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Dishonored 2

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Abbiamo dato uno sguardo più da vicino al nuovo Dishonored 2.

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Abbiamo avuto la possibilità di fare visita agli uffici di Lione degli Arkane Studios per scoprire cosa abbia da offrire Dishonored 2, in cui non solo assistiamo al ritorno dell'assassino soprannaturale Corvo, ma abbiamo avuto modo di tastare con mano un mondo cyberpunk ancora più pretenzioso e versatile che mai, ambientato in epoca vittoriana. La nuova "fatica" degli Arkane dà finalmente voce a Corvo, e accanto a lui ci sarà anche la giovane Emily del primo gioco, pronta a sfidare la tirannia degli aristocratici.

Il direttore creativo dei giochi Dishonored, il leggendario Harvey Smith - che deve la sua fama nel mondo dei videogiochi grazie al suo contributo a System Shock e Deus Ex (tra le altre cose) - ci ha raccontato tante cose. Dopo che la sua squadra aveva dato tutto a Dishonored e ai suoi DLC, ha subito avuto delle idee su come continuare la storia, ci racconta Smith. In questo modo la produzione di Dishonored 2 avrebbe potuto partire nello stesso istante in cui il gioco originale avrebbe raggiunto i negozi. Ora, dopo oltre tre anni di sviluppo sotto una pressione positiva, e grazie anche alla popolarità sorprendente del primo gioco, Dishonored 2 ci è apparso davvero fantastico, anche se non è ancora andato in fase beta. Dal momento che il gioco ha diversificato i suoi livelli e i personaggi, grazie alle loro abilità speciali, la produzione è stata particolarmente impegnativa. Tuttavia, Smith è più che orgoglioso dello stato in cui riversa attualmente il gioco e dovrebbe esserlo, dal momento che - proprio come il primo gioco - Dishonored 2 si presenta a noi come un'opera d'arte.

Se Harvey rappresenta la "testa" di Dishonored 2, l'art director Sebastien Mitton e la sua incredibile visione artistica ne sono il suo cuore pulsante. Mitton, che vive nel centro di Lione, spiega come si sia lasciato ispirare dalla sua città per creare il mondo multidimensionale del gioco. Tuttavia, non ha voluto lesinare sulla quantità di dettagli presenti nel mondo di gioco ed è per questo che ha preferito viaggiare per il mondo in modo da arricchire ulteriormente quell'universo finzionale. Durante la nostra chiacchierata, Mitton ci ha raccontato che per l'architettura si è ispirato all'Inghilterra, per l'abbigliamento e lo stile si è ispirato al Messico, mentre per l'illuminazione ha trovato grande ispirazione nella California. Il team di sviluppo della parte artistica non ha avuto, però, vita facile. Tutti i personaggi principali sono stati modellati con l'argilla affinché fossero perfetti sotto tutti i punti di vista, ma allo stesso modo anche i personaggi secondari sono molto dettagliati. Al fine di coniugare l'aspetto artistico del gioco ad un'illuminazione realistica per raggiungere il miglior risultato possibile, è stato sviluppato un nuovo motore di gioco, Void Engine. Mitton - che aveva già dato dimostrazione del suo talento nel primo Dishonored - ha voluto ribadire che l'obiettivo del risultato visivo di Dishonored 2 è che fosse davvero incisivo e ben lontano da quanto solitamente capita in alcuni sequel. E a quanto abbiamo potuto vedere, il risultato è davvero pazzesco.

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Dishonored 2

Dishonored 2 è ambientato circa 15 anni dopo gli eventi del primo gioco, in cui giochiamo una missione in compagnia di Emily, già vista, come dicevamo, nel primo Dishonored. Gli anni trascorsi hanno letteralmente trasformato la bambina che conoscevamo in una killer esperta. Dopo questa missione, il giocatore deve scegliere se giocare con Emily o Corvo per il resto della partita. Entrambi i personaggi hanno poteri speciali, ma Harvey Smith sottolinea che i loro poteri non si riflettono solo nel combattimento o nella modalità stealth, quanto piuttosto nel modo in cui il giocatore stesso decide di giocare. Corvo ha gli stessi poteri che aveva nel primo gioco, con miglioramenti minori, mentre Emily ha poteri completamente nuovi. Ad esempio, Emily può afferrare oggetti e nemici anche da una distanza maggiore e buttarli per aria. Ha anche un'abilità che le permette di incantare i nemici e legarli insieme affinché condividano lo stesso destino, ovviamente mortale. Si è anche parlato di abilità doppelganger momentanee.

La prima e l'ultima missione erano ambientate nella città di Dunwall, ma Dishonored 2 viene giocato per la maggior parte in una città del sud chiamata Carnaga. Le strade cupe di Dunwall sono oramai un vago ricordo e sono state sostituite da strade dal tocco latino e inondate di luce. Gli edifici di Carnaga sono molto più alti rispetto a Dunwall, quindi offrono nascondigli al riparo dagli occhi indiscreti (e dalla luce) e la possibilità di sfruttare maggiormente la verticalità. Ratti e peste sono anche questi una vecchia storia. Con questo non vogliamo dire che Carnaga sia priva di parassiti, in quanto è infestata da mosche sanguinose, che, proprio come i ratti, sono innocui quando sono da soli, ma letali quando si trovano in uno sciame. Al contrario dei topi, le mosche sanguinose non aiutano il giocatore eliminando i corpi dei nemici uccisi, ma piuttosto depongono uova su di loro e si riproducono. A tal proposito, Smith ha detto che più cadaveri il giocatore lascia dietro di sé, più il gioco rigenera mosche che andranno a tormentare il giocatore. Tali mosche fanno anche dei nidi che difendono con ferocia. Dal momento che reagiscono ai movimenti e ai suoni, queste mosche sono un vero e proprio tormento a Carnaga.

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In questa nuova città, troveremo in giro molto meno olio di balena rispetto al primo Dishonored, dal momento che argento e la produzione di legno rappresentano l'industria principale della città. Questo è reso ancora più evidente dalle decorazioni in legno, e da tempeste di polvere sorprendenti e pericolose che accecano la città, che è una diretta conseguenza dell'estrema attività mineraria dell'argento. Naturalmente il giocatore può sfruttare le tempeste di polvere per avanzare senza farsi vedere o addirittura uccidere i nemici senza attirare molta attenzione.

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Sfortunatamente, non abbiamo potuto giocare al titolo in modo diretto, ma a quanto ci è stato mostrato il gioco sembra davvero interessante. In una delle missioni, Emily dovuto uccidere un ufficiale di alto rango che ha portato problemi a tutta la città, ma anche ad una famigerata banda della città. Portando il cadavere del funzionario al boss della banda, Emily ha ottenuto alcuni favori da parte loro. Emily si muove lungo le strade con grande facilità, ma anche senza fare troppo rumore, utilizzando le sue abilità speciali e uccidendo i nemici facilmente, sfruttando la copertura delle tempeste di polvere generate in modo casuale. Un'altra missione a cui abbiamo assistito vedeva come protagonista Corvo, questa volta, che ci ha permesso di scoprire che la situazione in questo sequel è ben più caotica rispetto al passato. Nemici alati stavano setacciando le strade in cerca di Corvo, mentre il nostro amato assassino si batteva contro i nemici. Il ronzio delle ali è assordante e quando l'energia di Corvo era ormai al limite, l'unico modo per salvarsi era quella di sfuggire da questa situazione di pericolo. Entrambe le missioni hanno offerto le tipiche esperienze agli antipodi che abbiamo visto in Dishonored. Il gioco non ha modificato molto gli elementi base che erano già abbastanza buoni, ma piuttosto che aggiungere caratteristiche migliori e nuovi elementi interessanti, hanno fatto tutto con molto più stile.

La nostra visita agli Arkane Studios ci ha convinto del fatto che Dishonored 2 sia certamente quel sequel che i fan aspettavano con impazienza e un vero gioiello per tutti quei giocatori che amano i giochi d'azione stealth. Il team dietro lo sviluppo del gioco non ha voluto imporsi dei limiti e ha proceduto senza compromessi nello sviluppo di questo titolo. La grande popolarità delle possibilità offerte dal multiplayer non sembra aver influenzato lo sviluppo. Harvey Smith ha infatti detto che lo studio crede ancora molto nelle potenzialità di un'esperienza singleplayer emozionante e story-driven, e hanno messo in gioco tutto quello che potevano affinché potesse essere la migliore possibile. Sulla base di quello quando abbiamo viso, non possiamo che concordare con Smith, e non vediamo l'ora che Dishonored 2 arrivi su PC, PS4 e Xbox One il prossimo 11 novembre.

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"E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli".



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