è il sarcofago di un profeta leggendario - ed è lì che sembra esserci il manufatto per la vita eterna. Fino ad ora non abbiamo ancora avuto occasione di giocare più di tanto, ma ci vengono fornite solo la storia e il background della vicenda. È una intro lungo, molto statica, una scelta - quella di Crystal Dynamics - che ci appare molto coraggiosa. Eppure funziona e riusciamo a farci coinvolgere sin da subito dalla sua avvincente trama. Il Game Director Brian Horton promette dalle 35 alle 40 ore di gioco a coloro che amano completare il gioco nella sua interezza, ma in realtà la storia principale in sé ha una durata variabile dalle 12 alle 15 ore.

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In Siria il gioco mantiene ancora lo stesso andamento statico dopo più di mezz'ora. Lara si arrampica all'interno di una grotta, scivola tra stretti passaggi in cui non sono mancati momenti da brivido. Un forte "Oddio" più avanti, ci porta a chiederci perché Lara abbia così tanta paura degli scheletri. E degli scorpioni. Paura dei serpenti, certo, ma il resto? Ma subito ci lasciamo travolgere dalla splendida colonna sonora. Quindi schiacciamo tre pulsanti per passare attraverso un muro, pieno di trappole da disattivare e da schivare. Tutto sotto forma di tutorial, ancora una volta. I quicktime event sono piuttosto diradati e non rappresentano un problema né annoiano. Lara trova il sarcofago e, naturalmente, è vuoto. All'improvviso, un'unità speciale irrompe dal soffitto del tempio. Un uomo dall'aspetto inquietante e la sua squadra d'elite ora circondano il sarcofago. L'uomo li avverte di stare molto attenti - e cavolo, avrebbero dovuto dargli ascolto...

Lara torna a mani vuote alla Croft Manor nel Surrey, più o meno. Un simbolo che aveva avvistato in Siria indica la strada verso la prossima destinazione. Kitezh, un'antica città in Siberia. Lara vuole continuare immediatamente il suo viaggio. Il suo amico Jonah non vuole perdere altri amici, ma Lara è irremovibile. D'altronde, è pur sempre una Croft.

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Dopo una lunga intro, finalmente torniamo in Siberia e il gioco parte ufficialmente. Lara può finalmente avvicinarsi al primo fuoco dell'accampamento, un simbolo che i fan del precedente capitolo individuano subito come un'ancora di salvezza. Finalmente possiamo muoverci liberamente. Il mondo di gioco è diviso in diverse sezioni. È possibile esplorarle al fine di raccogliere risorse o cercare piccole sfide o per proseguire con la storia. Ogni modalità va di pari passo con l'altra, ma c'è sempre una distrazione ad attendervi ad ogni angolo. Lara può aggiornare le sue armi, creare nuovi tipi di munizioni o produrre tutti i tipi di equipaggiamenti che vuole, come porta-munizioni e borse di pelle d'orso e piume. Per molte azioni, la nostra eroina guadagna punti esperienza che alimentano il famoso sistema di punti abilità. Ci sono tre "classi" che possiamo seguire per Lara: Brawler, Hunter o Survivor. Possiamo naturalmente mescolare questi elementi. In base alla direzione che si decide di seguire, il gioco sarà improntato maggiormente verso la componente action o verso la componente stealth. Entrambi gli stili hanno il loro fascino, ed è per questo che Brian Horton ha preteso che ci fossero tutti gli stili di gioco e che avessero lo spazio che meritano.

Come avvenuto con il suo predecessore, sono stato piuttosto indeciso. Mi piace il modo brusco in cui Lara uccide in modo furtivo a mani nude o usando un'ascia e anche come effettua le sue uccisioni silenziose con l'arco oppure usando il fucile e la pistola. Ogni cosa ha il suo fascino. Non importa che stile di gioco preferite, i controlli funzionano perfettamente. In modo assolutamente naturale e fluido, Lara si alterna tra azione e difesa. Usa lampade a olio come molotov o getta bombolette a gas nell'aria per fare in modo che esplodano con un colpo. Allo stesso modo può trincerarsi dietro alcuni cespugli e strangolare un avversario molto dolcemente con un agguato. La giovane donna è molto versatile e non conosce pietà.

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Lara sembra davvero molto bella, e questa considerazione che facciamo sarà unanime. È splendida in ogni più piccolo dettaglio: mentre stringe tra le mani la sua conquista scivolando fuori da una grotta; mentre trema nella sua giacca infreddolita dalla neve e arranca nella neve profonda. Si è trasformata, dunque, in un'eroina action credibile e moderna, dove la sua avvenenza fisica si sposa perfettamente con il suo essere estremamente intelligente, atletica, affascinante e anche un po' folle. In questo gioco, più che mai, deve subire le cose più atroci. Sin da subito possiamo leggere la stanchezza e la fatica nei suoi occhi, ma questo la rende più convincente che mai. L'evoluzione di questa icona della storia dei videogiochi punta probabilmente a diventare il miglior personaggio femminile dei videogiochi. E a nostro avviso, sarebbe assolutamente meritato.

I mondi di gioco aperti creati dai Crystal Dynamics sono interessanti e ben progettati, popolati da numerosi animali che Lara può cacciare e che talvolta, volente o nolente, DEVE cacciare. Che si tratti del deserto siriano o della fitta foresta siberiana, tutto sembra molto realistico e autentico, e offre la cornice ideale alla storia. Ma il mio punto forte sono state le Tombe Sfida opzionali. In una delle prime sfide, ambientata in un deserto di ghiaccio, Lara ha bisogno di salire a bordo di una nave bizantina congelata appesa in modo assurdo su un ghiacciaio. Poco dopo, questa "fatica" l'è valso un tesoro importante e preziosa, custodita in una grande cassa. Inoltre, ora Lara può scoccare due frecce in rapida successione, senza dover recuperare una nuova freccia dalla faretra. Quindi in realtà il "fuoco rapido" è ora possibile anche con le frecce. Una bella ricompensa, per aver risolto un piccolo puzzle di logica che è associato un po' al tempismo e un po' alla nostra capacità di arrampicata.

La seconda Tomba Sfida è stata una rivelazione per il fan che urla dentro di me. In un campo siberiano, Lara lascia cadere un tronco d'albero su un piatto di legno per aprirsi la strada in un sistema di grotte che si estende in profondità nelle viscere della terra. Lara deve arrampicarsi e tuffarsi, utilizzare vecchi meccanismi e modificare il livello dell'acqua. Si tratta di un'enorme grotta misteriosa da esplorare e da conquistare. È qui che riscopriamo la Lara avventuriera di una volta. Queste tombe saranno disponibili in ogni regione e rappresentano, in modo palpabile e visibile, lo spirito del primo Tomb Raider. Solo che questa volta è più epico e graficamente più definito. Si possono anche trovare campi nelle caverne, grazie a cui possiamo tornare con la funzione viaggio rapido. Probabilmente non del tutto senza una ragione. Brian Horton dice che ogni Tomba Sfida ha una sua piccola storia da raccontare e a suo modo aggiunge un tassello allo sconfinato universo di Lara.

Non è ancora chiaro se troveremo alleati nelle tombe. Nella parte relativa alla storia, in ogni caso questi incrociano il nostro cammino e aiutano a eliminare gli oppositori. In Siberia c'era una ragazza di nome Sofia (sembrava la sorella di Aloy di Horizon: Zero Dawn), ad esempio. Ha puntato il suo arco contro la faccia di Lara in modo piuttosto scortese ed è scomparsa all'improvviso proprio come era apparsa. Più tardi abbiamo incontrato un cacciatore barbuto che ci ha chiesto di sabotare alcune apparecchiature radio. La ricompensa è stata una scelta di aprilucchetto, quindi abbiamo partecipato alla quest con grande gioia.

Non hanno ancora annunciato una modalità multiplayer. Brian Horton ci ha solo detto nella nostra intervista: "Non abbiamo alcuna dichiarazione da fare al momento." Lo sviluppatore capo, inoltre, non ha voluto commentare le funzioni dei pacchetti mappa aggiuntivi, che possono essere trovati nel gioco, ma a quanto pare saranno anche acquistabili su Xbox Marketplace. Parleranno di questi aspetti tra un paio di settimane. E a proposito di un possibile sequel del gioco, Horton non ha detto nulla, tranne un "Tutto può succedere".

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Rise of the Tomb Raider è già un gioco davvero imponente e molto ben rifinito, pur avendo giocato ad una versione ancora non completa. Se volete, potete dare un'occhiata al nostro video di gameplay acquisto durante la nostra sessione di prova, se volete farvi un'idea. Vi basterà per darvi un'idea del prodotto nella sua interezza. È stata una mossa sagace, seppur costosa, da parte di Microsoft quella di garantirsi questa splendida avventura in esclusiva. I giocatori PC e PS4 dovranno aspettare ancora un po', almeno fino al prossimo anno. Vedremo come andrà il confronto anche con Nathan Drake, suo "acerrimo" rivale da una vita. Per quanto mi riguarda, io continuo a preferire la vecchia Lara...

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RECENSIONE. Scritto da Bengt Lemne

Lara Croft si è evoluta da sopravvissuta ad avventuriera a pieno titolo in questo nuovo potente capitolo della serie di Crystal Dynamics.



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