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Rayman: Jungle Run

Rayman Jungle Run

Rayman arriva su Android e iOS. Ai Digital Days di Ubisoft abbiamo provato Rayman Jungle Run, un gioco che prende in prestito lo stile di Rayman Origins e lo infila nei cellulari.

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Le origini di agni videogioco si possono fare risalire ad un momento unico. Che si tratti di una riunione di brainstorming, o di qualche idea davanti a un caffè. Oppure, nel caso di Jungle Run, da un incontro fortuito durante il pranzo tra alcuni amici.

La storia viene da una conversazione con il "Final Boss" (come si legge sul biglietto da visita di quest'uomo) della società francese Pasta Games. Il suo nome è Fabien Delpiano (di chiare origini italiane) e ci ha parlato dell'arrivo di Rayman su mobile.

Egli ci ha spiegato di quando, lo scorso anno, gli venne consegnata una copia di Rayman Origins dal creatore Michel Ancel, dopo averlo conosciuto grazie a un amico comune ed aver discusso del suo lavoro come sviluppatore di giochi portatili.

L'amico in comune era Jordan Mechner, creatore di Prince of Persia.

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A prescindere dal contenuto della discussione, la conversazione si spostò sul desiderio di Ancel di portare Rayman verso un pubblico più ampio e "mobile" per mezzo di una demo. Fabien e la squadra ai Pasta Games erano candidati perfetti, data la loro storia. Come si suol dire: al posto giusto, nel momento giusto.

Rayman: Jungle Run

Delpiano, però, disse di no. Già quasi soffocato dal suo carico di lavoro, capì che non ne avrebbe trovato il tempo. Eppure, Ancel riuscì a convincerlo - sia per la qualità dei lavori di quest'uomo, che per l'enfasi dell'"ora o mai più" (Delpiano disse che gli sarebbero voluti sei mesi per iniziare a lavorarci, troppi per Ancel).

Il risultato, è una collaborazione tra il creatore di Rayman e questa nuova squadra. Ancel ha respinto l'idea di un pad virtuale sin da subito, trovandolo troppo scomodo e impreciso. Prima di Origins, un Rayman "one touch" non sembrava assurdo. Eppure, un gioco basato sul template di Origin sembrava smembrare completamente il gioco.

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Il compromesso, però, funziona - un Rayman free-running in cui il giocatore si limita a toccare lo schermo per saltare (e per effettuare doppi salti) ed evitare le trappole di un percorso, raccogliendo tutti i Lum del livello prima di raggiungere l'obiettivo alla fine della corsa.

Ma anche prima di parlare dei controlli, è lecito dire che questo gioco da un punto di vista grafico ricorda sotto ogni aspetto il suo fratello maggiore. Pasta Games ha scompattato il framework di UbiArt, imitando in maniera ridotta tutto quello che si è visto sul gioco original.

Questo è un gioco pensato per funzionare su di un iPhone 3GS, e su di una moltitudine di dispositivi Android. La build che oggi abbiamo avuto il piacere di provare è una versione in gran parte sbloccata dei quattro mondi e dei dieci livelli contenuti in ciascuno di essi. Lo abbiamo provato su un iPad, ma agli Ubisoft Digital Days abbiamo visto ogni genere di tablet e smartphone in azione.

Ogni mondo introduce una nuova abilità - che piano piano forma le basi di ogni nuovo set di mosse di Rayman e le sblocca in maniera intelligente, mano a mano che si progredisce. Quindi partiamo con il salto di base, aggiungiamo la capacità di volare tenendo premuto lo schermo. Poi si inizia a correre sui muri e, infine, la possibilità di tirare dei pugni (ci sarà un ulteriore pulsante sullo schermo per destreggiarsi tra pugni e salti).

Anche l'introduzione di queste mosse ha causato costernazione all'interno del team durante lo sviluppo, ha piegato Fabien: se la squadra non avesse soddisfatto Ancel, i quattro mondi sarebbero diventati due nella versione finale del gioco.

Rayman: Jungle Run

Così, Rayman corre senza alcun input del giocatore. Tutto ciò che dobbiamo fare è toccare al momento giusto. I livelli non raggiungono la bellezza di Origins, ma non è per liquidarli come semplicistici. Se si rimbalza su di una parete in maniera corretta, Rayman cambia rotta da sinistra a destra e da destra a sinistra - un elemento importante per scoprire percorsi alternativi e raccogliere tutti i Lum, e trovare i segreti nascosti in ogni livello. Se si ottengono tutti i 100 Lum, si guadagna un Tooth - se si raccolgono tutti si ottiene un decimo livello sulla falsariga delle caccie al tesoro di Origins. E ogni livello ha una sua classifica.

Nel giocare i livelli mi rilasso, anche nella frenesia di continuare a toccare lo schermo, ma c'è un pensiero che mi attanaglia: la longevità. Nonostante la possibilità di sbloccare gallerie di artwork, è probabile che l'elemento classifica sarà la caratteristica che renderà Jungle Run un gioco da rigiocare più volte. E, data la dimensione del download di piccole dimensioni (tra i 30 e i 50 MB), solo una manciata di brani musicali saranno recuperati da Origin: la ripetitività potrebbe influire negativamente sul risultato finale di questo gioco.

Tuttavia, se il gioco andrà bene il team di sviluppo potrebbe aggiornarlo con costanza ed arricchirlo di contenuti. In ogni caso, Pasta Games sta già pensando ai suoi progetti futuri. Se desideriamo continuare a vedere questo marchio sui nostri cellulari, sarà il caso di aprire il portafoglio. Dopo un pomeriggio piacevole in compagnia di questo gioco, siamo certi che lo faremo.

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