Italiano
Gamereactor
preview
Far Cry Primal

Far Cry Primal

Siamo tornati nella preistoria per dare un'occhiata al nuovo Far Cry.

HQ

Con serie come Assassin's Creed, Watch Dogs e Far Cry, Ubisoft ha mostrato di sentirsi davvero a suo agio nel creare open world, e dobbiamo ammettere che da questo punto di vista continuano a fare davvero un ottimo lavoro. L'esperienza di Far Cry Primal sembra l'incarnazione più pura di questa meccanica, che incoraggia i giocatori a continuare ad esplorare il mondo di gioco, acquisire nuove competenze trasversali e abilità di combattimento. Si tratta di una svolta interessante del solito paradigma insito in Far Cry, un aspetto che tuttavia si adatta in modo naturale all'esperienza, dato anche dal fatto che a spingerci ad esplorare il mondo di gioco e acquisire maggiori abilità, vi è anche il terrore nei confronti delle creature selvagge che abitano il circondario, e non viceversa. Primal ci riporta all'età della pietra, un momento in cui la presenza dell'umanità sul pianeta era ancora messa in discussione, e quando questa, più che cacciatrice, era preda.

La premessa di Far Cry Primal è deliziosamente semplice. Di giorno e di notte, il vostro personaggio ha il compito di domare la natura selvaggia per il bene della sua tribù. Questa necessità richiede che siate fisicamente forti e coraggiosi di spirito, ma al tempo stesso rispettosi e sempre più consapevoli della natura. Nel corso di questa settimana, insieme ad altri colleghi della stampa, abbiamo avuto l'opportunità di immergerci per un'oretta nei panni di un uomo primitivo. Ci sono molte analogie con il quarto capitolo della saga, uscito lo scorso anno, ma l'esperienza di gioco presenta comunque delle differenze. Qui non ci sono armi da fuoco, ovviamente, e tutto è stato ridotto alla sua essenza. Armati di lance, archi, frecce e esche per gli animali, ci siamo avventurati nella natura selvaggia accompagnati da un lupo addomesticato e da un gufo.

Far Cry Primal

Anche se il tema di Far Cry Primal si basa principalmente sull'uso di armi rudimentali, il gioco vanta comunque un tipo di interfaccia molto moderna, con una mini-mappa sul lato sinistro dello schermo e la possibilità di contrassegnare i nemici. Questa volta non possiamo servirci di un binocolo o di una macchina fotografica, ma possiamo utilizzare il nostro gufo per raggiungere e ispezionare quel dato luogo. Quando abbiamo iniziato a giocare, avevamo sin da subito un obiettivo definito, o addirittura un nemico. Il punto è che tutti gli animali selvatici presenti nel mondo di gioco, o membri di altre tribù, possono costituire un pericolo. Il giocatore sarà costantemente a caccia, ma è anche vero il contrario, ossia che potrà essere tranquillamente preda, non importa se di un uomo o di un animale.

Annuncio pubblicitario:

Nei titoli precedenti della serie, gran parte del successo del giocatore dipendeva dalle armi e dalle sue abilità. In Far Cry Primal, naturalmente, abbiamo a disposizione meno equipaggiamenti, ma c'è un nuovo importante elemento che arricchisce l'esperienza, ossia l'introduzione di animali addomesticati. Questi saranno più esposti e vulnerabili, un aspetto che richiede anche un approccio molto diverso rispetto al passato. Qui ci muoviamo più lentamente rispetto a Far Cry 4, anche perché dobbiamo costantemente prestare attenzione ai predatori in giro per il mondo di gioco. A volte possiamo anche assistere a scontri tra diverse tribù, e in questo caso possiamo decidere di intervenire, o di fare in modo che la battaglia segua il suo corso.

Come nei giochi precedenti, molti oggetti e posizioni verranno contrassegnati sul mini-radar, un aspetto che un po' stona, dato il contesto del gioco. È uno strumento che ovviamente si rivela molto utile per il giocatore, ma può rompere un po' l'immersione totale nel gioco. In ogni caso, sembra che sia possibile disattivare l'interfaccia. Dovremo cercare armi, zone di caccia e incendi, che servono essenzialmente da punti di viaggio rapido (non esistono più le torri da scalare e da sbloccare sulla mappa).

HQ
Far Cry PrimalFar Cry PrimalFar Cry Primal
Annuncio pubblicitario:

Uno dei primi animali che abbiamo addomesticato è stato un felino piuttosto pericoloso, che ci ha permesso di avvicinare altri animali più mansueti. Se poco prima ce la siamo vista brutta con un branco di lupi quando eravamo da soli, con il nostro felino addomesticato al nostro fianco, questi si sono limitati a fuggire. Gli esseri umani non fuggono, ma l'animale è capace di occuparsi di un nemico, e, inoltre, non ha paura di affrontare un orso, se necessario. Questi animali che si alleano con noi sono amici per la vita, e ma al contempo sono anche "usa e getta", quindi possiamo anche scegliere di scambiarlo per un altro animale, con l'orso ad esempio. È anche interessante notare che, come gli elefanti di Far Cry 4, il mammut in Primal può essere montato e utilizzato come mezzo di trasporto o arma.

Uno dei punti forti dell'evento a cui abbiamo partecipato è stato l'assalto sul campo di Swaras. Abbiamo usato il gufo per pattugliare le tante forze nemiche presenti sul campo, e ci siamo poi addentrati in compagnia dell'orso. Ogni animale ha i suoi vantaggi: i felini, ad esempio, sono più adatti ad un approccio subdolo rispetto ad un orso, ma il nostro animale da compagnia ha il vantaggio di sopravvivere a più colpi.

Un aspetto che abbiamo particolarmente apprezzato di Far Cry Primal è il fatto che incoraggia l'esplorazione. Durante la nostra breve sessione di gioco, abbiamo trovato un braccialetto Wenja, dopo che siamo stati guidati dalle voci degli spiriti. Ci hanno dato un indizio visivo dell'area in cui era allocato il braccialetto e abbiamo iniziato a cercare, servendoci di questo espediente. Non so quanti collezionabili ci sono, o cosa effettivamente aggiungono all'esperienza, ma abbiamo apprezzato questo modo meno diretto di mostrarli al giocatore.

Far Cry PrimalFar Cry PrimalFar Cry PrimalFar Cry Primal

Il nostro tempo in compagnia della demo si è concluso con un momento interessante. Dopo aver addomesticato una tigre con i denti a sciabola, abbiamo deciso di indagare su un curioso simbolo presente sulla mini-mappa. Abbiamo scoperto che c'era un uomo che aveva bisogno di aiuto per mettere in piedi la propria tribù, un aspetto che ci ha aperto ad una serie di mini-missioni opzionali. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di approfondire questa sequenza perché è finito il tempo a nostra disposizione.

Il gameplay di Far Cry 4 si adatta perfettamente a quanto Ubisoft sta cercando di fare, e il concept ci è piaciuto davvero tanto. È interessante notare che, in alcuni momenti, la demo ci ha ricordato gli attimi trascorsi in compagnia di Connor Kenway, il protagonista di Assassin's Creed III, con cui abbiamo notato particolari elementi di affinità. Le altre componenti di Far Cry 4 sono state parte cruciale di questa esperienza, come ad esempio i materiali lasciati dagli animali per creare accessori, o punti esperienza per acquisire abilità.

È ancora presto per dire se le somiglianze tra Far Cry 4 e Primal siano molto evidenti, ma questa piccola demo a cui abbiamo giocato ha risvegliato il nostro spirito di esplorazione selvaggio come mai ci saremmo aspettati. Il gameplay è sempre stato molto buono, e il nostro desiderio era quello di continuare a giocare. Detto questo, possiamo lasciarvi solo con la certezza che siamo pronti ad appendere al chiodo le nostre armi e iniziare ad affilare le nostre lance.

Testi correlati

0
Far Cry PrimalScore

Far Cry Primal

RECENSIONE. Scritto da Ricardo C. Esteves

L'età della pietra è uno scenario eccellente per un gameplay fantastico, ma un po' troppo familiare.



Caricamento del prossimo contenuto