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Call of Duty: Black Ops

Call of Duty: Black Ops

Ritorna il re degli FPS targato Activision. Call of Duty Black Ops arriverà questo autunno, ma alla Gamescom abbiamo avuto l'opportunità di vederlo all'opera. Prepariamo il grilletto, ci sarà da sparare!

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L'attesa per un nuovo Call of Duty oggigiorno è una sorta di processo ascetico. Si attende un nuovo titolo sapendo nel bene e nel male cosa ci aspetterà: una modalità single player emozionante ma brevissima, un multiplayer semplicemente perfetto. Call of Duty: Black Ops in questo senso non tradirà le nostre aspettative, presentandosi sin da subito come un prosieguo di quanto visto in Modern Warfare 2.

Lo scorso anno gli sviluppatori di Modern Warfare 2 annunciarono di voler creare un "interactive action movie", a mio personalissimo parere fallendo. Fermi tutti, non sto dicendo che Modern Warfare 2 fosse un gioco mediocre. Anzi, il titolo dello scorso anno era semplicemente un capolavoro, un titolo divertente, emozionante e soprattutto impegnativo al punto giusto. Ciò che non funzionava era la storia. Provate a prendere carta e penna riassumendo in mezzo foglio di protocollo la sinossi del videogame: è impossibile. Alcuni militari che sparano, un tizio infiltrato che fa fuoco in un aeroporto e poi viene assassinato, una bomba atomica che esplode... tante cose alla rinfusa. Ogni action movie è di norma caratterizzato da una trama scheletrica ma perfettamente comprensibile. Call of Duty: Modern Warfare 2, al contrario, era imbastito di troppi elementi, costringendo il giocatore a trascinare la storia, piuttosto che a farsi trascinare da essa.

Call of Duty: Black Ops

In Black Ops le cose sembrano più semplici. Perlomeno, nelle brevi sessioni di gioco mostrateci alla Gamescom avevo la precisa sensazione di cosa stesse succedendo. Sarà che la guerra nel Vietnam è uno scenario più o meno chiaro a tutti, e gli ambienti verdi, i nemici a petto nudo nascosti fra le fronde sono elementi che conosciamo bene. Ovviamente il Vietnam è solo uno degli scenari presenti nel gioco, che includeranno altri luoghi diventati tristemente famosi durante la guerra fredda: Cuba, il Laos, i monti Urali. Luoghi comunque reali e conosciuti.

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Una seconda importante differenza rispetto ai titoli precedenti è dato dalla presenza delle armi bianche, utilissime durante le missioni nelle quali è necessario non fare rumore. Coltelli, balestre e coltelli balistici (questi ultimi vere e proprie armi improprie, trattandosi di coltelli con lama sparabile a sei o sette metri di distanza). Durante la dimostrazione ci è stato mostrata una sequenza nella quale era necessario infiltrarsi in un accampamento vietnamita per minarlo. Inutile dire che il coltello è stata l'unica arma usata, con il quale si è prontamente tagliata la gola ad alcuni vietcong intenti a rilassarsi sulle amache. La violenza e la crudezza di queste sequenze (semi-precalcolate) sarà probabilmente destinata a fare rumore: i nemici immobilizzati e sgozzati in un bagno di sangue fanno davvero ribrezzo, anche se il Vietnam - quello vero - ci ha abituato a immagini ben più brutali.

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Infine, un nuovo elemento si riscontra nell'introduzione dei veicoli. Durante la dimostrazione a Colonia ci è stata mostrata una lunga sequenza di gioco che ha portato i giocatori ad impadronirsi di un elicottero sovietico nascosto in mezzo a una spianata nella giungla. Dopo avere eliminato i nemici a guardia del velivolo, il giocatore e un compagno (un pazzo barbuto con in bocca frasi alquanto patetiche, della serie "tutti muoiono, prima o poi") salgono a bordo di un elicottero, risalendo un fiume alla ricerca di un accampamento nemico da fare saltare in aria.

Le sequenze di volo portano il giocatore a fare fuoco su bagnarole in legno e carta di riso guidate da vietcong, su veicoli e drappelli di nemici lungo le strade, nonché contro qualche sporadico elicottero levatosi in volo nel tentativo di fermarci. La sequenza di volo è apparsa fin troppo arcade rispetto alle profonde simulazioni tattiche viste negli istanti precedenti, con ordini ben precisi e nemici senza paura. In ogni caso sembra un ottima alternativa ad un altrimenti lineare giocabilità da canonico first person shooter.

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Call of Duty: Black Ops

Purtroppo non ci è stata mostrata la parte multiplayer, probabilmente la più interessante di tutto il gioco. Ci sono state comunque confermate le numerose caratteristiche dell'online di Call of Duty: Black Ops, che consentirà al giocatore di personalizzare le proprie armi in modo molto profondo, di utilizzare armi speciali (tra cui veicoli radiocomandati esplosivi) e, come assoluta novità, concederà ai giocatori più fanatici di registrare le proprie clip durante le partite in rete. Cari utenti YouTube, preparatevi ad esserne sommersi.

Come di consueto l'arrivo di un nuovo titolo della serie Call of Duty porta la nostra attenzione ai massimi livelli. Black Ops non fa eccezione, anzi: gli elementi stealth, una storia apparentemente meno scombinata della precedente e un on-line che promette di essere più interessante del già interessantissimo multiplayer di Modern Warfare 2 non fanno altro che aumentare l'attesa. L'arrivo di Call of Duty: Black Ops è previsto per il 9 novembre 2010.

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