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Diablo III

Diablo III

State aspettando un gioco da dieci anni, e vi lasciano solo trenta minuti per giocarci. Questo è esattamente quanto ci è accaduto provando Diablo III alla Gamescom.

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La Gamescom è un luogo pieno di gente indaffarata. Gli espositori devono essere in grado di mostrare i propri prodotti a quanti più visitatori possibili, e i visitatori vorrebbero essere in grado di vedere il più possibile. Ciò significa che tutti hanno costantemente da fare, e raramente ci si riesce a soffermare su di un singolo gioco per molto tempo. Tutto alla Gamescom è costruito in blocchi di 30 minuti.

E ciò vale anche per Diablo III. È un gioco che, in realtà, si preferisce vedere con calma, prendendosi il proprio tempo per provare le diverse classi, per esaminare ad ogni pezzo di bottino e le sue statistiche, e considerare attentamente quante gemme inserire nei vani sulle armi e le armature.

Una cosa impossibile in 30 minuti, se in questo tempo dovete contemporaneamente distruggere alcuni mostri e superare le prime camere e corridoi della prigione. Così, dopo un rapido sguardo alle quattro classi disponibili nella demo, scelgo il monaco e inizio la mia avventura.

Diablo III
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30 minuti con un gioco che stavate aspettando da oltre dieci anni non è molto - ma è quanto basta per evocare ogni paura e dubbio.

Abbastanza per vedere che il gioco è esattamente come ci ricordavamo. Abbastanza per essere afflitti da un certo senso di vecchiume. Abbastanza per farci emozionare quando troviamo una nuova armatura con le statistiche doppie rispetto a quella indossata. Abbastanza per sentirsi invincibili quando utilizziamo un attacco che spazza via 15 nemici in una volta.

Blizzard non ha inserito nulla di nuovo. Mi siedo, e subito mi accordo che il gioco è decisamente Diablo. Non si tratta di una nuova versione creata da persone che non capivano i titoli originali.

Diablo IIIDiablo III
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Diablo IIIDiablo III

La demo si svolge nella prima prima parte del gioco, e sebbene le mie capacità da monaco si possano ancora contare su una mano, riesco a darci dentro. L'attacco di default è un fulmine altamente efficace, e una rapida occhiata alla lista delle rivela che essa si trova già al grado massimo. Sul tasto destro del mouse ho un attacco corpo a corpo, e non sono riuscito a trovare un arma migliore del coltello e dei guanti che ci vengono dati fin dall'inizio.

Invece, ho preferito investire i miei punti abilità su di un massiccio attacco che massacra i nemici e cura gli alleati (non ne ho neanche uno al momento, ma sarà indubbiamente utile in modalità cooperativa). Sul secondo pulsante ho un altro attacco ad area, che rende i nemici ciechi per un breve periodo o fino a che non vengono colpiti. Utile in una situazione in cui siamo sotto pressione.

Il monaco non usa mana, bensì un altro tipo di energia chiamato "spiritismo". Mi lascia il tempo di colpire il nemico un paio di volte prima di ricaricarsi, e quindi mi consente di scaricare il mio attacco ad area su di una folla di avversari.

La maggior parte dei nemici uccisi lascia un bottino, ma questa volta le pozioni di energia sono molto rari, il che è un cambiamento rispetto ai giochi precedenti. A un certo punto mi accorgo di averne bisogno, perché data la mezz'ora concessami semplicemente non credo di avere il tempo di morire.

Diablo III

I dungeon sono i classici di Diablo - una prigione buia immersa nella morbida luce arancione delle torce. I nemici sono zombie, demoni e occultisti di vario genere, alcuni dei quali piccoli, altri grandi. Alcuni degli zombie combattono anche dopo averli tagliati a metà, un particolare notevole. Gli occultisti sono disponibili in diverse versioni, e sono spesso riuniti in cerchi - un particolare che li rende particolarmente vulnerabili ai miei attacchi d'area, e ci si sente come un bambino in un negozio di dolciumi ogni volta che si incontrano.

Ci sono anche molte più trappole rispetto ai giochi precedenti, per quanto mi ricordi. In una zona della prigione c'è una trappola che spara regolarmente razzi dal pavimento e i nemici meno intelligenti finiscono per camminarci sopra. Altrove, delle pale enormi e affilate come lame di rasoio rendono il cammino alquanto pericoloso. In una terza stanza vediamo decine di zombie strisciare fuori da un buco nel pavimento, a meno che non si attivi un interruttore che chiude il buco con un grande portello pieno di punte metalliche.

Diablo III

Il mio bottino, però, è in gran parte costituito da oggetti che non posso usare, o inferiori a quelli già in mio possesso. Tuttavia, ritengo vi siano alcuni importanti oggetti nelle mie tasche, oltre a un paio di strumenti non identificati. Non vedo l'ombra di un portale per la città, e finisco per gettare il materiale senza valore, facendo spazio a cose migliori. Suppongo che la mancanza di un portale della città derivi dal fatto che questa è solo una demo, progettata per essere giocata in 30 minuti, e che Blizzard non voglia che i giocatori sprechino tempo in giro nei villaggi.

Riesco comunque a vendere una parte del mio equipaggiamento. Infatti, dopo aver superato il dungeon e sconfitto l'obbligatorio mini-boss, finalmente esco allo scoperto. Qui mi imbatto in una quest secondaria, attivata da un NPC che mi offre una ricompensa, a patto che lo aiuti a eliminare un uomo che ha cercato di ingannarlo. Presto mi trovo a combattere fianco a fianco a lui eliminando orde di mostri, anche se il mio alleato utilizza per lo più polvere da sparo per uccidere i nemici. Dopo che il nostro obiettivo è stato catturato e inviato all'altro mondo, vendo tutto quello che ritengo inutile e mi lancio verso la zona successiva.

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Qui siamo all'interno di un castello, quel genere di castelli perennemente infestati dai fantasmi e altri non-morti. Un NPC all'inizio della zona mi ha dato una missione chiedendomi di spingere alcuni spiriti all'eterno riposo, e coraggiosamente inizio a darci dentro - ma prima di addentrarmi, purtroppo, un amichevole tedesco con la maglietta di Blizzard mi informa che il tempo è scaduto.

Nonostante questo finale un po' brusco, ho lasciato lo stand di Diablo con allegria. È stato breve, ma tutto era esattamente come mi aspettavo. Il gameplay classico, la splendida colonna sonora, una bella grafica. Diablo III è davvero ottimo.

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Infine, vorrei solo fare un appunto sulla grafica. Dopo l'annuncio sono state rilasciate molte immagini che ritraevano ambienti colorati. Nulla di quello che ho visto era costituito da colori allegri. Il primo dungeon era buio, la scena all'esterno era ambientata in una tempesta grigia e il castello fantasma era costituito da un'atmosfera gelida. Questo non significa che la grafica sia blanda, non lo è per niente. È vivace e ricca di dettagli, per quanto possa fare un gioco in prospettiva isometrica, ma certamente penso che riesca a mantenere la linea che i giochi precedenti hanno stabilito. Non stiamo certo parlando di World of Warcraft.

Questo gioco non è come Diablo, questo gioco è Diablo. La cosa potrebbe non significare molto per alcuni di voi, ma gli esperti sanno bene che è uno dei più grandi elogi che gli si possano fare. Incrociamo le dita sperando che il gioco non tardi troppo ad arrivare nei negozi.

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