Italiano
Gamereactor
preview
Rise of the Tomb Raider

Rise of the Tomb Raider - PSVR & PS4 Hands-On

Abbiamo provato le nuove caratteristiche che Crystal Dynamics ha preparato per l'attesissimo lancio su PS4.

HQ
HQ

L'attesa è quasi finita per i possessori di PS4 e che sono grandi fan di Lara Croft. L'accordo in esclusiva di Rise of the Tomb Raider per le piattaforme Microsoft è durato un intero anno e si prepara a decadere, e noi abbiamo già avuto abbondantemente l'occasione di apprezzarlo a suo tempo. Per compensare in qualche modo questa estenuante attesa, Crystal Dynamics ha forgiato alcuni contenuti aggiuntivi per la versione PS4 - che viene offerta con il sottotitolo 20° Anniversary - e l'idea è di garantire qualcosa di completamente inedito, nel momento in cui il titolo approderà sulla piattaforma di Sony.

La parte più unica e accattivante di questo titolo ora più vasto è il suo passaggio anche al mondo della realtà virtuale tramite PSVR. Questo, in termini pratici, significa un'ora in più di gioco grazie ad un contenuto aggiuntivo chiamato Blood Ties (che si può anche giocare in modalità tradizionale, senza necessariamente possedere l'headset). La stessa scena è stata poi "riciclata" per una modalità survival horror aggiuntiva chiamato Lara's Nightmare, che tematicamente parlando segue le orme del DLC story-driven, intitolato Baba Yaga: Il Tempio della Strega. Oltre a quanto vi abbiamo appena detto, il gioco base otterrà anch'esso una modalità aggiuntiva cooperativa online multiplayer, chiamata Endurance, e che parte del pacchetto è focalizzata sulla mera sopravvivenza.

Recentemente, abbiamo avuto la possibilità di provare queste novità e questi aggiornamenti nel corso di un evento stampa, quindi di seguito troverete i nostri hands-on su tutte e tre le componenti. Quindi, senza ulteriori indugi, iniziamo!

Annuncio pubblicitario:

Blood Ties

Al posto di un DLC story-driven che espandesse la trama originale del gioco base, gli sviluppatori hanno optato per creare un'espansione dalla durata di circa un'ora rivolta più esattamente ai fan del franchising, in quanto incentrata sulla storia personale di Lara e sui rapporti tra i vari membri della famiglia, anziché l'ennesima avventura in cui la vediamo esplorare gli angoli più bui e più profondi della Terra.

Così, Rise of the Tomb Raider abbandona il suo gameplay incentrato sull'azione in favore di qualcosa che sia più accessibile per i nuovi utenti PlayStation VR. Tutto è legato all'eredità di Lara della Croft Manor, e non sembra che gli eventi avranno luogo al di fuori della magione. Partendo dall'ufficio che una volta apparteneva al padre di Lara, saremo costretti a percorrere le diverse stanze della casa, raccogliere oggetti e libri in cerca di qualcosa che dimostri che la nostra eroina in realtà sia la sua principale beneficiaria. Si procede lentamente, aprendo armadi, rovistando tra i ricordi, e raccogliendo oggetti utili. Questa sequenza di eventi trasmette una sensazione tra la solitudine e la nostalgia, un aspetto che sembra rivelare l'influenza di giochi narrativi sperimentali come Gone Home.

Non abbiamo riscontrato alcuna differenza tra giocare questa missione su una PS4 standard e su PSVR, almeno per i primi 15 minuti che abbiamo provato (a parte un leggero calo in termini di fedeltà visiva, previsto con il passaggio alla VR). Questa missione è stata chiaramente progettata con la realtà virtuale in mente, come dimostrato dal modo in cui gli elementi galleggiano quando li vediamo e si interagisce con loro, e il risultato è abbastanza buono dal punto di vista visivo. Offre due metodi di controllo: potete sia puntare e teletrasportarvi verso punti specifici dell'ambiente, in un modo simile a quanto abbiamo visto in altre esperienze in prima persona su VR, o semplicemente spostarvi in giro senza problemi (ora che Lara non ha bisogno di sprint o salti, potete semplicemente muovervi a piedi). Quest'ultimo aspetto è stato quello che ci è sembrato più interessante, in quanto permette di divertirsi e godervi il maniero e tutto ciò che ha da offrire, ma basta essere consapevoli della potenziale cinetosi. Infatti, anche quando abbiamo usato il metodo precedente punta-e-trasportati, che è presumibilmente pensato per semplificare il processo, la telecamera si agitava di qua e di là, ruotando sul proprio asse.

Annuncio pubblicitario:
HQ

La modalità Lara's Nightmare

Il fatto che Blood Ties non abbia sequenze d'azione non significa che il maniero sia per tutto il tempo un posto sereno e tranquillo. Crystal Dynamics sfrutta l'ambiente e lo riempie di zombie con questa modalità di gioco alternativa. È la tipica ambientazione da film/gioco horror e offre un gameplay ricco di azione, in cui dovrete difendervi da orde di non morti, che ricorda un po' la modalità Mercenaries di Resident Evil. L'obiettivo è quello di sopravvivere il più tempo possibile, mentre si ottengono punti e si raccolgono potenziamenti per le armi.

È veloce e semplice, ed è anche una bella scarica di adrenalina. Venite lasciati in cantina per un minuto, e per tutta quella manciata di secondi - che sembreranno interminabili - dovete fare fuori un sacco di non morti, vedervela con creature un po' più complesse, come nemici ricoperti di armature, o personaggi con dinamite. Ci sono un sacco di opzioni di personalizzazione e configurazioni che potrebbero sicuramente aggiungere un po' di pepe alle classifiche online, e poi una serie di sfide tra cui scegliere prima che la partita prenda il via, in modo da avere obiettivi specifici su cui concentrarsi durante ogni round (al di là, ovviamente, del semplice sopravvivere). E a proposito...

La modalità cooperativa e multiplayer Endurance

Se siete tra quei giocatori che amano la sopravvivenza, la nuova modalità Endurance sarà molto più allettante, in quanto recupera elementi da un genere ancora molto in voga: i roguelike. Sfruttando la mappa del gioco Syberia (quelli di voi che hanno giocato ricorderanno sicuramente le sue dimensioni gigantesche e la verticalità - ora immaginate tutto questo con un elemento generato in modo casuale), verrete buttati in mezzo al nulla collaborando con un partner, e dovrete cercare di sopravvivere in condizioni estreme. E questo significa tutto: dalla caccia alla raccolta di cibo da mangiare, da fuochi per illuminare e riscaldare, per non parlare del riuscire a sopravvivere agli attacchi sia delle milizie umane sia degli animali della fauna selvatica.

Durante i tre turni che abbiamo giocato noi e il nostro compagno di squadra, abbiamo scoperto che i Crystal Dynamics avevano ragione quando ci hanno detto che se ci fossimo lasciati, non ci sarebbe stata possibilità di sopravvivenza. Imbattersi in un branco di lupi quando si è felicemente alla ricerca di un caveau segreto, di solito significa morte istantanea, e ovviamente ricominciare da zero. In questo modo, il gioco vi spinge ad andare avanti incessantemente, mentre andate alla ricerca di tombe, manufatti... quello che volete. E bisogna farlo in fretta. Dimensioni e profondità non mancheranno, il che significa che potrete rigiocare lo scenario più volte, senza cadere nella monotonia. È vero, questo da solo non venderebbe un gioco come Tomb Raider, ma è comunque una gradita aggiunta.

Rise of the Tomb Raider: 20th Anniversary si prepara ad espandere la componente survival/action del gioco e nel frattempo si muove alla scoperta di altri generi e offrendo nuove esperienze. Ciò significa che il gioco principale, che era già piuttosto buono, è rimasto assolutamente intatto. Le tre nuove modalità sembrano essere state realizzate con cura, senza risultare in contrasto con l'originale, anche se singolarmente il loro contenuto sembra piuttosto limitato. Oh, e a parte questo, Lara su PS4 è ancora strepitosamente fantastica, proprio come ultima volta che l'abbiamo incontrata su PC e Xbox One.

HQ
Rise of the Tomb Raider

Testi correlati

0
Rise of the Tomb RaiderScore

Rise of the Tomb Raider

RECENSIONE. Scritto da Bengt Lemne

Lara Croft si è evoluta da sopravvissuta ad avventuriera a pieno titolo in questo nuovo potente capitolo della serie di Crystal Dynamics.



Caricamento del prossimo contenuto