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Mass Effect: Andromeda

Mass Effect: Andromeda - Il nostro hands-on

Abbiamo dato una prima occhiata al nuovo attesissimo Mass Effect.

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Lo spazio rappresenta ancora una frontiera per molti. Ci sono quelli di noi che ancora guardano le stelle e cercano di immaginare le meraviglie e/o la paura che potrebbero attenderci quando tentiamo di fare nostri primi passi verso l'ignoto, oltre ai confini del nostro sistema solare. I giochi che ci permettono di esplorare questa grande e misteriosa distesa hanno da sempre attratto un'attenzione collettiva, e quelli che lo fanno con stile tendono a farlo davvero bene. La trilogia originale di Mass Effect è un esempio calzante.

In tal senso, Mass Effect: Andromeda recupera le avanzate specie spaziali dalla nostra Via Lattea, e le indirizza verso l'ignoto, e in questo caso, fa compiere loro un viaggio pericoloso verso i nostri vicini galattici su Andromeda. Questo nuovo action-RPG di Bioware è focalizzato interamente sul tema dell'esplorazione, ed è chiaro che i suoi creatori desiderano tornare a quella pura essenza - il senso della scoperta - che ha reso il primo gioco così speciale.

"Ci piaceva l'idea di recuperare quell'atmosfera da space opera", ha dichiarato il produttore Fabrice Condominas dopo il nostro primo hands-on con Andromeda, presso la sede britannica di EA. Per farlo, lo studio si è focalizzato ancora una volta non solo su una narrazione più ampia, ma anche sui personaggi che permettono alla storia di prendere vita. Qui la maggior parte delle persone che si incontrano avranno il medesimo spirito di avventura, dove ognuno ha una propria motivazione per lasciare la sua vecchia casa e intraprendere un viaggio di 600 anni verso una nuova galassia sconosciuta. Questo è molto più di un viaggio di sola andata, e come se non bastasse, le specie autoctone potrebbero non essere troppo felici di vederci. Dopo tutto, su Andromeda, siamo la minaccia aliena.

Molti potrebbero pensare che questa migrazione di massa, unita alla ricerca di una nuova casa su mondi già popolati, possa permettere ad Andromeda di tracciare un parallelismo con la storia delle colonizzazioni (e potrebbe esserlo, ma data l'attenzione di Bioware sull'uguaglianza e la diversità in tutti questi anni, immaginiamo che ogni discussione su questi temi venga affrontata con delicatezza), ma Condominas si è affrettato a sottolineare che non è così, sottolineando piuttosto che in Andromeda andremo incontro a situazioni in cui non saremo la forza più avanzata o addirittura più potente. Una volta all'interno di questa nuova galassia, l'umanità ed i suoi alleati tentano di esplorare i mondi che si trovano all'interno dell'Heleus Cluster, il nostro punto di partenza e parco giochi di questa prima avventura.

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Per rendere il gioco credibile, Bioware si è consultata con l'Agenzia spaziale europea. Nonostante sia un'opera di fantascienza, hanno comunque lavorato sodo affinché le cose fossero plausibili, e devono esserlo, se abbiamo intenzione di farci trascinare in questo lungo viaggio in un mondo che Bioware sostiene sia il più grande mai realizzato (per darvi un'idea della sua grandezza, alcuni pianeti sono, di per sé, più grandi di tutto Dragon Age: Inquisition). L'Heleus Cluster è pieno di luoghi da esplorare, compreso un certo numero di pianeti storia. Questi conterranno missioni collegate al percorso critico, oltre a una serie di missioni secondarie che coloro che vogliono avventurarsi fuori dai sentieri battuti, potranno affrontare. Oltre a questo, i giocatori possono affrontare le missioni fedeltà - queste sono collegate al nuovo sistema di fedeltà - in cui la vostra squadra vi rispetterà o meno, a seconda del caso. A quanto pare sarà difficile accontentare tutti, e questo comporta a dover prendere alcune decisioni potenzialmente difficili che costruiranno il vostro ruolo di Pathfinder.

Mass Effect: Andromeda

È possibile che non renderemo infelici alcune persone, ma altre ancora potranno essere contente, e questo grazie a rapporti e sfumature più complessi che è possibile stabilire con il vostro equipaggio. Si tratta di Bioware, quindi sappiate che queste relazioni sfoceranno anche in qualcosa di più intimo, dalla semplice avventura di una notte alla relazione più duratura. La maggior parte di queste interazioni prenderanno vita a bordo di The Tempest, la vostra casa lontano da casa, tra queste stelle inesplorate. Per quanto riguarda nave, ci sono alcune differenze fondamentali rispetto alla Normandy, in particolare è molto più piccola. È esattamente qui, tra una missione e l'altra, che tenterete di intessere relazioni con i vostri colleghi e prendervi cura degli affari.

Ci sono vari terminali sulla nave che consentono di accedere a diversi aspetti del gioco. La più evidente è la mappa stellare, che consente di guidare la nave, scansionare pianeti e così via. Potete andare altrove per chiacchierare con il vostro equipaggio, che, come nel classico stile Bioware, avranno il proprio piccolo angolo della nave che possono visitare. Ci sono altri terminali che, per esempio, si riferiscono alla parte multiplayer del gioco, e c'è una sala riunioni dove voi e il vostro equipaggio potete discutere degli eventi che accompagnano le vostre avventure. Visto che siamo in tema di multiplayer: questa componente ritorna dal terzo gioco, anche se a differenza di Mass Effect 3 non è collegato ai nostri progressi, almeno non nello stesso modo di prima. Tuttavia, non siamo riusciti a giocare in multiplayer, ma abbiamo partecipato a due missioni: una all'inizio del gioco, l'altra dopo un paio d'ore dall'inizio della storia.

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A differenza della prima trilogia di Mass Effect, in cui è possibile scegliere tra uno Shepard donna e uno Shepard uomo, i protagonisti di Andromeda sono fratelli, e quello che non si sceglie sarà caratterizzato nella storia, ad un certo punto. Si inizia con il personaggio selezionato - Scott o Sarah Ryder - che si risveglia dal criosonno. Si tratta di un brusco risveglio (non differisce tanto dall'opening di Star Wars: Knights of the Old Republic), e veniamo condotti ad una missione sulla superficie di un pianeta che è destinato a diventare la possibile "Nuova Terra". Questa non sarebbe molto più di un'avventura se i nostri esploratori si fossero fermati semplicemente su questo nuovo pianeta senza alcun problema, ma è abbastanza certo che il pianeta sia circondato da materia oscura. L'Ark Hyperion, che trasporta circa 20.000 esseri umani verso la loro nuova casa, si trova imbrigliata in questa rete simile ad una barriera corallina di energia oscura (o qualunque cosa sia, non abbiamo avuto il tempo si scoprirlo con certezza), ed il Pathfinder e il suo equipaggio scendono sulla superficie per scoprire cosa stia accadendo ed entrare in contatto con chiunque - o qualsiasi cosa - si trovi là fuori.

Come potete immaginare, non passa molto tempo prima che impugniamo le armi e le cose si fanno violente. Chiaramente, non è prevista una presentazione pacifica. Ci imbattiamo in un nuovo nemico, i Kett, una specie bipede dall'aspetto strano con ossa in luoghi in cui noi solitamente abbiamo la pelle. Bioware ha cercato di rendere il combattimento "più accessibile" in Andromeda, questo grazie ad una fisica migliorata e all'aggiunta di una verticalità grazie ad una nuova meccanica di salto. Si può saltare in aria tutte le volte che si vuole, ma attenzione, i nemici possono saltare a loro volta.

Mass Effect: Andromeda

Subito il combattimento in Andromeda appare familiare ma al contempo nuovo. Ryder si accovaccia automaticamente in copertura appena lui/lei si avvicina a qualcosa di utile a questo intento. Le armi - che a quanto pare ne saranno diverse - appaiono molto potenti. Nei combattimenti successivi abbiamo potuto usare biotici per espandere ulteriormente le nostre opzioni tattiche, sollevare in aria i nostri nemici e farne facili bersagli, o utilizzando la "carica" per lanciarli addosso ad altri nemici a velocità di curvatura. I vostri poteri biotici, così come le varie abilità di combattimento, possono essere combinati in modi diversi, e non vediamo l'ora di provarle tutte nel gioco finale.

Il boost illimitato facilita un'ulteriore variazione in termini di combattimento e apre a nuove possibilità di gameplay, e quando accoppiato ad una schivata, è facile spostarsi nei diversi livelli o attraversare spazi aperti a gran velocità (ci sono anche poteri biotici che aiutano su questo fronte). Come nei precedenti Mass Effect, è possibile portare in battaglia con voi un paio di personaggi, e utilizzando il d-pad potete dare loro degli ordini e farvi offrire copertura difensiva o inviarli in un collo di bottiglia, mentre cercate di contrastare una minaccia proveniente da una direzione diversa.

La nostra prima impressione dopo aver giocato la prima missione, con tutti i dettagli e le conclusioni del caso di cui non faremo spoiler, è stata estremamente positiva. Gli ambienti che abbiamo esplorato sembravano fantastico, e l'ambiente era interessante grazie agli effetti visivi che erano legati alla storia. I personaggi sembravano favolosi, caratterizzati da impressionante fedeltà visiva, anche se gli occhi - cosa con cui Bioware ha sempre fatto fatica - risultano ancora un po' spenti, vuoti e innaturali. Si tratta di un unico inconveniente e a parte qualche bug (ma ci hanno detto più volte che questa non è la build finale), si preannuncia un gioco davvero molto buono.
La seconda missione ci ha portato su un altro pianeta, questa volta alla ricerca di una spia. Ci hanno dato accesso a un Ryder di livello 15 (abbiamo giocato nei panni di Sarah nella prima missione, e Scott nella seconda), e il file di salvataggio diceva che il gioco era completo al 9% ed era il risultato di tre ore di gioco (va detto, era sicuramente un file di salvataggio di qualcuno che sapeva cosa stesse facendo, quindi non leggeteci chissà cosa in questa informazione). Questa parte del gioco è ambientata a Kadare Markey, una struttura inserita in un mondo montagnoso e rifugio per gli esuli Nexus e pirati. Non abbiamo avuto tanto tempo a disposizione per esplorare i vari retroscena, ma abbiamo avuto l'impressione che non tutto è andato a meraviglia dal nostro arrivo su Andromeda, e che la spedizione galattica ha avuto una qualche scissione interna, comportando la creazione di nuove fazioni con diverse motivazioni.

Il pianeta è afflitto da acqua tossica, che impedisce loro di trovare un'area più congeniale in cui insidiarsi. Ebbene, questo e il fatto che una specie - gli Angarans - vive già lì. Veniamo coinvolti immediatamente nelle questioni politiche locali, collezionando missioni da entrambe le parti della divisione. C'è il Collettivo, un'organizzazione piratesca ufficiosamente in contrasto con gli Outcasts e, una fazione gestita da Charlatan (un personaggio senza volto di natura misteriosa, che ci ha ricordato The Shadow Broker, che qualcuno ricorderà dalla trilogia originale). A quanto pare è possibile accettare di fare qualcosa per entrambe le parti, a seconda delle vostre preferenze e le decisioni che prenderete.

Mass Effect: Andromeda

È stato durante la seconda missione che abbiamo preso il controllo del Nomad, il nostro Mako. Il veicolo si gestisce abbastanza bene per la maggior parte del tempo, ma fatica a salire sui terreni rocciosi e, a volte, ci è apparso molto leggero (ad esempio, una creatura - un Rylkor sputa acido - è riuscito a capovolgerlo con un solo colpo di sua coda). Vi è un boost che ci aiuta a spingere il veicolo su pendenze più complesse, è possibile far effettuare un salto al veicolo, e ci sono due tipi di pneumatici che è possibile cambiare con facilità a seconda di dove ci troviamo. Ci sono anche punti di stazionamento segnati sulla mappa, e potete chiamare il Nomad da queste posizioni una volta che le avete esplorate. È possibile guidare fuoristrada, ma purtroppo non c'è l'animazione per questa azione, ma piuttosto la vostra visuale passa istantaneamente da terza persona ad una telecamera posizionata dietro il veicolo.

Dopo che abbiamo concluso la missione principale (ancora una volta, non spoilereremo) abbiamo iniziato a parlare con la gente del posto e raccolto side-quest. Alcune di queste sono fantastiche, come ad esempio quella che ci ha visto risolvere una serie di omicidi. Ryder ha uno scanner che lui/lei può usare per rintracciare oggetti con le parole, usandolo - un po' accade come il senso Witcher di Geralt o la visione detective di Batman - per analizzare gli indizi trovati nell'ambiente. In questo modo, e seguendo un sentiero abbastanza evidente, siamo riusciti a rintracciare facilmente l'assassino e ci siamo fatti travolgere in un altro scontro a fuoco feroce.

Lungo la strada abbiamo incontrato e parlato con un sacco di personaggi NPC. Le opzioni di dialogo funzionano come ci si aspetterebbe, ma c'è anche una vena un po' più comica rispetto all'atmosfera più seriosa della prima trilogia. Non aiuta il fatto che il doppiatore che interpreta Scott (Tom Taylorson) assomiglia un po' a Nolan North, e questo aspetto rendere le cose un po' più sarcastiche - un po' come succedeva con Nathan Drake. Vi è, tuttavia, un sacco di ironia nello script, come ad esempio un momento in cui ci siamo imbattuti in un paio di persone che saccheggiavano un cadavere, e con la faccia seria, qualche secondo dopo averlo fatto anche noi, abbiamo detto loro che "saccheggiare è sbagliato". No, merda.

Durante la nostra sessione hands-on abbiamo anche trascorso un sacco di tempo a scoprire le varie opzioni nascoste nei menu. Ce ne sono diversi da sbloccare e vari modi per far progredire Ryder e ampliare la spedizione. Guadagnare Andromeda Viability Points (AVP) porta ad alcuni vantaggi che aiutano a far salire di livello il Nexus con utili specialisti. Ci sono anche tre tipi di punti di ricerca da spendere in tre diversi alberi tecnologici: Via Lattea, Heleus, e Remnant. È possibile sviluppare armi basate sui diversi alberi tecnologici, sbloccando progetti grazie alla ricerca e poi craftarli nel menu di sviluppo. Nuovi elementi, che è possibile personalizzare con diversi accessori, possono essere equipaggiati in preparazione ad ogni missione.

Mass Effect: Andromeda

Bioware lo definisce sistema di classi a tempo indeterminato, e vogliono che sia più flessibile di Mass Effect 3. Tutte le abilità possono essere sbloccate a prescindere dal modo in cui si vuole modellare il vostro Ryder, ma è possibile focalizzarsi su una certa area, se preferite. Non appena si sbloccano più competenze di tipo particolare - combattimento focalizzato sulle abilità per esempio - vengono sbloccati nuovi profili che a cui è possibile passare al volo, a seconda della situazione cui si è di fronte. Non appena si sale di livello è possibile aggiornare le armi, la tecnologia e i poteri biotici, mescolare le cose tra nuove competenze e abilità passive.

Ma abbiamo appena scalfito la superficie di ciò che Mass Effect: Andromeda ha da offrire. La nostra unica preoccupazione in questa fase è per quanto riguarda la rifinitura complessiva del gioco, perché ci sono ancora un sacco di bug, ma il gioco in sé è completo in termini di contenuti e Bioware ha tempo fino al 23 marzo per sistemarli (anche se prevediamo comunque una patch day-one). Ecco, speriamo che riescano a sistemare tutti i problemi principali prima del lancio previsto il prossimo mese, perché tutto il resto che abbiamo visto ci ha fatto un'ottima impressione. Prima del nostro hands-on, eravamo un po' nervosi vista la relativa segretezza che ha circondato il progetto fino ad oggi, temendo che Andromeda non riuscisse a raggiungere gli standard elevati dei lavori precedenti dello studio; ma dopo aver giocato per quasi quattro ore, sembra che le nostre preoccupazioni erano infondate.

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