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Homefront: The Revolution

Homefront: The Revolution - Hands-on sul co-op

Abbiamo provato la componente cooperativa del nuovo FPS di Deep Silver Dambuster.

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Deep Silver Dambuster si è trovata a fronteggiare un percorso davvero impegnativo con Homefront: The Revolution. Il titolo in questione è infatti in sviluppo da molti anni, e durante questo periodo è passato tra le mani di tre diversi publisher (THQ, Crytek, e ora Deep Silver/Koch Media). Nonostante questi continui cambiamenti, durante il suo percorso il reboot di questo franchise è sempre rimasto nelle mani dello stesso gruppo di sviluppatori, e così, nonostante i cambiamenti nel nome dello studio e la supervisione dell'editore, l'idea e il nucleo centrali del gioco hanno resistito e sono rimasti molto forti.

Abbiamo già avuto l'opportunità di provare la componente single-player del gioco un po' di tempo fa (che potete leggere a questo link), una lettura che vi sarà sicuramente utile per ricucire i vari pezzi e ricordare quanto visto finora sul gioco. Sullo sfondo, ritroviamo gli Stati Uniti del prossimo futuro occupati dalla Corea del Nord, e i giocatori hanno il compito di combattere di nuovo contro il regime oppressivo in una Philadelphia devastata dalla guerra.

Il nostro obiettivo qui è quello di focalizzarci completamente sulla componente cooperativa del gioco. Secondo gli sviluppatori presenti all'evento di anteprima a cui abbiamo partecipato a Londra, le missioni co-op - che saranno dodici al momento del lancio - sono ambientate appena dopo il completamento della campagna single-player (anche se possono essere accessibili in qualsiasi momento). Ognuna delle missioni è unica, come ci è stato confermato dagli sviluppatori, ma abbiamo giocato solo a tre di queste, quindi non possiamo dirvi come saranno le altre nove. Dunque, il nostro hands-on si è focalizzato solo su queste missioni, anche se ci abbiamo giocato diverse voltee a diversi livelli di difficoltà.

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Durante la nostra demo, eravamo seduti a postazioni PC da gaming in gruppi di quattro, dove abbiamo potuto scegliere i personaggi e smanettare con loro attraverso una solida varietà di opzioni di personalizzazione. Oltre a questo, abbiamo a disposizione anche una marea di oggetti estetici che ci sono utili per differenziarci ulteriormente durante le missioni e di elementi che migliorano le opzioni in battaglia. In realtà, è la personalizzazione delle armi ad essere una delle caratteristiche più impressionanti, e potete modificare la vostra arma in qualsiasi momento durante un livello. Dovrete scegliere le vostre armi primarie e secondarie prima che prenda il via ciascuna missione, ma questo non dovrebbe rappresentare un problema, in quanto la varietà di attacchi potenziali che ciascuna offre, vi dà grande flessibilità anche durante la partita.

Homefront: The Revolution

Mentre si gioca, avrete la possibilità di guadagnare punti esperienza e crediti da spendere nell'acquisto di nuove abilità/bonus e sbloccare casse assolutamente randomiche, che contengono vari elementi da usare in-game, comprese nuove armi e accessori per il vostro arsenale già disponibile. Durante la nostra sessione, ci è sembrato che l'offerta di oggetti presenti nelle casse fosse molto varia, ma solo il tempo ci dirà quanto tempo dovremo grindare per ottenere i crediti necessari per acquistare le casse necessarie per (si spera) avere l'armamentario di armi più efficiente al mondo.

Gli obiettivi delle missioni - almeno in quelle che abbiamo provato - ci sono sembrati un po' banali. Ci piacerebbe che venissimo smentiti su questo aspetto, ma per il momento non ci siamo trovati di fronte ad obiettivi particolarmente dinamici contro con cui combattere. In altri giochi analoghi, per offrire qualcosa di diverso, solitamente si sposta l'obiettivo in posizioni alternative, un escamotage che, per quanto piccolo, offre comunque una certa rigiocabilità, ma per quanto ne sappiamo, non abbiamo funzioni analoghe in Homefront, quindi ci stiamo chiedendo a cosa si ispireranno gli sviluppatori per offrire maggiore rigiocabilità.

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Le tre missioni erano, va detto, molto diverse tra loro. In una dovevamo attivare dei server, quindi dovevamo trovare una squadra di cecchini; in un'altra dovevamo ritirarci su una postazione di difesa e difenderci da ondate di nemici. Nell'ultima, abbiamo dovuto liberare un convoglio di camion e scortarli in strada verso un obiettivo finale. Sicuramente innovative per quanto riguarda ciò che ha offerto in passato il gioco stesso, ma forse non completamente originali, se guardiamo il panorama concorrente.

Una cosa che dovrebbe auspicabilmente portare alla rigiocabilità di queste missioni è la difficoltà. Quando le squadre si trovano a percorrere i vari livelli, inizieranno a spuntare avversari sempre più numerosi e potenti in ondate altrettanto massicce. Le squadre dovranno darsi da fare e lavorare in modo sinergico se vogliono sopravvivere. Abbiamo una buona varietà di nemici, ma nulla, al momento, si allontana dalle formule standard viste finora. I veicoli aggiungono sicuramente qualcosa di più al gioco, come ad esempio i droni a quattro ruote chiamati Wolverines che accompagnano le unità di fanteria; questi possono fungere da piccola pattuglia in situazioni molto pericolose, e una volta che i livelli di difficoltà sono più alti e le unità più impegnative si uniscono al gruppo, questi droni armati possono costituire il nucleo di un entourage mortale (a meno che, naturalmente, non preferiate un aiuto umano con qualcuno posizionato in alto con una bella granata EMP).

Se sarà un'esperienza multiplayer dinamica, questo dipenderà molto dal gameplay sistemico. C'è grande potenziale in termini di creatività, con un sacco sistemi molto diversi tra loro, ma ben stratificati e che interagiscono molto bene. Ci piace soprattutto il fatto che si possa, se hai gli strumenti (e le competenze) giusti, usare un approccio furtivo, però se questa tattica sia valida per tutti i livelli di difficoltà più elevati non è particolarmente chiaro. Ciò che è chiaro è la grande varietà di scelte che è possibile compiere in qualsiasi momento, grazie ad opzioni tattiche che si moltiplicano ulteriormente quando ci sono più giocatori della squadra.

Homefront: The RevolutionHomefront: The Revolution

Utilizzando gli strumenti a vostra disposizione, come le granate e PGA, è possibile affrontare ostacoli come meglio credete. I veicoli blindati hanno bombole al gas sul retro che rappresentano un tallone d'Achille esplosivo, e le truppe che si raggruppano in copertura sono vulnerabili ad una molotov ben lanciata. C'è verticalità nei livelli e accessibilità negli edifici, aspetti che offrono ancora più opzioni a disposizione e lasciano ampio spazio all'improvvisazione. Forse le aree in cui prendono vita le missioni sono un po' troppo ristrette, perché in più di un'occasione siamo stati costretti ad abbandonare i nostri tentativi di affiancare un avversario,in quanto sopraffatti da un conto alla rovescia che ci diceva di tornare sul campo di battaglia. Detto questo, nel complesso abbiamo avuto la sensazione di avere molta libertà di azione.

Una cosa che abbiamo decisamente apprezzato è stata la decisione di pubblicare gratuitamente contenuti post-lancio (o, almeno, come parte del prezzo iniziale). Chissà cosa riceveremo, e anche se non sappiamo quale sia la loro natura, apprezziamo la decisione di offrire questi contenuti come parte dell'acquisto iniziale. È probabile che coloro che investono tempo e denaro nel gioco saranno premiati con il successivo lancio di contenuti (ma chissà come cambieranno i loro piani in quell'occasione). Va inoltre detto che ci saranno micro-transazioni. Dambuster ci ha detto che queste aiuteranno i giocatori ad accelerare i loro progressi, il che dovrebbe significare che non saranno invadenti.

Dopo aver giocato le tre missioni cooperative, ci siamo detti molto soddisfatti e non vediamo l'ora di rigiocare ancora. Da un lato, ci troviamo di fronte ad una ricca avventura sandbox guidata da gioco sistemico che offre un sacco di libertà al giocatore, ma non siamo ancora sicuri se ci sarà abbastanza varietà da offrire ulteriore rigiocabilità. C'è sicuramente del potenziale per un'esperienza cooperativa profonda e coinvolgente, ma aspetteremo l'offerta completa prima di trarre qualsiasi conclusione. Molto dipende ancora dalla forza dell'esperienza single-player, ma possiamo certamente immaginare che i giocatori non perderanno l'occasione di gustarsi un po' di sano multiplayer, e con un paio di amici con cui condividere l'esperienza.

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