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Uncharted: L'Eredità Perduta

Uncharted: L'Eredità Perduta - Provato

Tra vecchio e nuovo, la nuova avventura spin-off della serie Uncharted non ha mancato di lasciarci a bocca aperta.

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Il 10 maggio 2016 ha rappresentato una data molto importante per tutti gli appassionati della serie Uncharted. Un boccone amaro per molti, ma accompagnato da una risoluzione straordinaria, con cui i Naughty Dog hanno ufficialmente concluso le incredibili avventure di Nathan Drake in giro per il mondo. Quel giorno ha, difatti, segnato la fine di una delle saghe più amate dai fan PlayStation, che - ancora prima che diventasse stantia e monotona - ha voluto imprimere la sua epicità con un degno capitolo conclusivo, Uncharted 4: Fine di un Ladro, scrivendo la parola "fine" (e non senza dispiaceri) alle peripezie di Nate, Sully, Elena e compagni.

Quando allo scorso PlayStation Experience lo studio californiano ha annunciato a sorpresa Uncharted: L'Eredità Perduta - un'avventura standalone ambientata nel medesimo universo della serie, ma con nuove protagoniste - i fan hanno tirato un sospiro di sollievo. Nonostante sia stato accantonato il buon vecchio Nathan e tutta la nota combriccola, il cuore di Uncharted avrebbe continuato a battere attraverso due nuovi personaggi principali, anche se in realtà si tratta di due vecchie conoscenze per chi ha giocato ai quattro capitoli della saga. Qui, infatti, il giocatore vestirà i panni della carismatica Chloe Frezer, conosciuta dai fan della serie grazie alla sua performance in Uncharted 2: Il Covo dei Ladri e Uncharted 3: L'Inganno di Drake, di cui abbiamo imparato ad amare per le sue grandi conoscenze in ambito archeologico e uno spiccato senso dell'umorismo. La stoffa da protagonista non l'è mai mancata, senza dubbio, e con la scusa di espandere con nuove storie l'universo della serie, Naughty Dog è riuscita a cucirle addosso il ruolo con grande naturalezza, rendendo il passaggio di testimone meno indolore e perfettamente funzionante.

Accanto a Chloe, si affianca un'altra conoscenza della serie, ma questa volta più recente, Nadine Ross, leader dell'organizzazione paramilitare denominata Shoreline, che abbiamo incontrato durante il nostro percorso in Uncharted 4: Fine di un Ladro. Egoista, ambiziosa e tenace, Nadine, a distanza di circa un anno dai fatti di Uncharted 4, ha deciso di mettersi in proprio diventando una mercenaria; ed è proprio qui che il suo cammino vede imbatterla in Chloe, con cui inizia un lungo viaggio in India alla ricerca di un misterioso e spettacolare artefatto, la leggendaria Zanna di Ganesha. Senza addentrarsi troppo nel pericoloso territorio denominato "spoiler", possiamo dirvi che sia Chloe (lei stessa metà indiana, e dunque strettamente legata agli ambienti che andremo ad esplorare, viste le sue radici) sia Nadine saranno guidate da motivazioni molto diverse in questo viaggio, che renderanno l'esperienza di gioco ancora più intrigante e profonda da esplorare.

Uncharted: L'Eredità Perduta
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Ma non c'è un gioco Uncharted senza un immancabile villain, e questa volta ha il volto di Asav, un leader ossessionato dal potere che vuole in tutti i modi entrare in possesso di questo artefatto per i suoi loschi scopi. Come ci è stato raccontato da Naughty Dog nel corso della presentazione, Asav e il suo esercito privato rappresentano l'unico vero ostacolo che divide Chloe e Nadine dal raggiungere la Zanna di Ganesha, e sarà davvero interessante esplorare le montagne dell'India in loro compagnia, mentre tentano di intralciare i piani diabolici di questo leader assolutamente fuori controllo.

Abbiamo avuto l'opportunità di giocare in compagnia di Uncharted: L'Eredità Perduta per quasi un'oretta, tempo che ci ha permesso di scoprire, anche se solo in parte, ciò che ci attende in questa nuova ambientazione tutta indiana, dai combattimenti, all'esplorazione alla ricerca di collezionabili fino alla risoluzione di divertenti puzzle, tutti elementi che hanno rappresentato uno dei marchi di fabbrica più affascinanti della serie Uncharted. A livello di meccaniche, in L'Eredità Perduta non assistiamo ad alcun cambiamento radicale rispetto alla serie principale. Esattamente come Nate, Chloe (e ovviamente anche Nadine, che tuttavia viene controllata dall'intelligenza artificiale) può arrampicarsi e usare il rampino per esplorare l'ambiente circostante; come in Uncharted 4, anche qui possiamo guidare un veicolo che - oltre a rendere l'esplorazione delle enormi mappe di gioco molto più agevole e divertente rispetto all'andare a piedi, che comunque consigliamo caldamente, per non perdervi tesori e reliquie sparse ovunque - diventa uno strumento utile per sbloccare alcuni passaggi altrimenti inaccessibili.

Anche per quanto riguarda il combattimento, Chloe si comporta esattamente come Nathan, e Nadine, di conseguenza, come Sully o Sam (o Elena), rivelandosi un'utile compagna di lotta e una mano altamente necessaria, soprattutto quando i combattimenti si fanno più concitati e i nemici più numerosi. A tal proposito, proprio come in Uncharted 4: Fine di un Ladro, permane il sistema di allerta da parte dei nemici, ancora una volta rappresentato da un'icona a forma di triangolo apposta sulla loro testa. Proprio con in Fine di un Ladro, quando i nemici si accorgono di qualche movimento sospetto, vengono "illuminati" da un contorno di colore giallo, che diventa arancio nel momento in cui si accorgono della nostra presenza e iniziano a spararci addosso.

Per ciò che concerne gli scontri a fuoco, persiste l'uso di armi (che va dai fucili alle pistole, passando per armi più creative - le stesse viste in precedenza nella serie) e un pratico sistema di copertura, anche se - esattamente come accadeva nei giochi principali della serie - è sempre consigliato affrontare le sezioni con molteplici nemici servendosi di un po' di sano e vecchio stealth. Infatti, nonostante Nadine sia un validissimo aiuto in battaglia, resta sempre comunque consigliabile tentare di procedere all'attacco dei nemici "a zone", in modo da rendere più agevole l'attraversamento delle aree più rischiose.

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Ma non solo combattimenti. Come dicevamo, un altro dei cavalli di battaglia della serie, come la presenza di piccoli puzzle da risolvere per avanzare sulla mappa, fa il suo ritorno in questa avventura standalone. Durante la nostra prova, ci siamo imbattuti solo in un paio di puzzle, la cui risoluzione ci è apparsa abbastanza in linea con quelli visti nei giochi precedenti, ossia non frustranti o eccessivamente difficili, ma stimolanti al punto giusto.

In termini di trama, avendo potuto gustarci appena un assaggio del gioco e trovandoci in una sezione successiva rispetto all'inizio del gioco, non abbiamo potuto approfondire molto questo aspetto. Tuttavia, ancor più che in passato, i dialoghi tra Nadine e Chloe qui assumono un valore davvero importante: infatti, oltre ad emergere dettagli sui luoghi che visitiamo e sul background che fa da sfondo alla storia, i fitti dialoghi tra le due protagoniste ci permettono di scoprire e analizzare più a fondo il loro rapporto, un aspetto che permette di dare spessore a due personaggi che, nonostante siano in parte già conosciuti ai fan, nascondono tanti segreti e sfumature che, a poco a poco, permetteranno di intessere un profondo legame tra loro e i giocatori.

Infine, proprio come avvenuto in passato con gli altri capitoli della serie Uncharted, anche qui i manufatti, le reliquie e i tesori hanno un valore importantissimo ai fini narrativi, permettendo di offrire un background più strutturato sia sui luoghi che visitiamo sia sulle vicende che stiamo vivendo, un aspetto per cui i Naughty Dog sono straordinariamente noti e che hanno inserito alla perfezione anche in questa avventura collaterale, che resta estremamente coerente con quanto fatto in passato nella serie.

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Ciliegina sulla torta di un'esperienza che già trasuda eccezionalità, nonostante non sia altro che un episodio spin-off, è ancora una volta la componente grafica e artistica che permea l'intera esperienza di gioco. Le ambientazioni e le rovine che abbiamo visitato sono piene zeppe di dettagli, aprendosi su scenari mozzafiato che non vediamo l'ora di immortalare con la funzione "Share" di PS4. Esattamente come il suo predecessore, L'Eredità Perduta supporta completamente PlayStation 4 Pro, forte di una risoluzione in 4K che garantisce una spettacolarità visiva senza precedenti. In termini di framerate, soprattutto nelle sequenze più concitate come i combattimenti, non ci siamo mai imbattuti in cali e l'esperienza è risultata straordinariamente fluida e liscia come sempre.

Possiamo dirci davvero entusiasti della nostra prova di Uncharted: L'Eredità Perduta. Accattivante, entusiasmante e divertente, questa nuova avventura standalone respira a pieni polmoni l'eredità (scusate il gioco di parole) trasmessa dalla serie principale, offrendo un capitolo spinoff perfettamente in linea con i precedenti titoli, ma questa volta con l'intrigante tocco femminile di due personaggi davvero interessanti, che non ci hanno fatto sentire mai la mancanza del buon vecchio Drake. Se questi sono gli entusiastici presupposti, non vediamo l'ora che sia il prossimo 23 agosto, quando Chloe e Nadine approderanno in esclusiva PlayStation 4.

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