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La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra

La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra - Provato

Talion è tornato!

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È possibile migliorare ulteriormente qualcosa che, già di suo, aspirava all'eccellenza? Nel caso di La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra - sequel dell'acclamato L'Ombra di Mordor - la risposta non può essere che un poderoso cenno di assenso. Nonostante il suo predecessore sia divenuto un gioco cult tra gli appassionati solo successivamente al suo lancio, ingiustamente ignorato o passato sotto silenzio dai più, ciò che è interessante nel nuovo intrigante capitolo della serie inaugurata da Monolith - e ambientato nell'eccezionale e ricco lore del vasto universo creato da Tolkien - risiede esattamente nell'essere partito da basi già di per sé molto solide, apportando migliorie decisive da rendere il titolo ancor più interessante.

Dopo essere stato svelato ufficialmente appena qualche mese fa, nella giornata di ieri abbiamo finalmente potuto mettere le mani sul gioco, invitati da Warner presso la Microsoft House di Milano, e scoprire quali nuove caratteristiche ha in serbo La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra, grazie ad una sessione hands-on a cui abbiamo preso parte affiancati da alcuni sviluppatori di Monolith. Reggetevi forte: Talion è tornato ed è più affascinante che mai!

La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra
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Narrativamente parlando, non abbiamo potuto scoprire molto di più di quanto (poco) conosciamo rispetto al suo reveal avvenuto a febbraio e al nostro hands-off di marzo: a livello cronologico, ci troviamo ancora una volta a metà tra gli eventi raccontati nei due capolavori di Tolkien, Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, e torneremo ancora una volta a vestire i panni di Talion, il quale però non è più un cavaliere solitario, ma un generale che recluta i propri eserciti tra signori della guerra e soldati, per superare le regioni di Mordor controllati da diverse Fortezze, che rappresentano una delle prime grandi novità di questo capitolo.

Ogni Fortezza, imponenti e massicce roccaforti che caratterizzano ciascuna regione del mondo di gioco, ha un signore che ci attende spavaldo nella Sala del Trono all'interno di ciascun baluardo, e che in compagnia del nostro esercito, avremo il compito di eliminare assieme ai loro sottoposti. Rispetto a L'Ombra di Mordor, il nuovo gioco di Monolith vanta un'interessante componente strategica in tempo reale, che ci spinge - prima di entrare a conquistare la fortezza - a pianificare i nostri eserciti in modo preparato e accorto, scegliendo i soldati migliori e più adatti che possano affiancarci durante il nostro assedio.

Durante la presentazione che ha anticipato la nostra sessione di gioco, ci è stato mostrato in che modo possiamo reclutare soldati e signori della guerra mentre ci addentriamo oltre i confini di Mordor, servendoci, proprio come nel gioco precedente, dei poteri offerti dallo spirito di Celebrimbor, lo spirito del fabbro artefice degli Anelli del Potere, successivamente ucciso per mano di Sauron. Prima che la battaglia abbia effettivamente inizio, dunque, abbiamo potuto dare un'occhiata a ciò che ciascuna delle due fazioni di eserciti ha da offrire. Come dicevamo, ciascuna Fortezza ha un proprio Signore, e sotto di lui diversi sottoposti, che fanno tutti parte di una tribù che influenzano in modo significativo sia l'aspetto sia le fortificazioni della roccaforte. Nel caso della nostra sessione di gioco, i nostri spietati nemici avevano "decorato" (si fa per dire) i merli del castello con corpi di Orchi torturati e infilzati, offrendo un'immagine davvero agghiacciante e mettendoci in guardia sulla pericolosità dei nostri avversari.

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Arrivati al cospetto della Fortezza, abbiamo dunque la possibilità di selezionare le creature giuste che militeranno nelle fila del nostro esercito, in un modo che non differisce tanto da quanto visto in giochi strategici come, ad esempio, quelli della serie Total War. Qui, infatti, il giocatore ha modo di scoprire quali sono i punti di forza e di debolezza dello schieramento nemico, una caratteristica che permette di pianificare in modo accurato la strategia più incisiva e selezionando le milizie più adatte per avere la meglio sul campo di battaglia.

Questa particolare schermata, in cui possiamo scoprire quali sono i leader principali dell'esercito nemico, ognuno dei quali (compreso il Signore della Fortezza) si rivela dunque davvero prezioso, anche perché questo rappresenta il cuore del Nemesis System, fiore all'occhiello di L'Ombra di Mordor, e che ancora una volta caratterizza i diversi personaggi sulla base delle nostre interazione con essi.

Inoltre, tramite questa schermata, abbiamo la possibilità di selezionare una guardia del corpo tra gli Orchi, che possa vigilare su di noi e affiancarci quando lo scontro si fa più complesse. Le personalità degli Orchi vengono, inizialmente, generate in modo casuale e grazie al Nemesis System queste unità di classe ufficiale prenderanno forma sulla base dei nostri scontri contro di loro nel corso della partita.

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Nella demo che abbiamo provato, eravamo a circa 15 ore dall'inizio del gioco, circa a metà dell'esperienza (come ci è stato suggerito dagli sviluppatori) e, non appena abbiamo preparato accuratamente il nostro squadrone di attacco, abbiamo potuto optare per due strade: prendere i diversi punti di conquista disseminati all'interno della Fortezza prima di raggiungere il Signore nella sua sala del trono, oppure lasciare il "lavoro sporco" al nostro esercito e dirigerci direttamente dall'Overlord (ed è qui che torna molto utile la nostra guardia del corpo).

Chiaramente, per poter assaporare l'ebbrezza del combattimento e cogliere più da vicino le novità insite in La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra, abbiamo propeso per la prima strada e così, entrati di corsa nella roccaforte, ci siamo immediatamente precipitati verso il punto "A". All'interno del presidio, abbiamo tre punti di conquista, definiti "victory point", in cui dovremo riversare il maggior numero di unità all'interno di una specifica area circolare, mentre nel frattempo siamo impegnati a fare fuori quanta più feccia nemica possibile in modo da aumentare a dismisura la velocità con cui potremo conquistare l'area.

È esattamente nel corso di queste fasi concitate che abbiamo potuto gustarci il ritorno di alcune delle nostre meccaniche preferite (a partire dall'interessante free-flow-system, marchio di fabbrica di Warner e punta di diamante dei titoli Batman Arkham sviluppati da Rocksteady), oltre a prendere dimestichezza con alcune novità in termini di abilità in combattimento che caratterizzano il nostro eroe, Talion. Accanto ad abilità già presenti nel precedente gioco, come la possessione (ci permette di ipnotizzare alcuni nemici sul campo, affinché ci affianchino durante il nostro assedio) e il prosciugamento (una tecnica decisiva per ripristinare la salute), abbiamo anche una nuova serie di poteri conferiteci da Celebrimbor.

Adesso i giocatori possono usare la focus bar per accedere ad abilità sovrumane, ad esempio, e questi poteri ci permettono di correre più velocemente in tutto il mondo, teletrasportarsi avanti e indietro tra diversi obiettivi, congelare i nemici, sferrare attacchi speciali, eseguire pratici doppi-salti per scalare le pareti della fortezza, e così via.

Accanto al puro combattimento corpo-a-corpo, che rimane comunque il nostro preferito, Talion può ancora usare un arco, che grazie all'uso dell'abilità di concentrazione, permette al nostro eroe di rallentare il tempo in ciò che accade attorno a noi, permettendoci di mirare con maggior precisione, anche sospesi in aria, e scoccare il dardo per infliggere il colpo perfetto.

In conclusione al nostro assedio e dopo aver sconfitto il Signore della roccaforte, Talion e il suo esercito entrano finalmente in possesso della base, e a questo punto il nostro proitagonista può scegliere sia di mettere a capo della fortezza uno dei suoi comandanti - anche per contrastare un'eventuale controffensiva del nemico, che di certo non resta a guardare anche dopo che il suo presidio è stato conquistato - sia, nel caso non lo abbia ucciso, di impossessarsi del Signore residente del castello, facendolo passare dalla propria parte e mettendolo a controllo di un eventuale attacco.

La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra

Un'altra importante novità che troviamo in L'Ombra della Guerra è una totale rivisitazione del sistema di loot rispetto al suo predecessore: questa volta, infatti, i leader Orchi nemici non rilasceranno per terra le rune, ma vere e proprie parti del loro equipaggiamento e della loro armatura (tra questi anelli, pugnali, spade, archi, ecc.), che potremo usare per aggiornare l'armatura di Talion. Molti di questi oggetti hanno dei perk speciali, che vengono automaticamente sbloccati una volta che vengono completate alcune sfide speciali, dunque non si tratta solo di un abbellimento estetico per il nostro eroe.

Talion può prendere il controllo degli orchi, ma può anche domare una serie di creature mistiche. Tornano, infatti, i leggendari Caragor e Graug del primo gioco, ma sono affiancati anche da altri maestosi esseri (si tratta, fondamentalmente, di mini dragoni) che ci permettono di lanciarci in combattimenti aerei. Inoltre, grazie ai poteri spettrali di Celebrimbor, possiamo anche salire in sella ad una di queste creature indebolite e usarle per planare sui nostri nemici. Sì, lo avete detto: una figata!

Nonostante la versione di Talion che abbiamo usato nella demo provata fosse di livello piuttosto alto - come dicevamo, la build giocata era all'incirca a metà del gioco - abbiamo trovato comunque i combattimenti molto complessi, insidiosi, ma al tempo stesso intriganti, proprio perché molto dipende anche dalla strategia che pianifichiamo poco prima dell'inizio dell'assedio. Non ci vergogniamo a dire che ci sono voluti tre tentativi - e capire quale fosse lo squadrone migliore che potesse affiancarci in questa mirabolante impresa - prima di riuscire nella nostra missione, un'utile lezione che ci ha aperto gli occhi su come occorre approcciarsi a questa esperienza nel modo giusto.

Dobbiamo ammettere che ci siamo sentiti particolarmente soddisfatti dalla nostra prova di La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra. Nonostante non abbia ancora raggiunto, quanto meno nella versione da noi provata, uno standard grafico di gran lunga superiore rispetto al suo predecessore, la nuova esperienza di Monolith è accattivante, trascinante e sadica al punto giusto da attirare la nostra attenzione. Partendo da basi solide e importanti come quelle stabilite con L'Ombra di Mordor (a partire dal suo orgoglio, il Nemesis System), lo studio ha sicuramente dato vita ad un sequel di tutto rispetto, apportando qualche decisiva miglioria da rendere questo sequel meritevole di ben più di un'occhiata. A questo punto, non vediamo l'ora che sia il prossimo 25 agosto per mettere le mani sulla versione finale del gioco, non appena La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra sarà disponibile su PC, PS4 e Xbox One.

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