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Smite

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Gli dei devono essere folli. Abbiamo giocato in loro compagnia nel nuovo MOBA di Hi-Rez Studios.

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Sembra che gli eSports stiano diventando sempre più importanti ogni giorno che passa, e uno dei generi più popolari all'interno del gaming competitivo è certamente il MOBA . I tre grandi - League of Legends, Dota 2 e Heroes of Newerth (probabilmente a questa scaletta si aggiungerà presto anche Heroes of the Storm) - hanno tutti mappe simili, utilizzano regole analoghe e hanno classi e personaggi simili. Una regola non scritta che hanno questi giochi titoli è quella di essere giocati da un punto di vista isometrico - ed è proprio questa regola che i ragazzi di Hi-Rez Studios hanno deciso di sfidare.

Smite è caratterizzato da una telecamera più tradizionale in terza persona. Un cambiamento apparentemente innocuo, ma che fa una significativa differenza sia nel ritmo sia per le condizioni di gioco. La vostra visione dell'azione e la profondità tattica a cui siete abituati devono cedere il passo a combattimenti corpo a corpo e attacchi nascondino che avvengono ad un ritmo frenetico.

Ma forse non tutti quelli che leggono hanno familiarità con il genere, ecco dunque una rapida guida alle regole di base.

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Due squadre composte da cinque giocatori hanno una base ciascuna sui due lati di una mappa, e questi due punti sono collegati da tre corsie. In questi vicoli i creeps controllati dal computer sfrecciano in avanti, offrendo agli eroi (i giocatori) la possibilità di ucciderli per guadagnare oro (la moneta che consente di acquistare gli aggiornamenti) e XP (che sblocca le abilità). L'obiettivo è semplicemente far sì che la squadra abbatta una serie di torri di difesa lungo il cammino per avanzare verso la base nemica e, infine, abbattere il Titano per vincere. Difendere le proprie torri è naturalmente altrettanto importante per avere successo.

Regole simili, che ritroviamo anche in Dota 2, sono state descritte come un mix tra il calcio, gli scacchi e il poker in un recente documentario prodotto da Valve, Free to Play. La descrizione di cui sopra è rintracciabile anche in Smite, con la differenza che la componente-scacchi è stata attenuata dal ritmo frenetico del gioco, e alla parte calcistica viene dato più peso.

A volte è incredibilmente veloce, nel bene o nel male. Dopo quasi 400 ore con League of Legends e un quarto di quelle stesse su Dota 2, non riuscire ad avere una panoramica del campo di battaglia rappresenta quasi un adattamento. Piuttosto, siamo costretti ad accontentarci di una rappresentazione della mappa in alto a destra che ci mostra gli altri giocatori (a seconda della loro visibilità). Il nostro personaggio è controllato con i tasti WASD e dal mouse, quest'ultimo lasciandoci la possibilità di effettuare i nostri attacchi a distanza.

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Il tema che caratterizza il gioco è interessante ed è incentrato sul fatto che le divinità di tutte le religioni si fanno guerra a vicenda, secondo le regole precedentemente citate. Ade - il dio greco degli inferi, è un mago con roventi attacchi a distanza; Freya - la dea Norvegese della fertilità, è una maga che predilige attacchi ravvicinati, e Bakasura - un grande divoratore della mitologia indiana, meglio si adatta alle corsie "terre di nessuno" chiamate Jungle.

I ruoli, proprio come i personaggi che li assumono, sono molto simili a quelle di League of Legends e, come veterano di LoL, è facile ricadere nella scelta del solito personaggio, della posizione e degli elementi sulla base dell'esperienza guadagnata grazie al "mostro" di Riot Games. E ciò che forse è più sorprendente è che queste tattiche funzionano, nella maggior parte dei casi.

Ci contrapponiamo ai nostri nemici con quegli items che bloccano i loro attacchi, con i creeps che li massacrano e li uccidiamo proprio come abbiamo fatto per centinaia di ore [in LoL]. La nostra impressione, mentre giocavamo, è che non fossimo di fronte ad una vera sfida. Certo, è vero che il gioco è stato lanciato abbastanza recentemente, ma resta il fatto che il titolo è in versione beta da un bel po' di tempo e sono già stati organizzati tornei con squadre pro. Questo ci lascia supporre che abbia a che fare con il matchmaking. Non solo è inaffidabile e goffo, ma non sembra abbinarci a giocatori al nostro livello.

L'esperienza migliore è senza dubbio quando si gioca una partita con quattro amici utilizzando la chat vocale e giocando contro una squadra avversaria altrettanto coordinata. Purtroppo anche qui abbiamo rintracciato problemi con il matchmaking e l'equilibrio tra il nostro team e e quello dei nostri avversari non viene mai raggiunto. Dopo quasi 40 partite giocate, i combattimenti tendono ad essere molto paritari: abbiamo sia fatto fuori i nemici con largo vantaggio così come, allo stesso modo, ci hanno fatto fuori loro. L' effetto valanga che viene messo in moto quando una squadra parte molto bene è molto difficile da tenere a bada da parte dei perdenti, e le partite sono spesso decise in meno di 20 minuti.

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Come se non ciò bastasse, c'è uno squilibrio notevole tra i personaggi. Alcuni funzionano bene in tutti gli scenari, grazie anche a buone opzioni che permettono di fuggire durante scontri sfavorevoli. Eppure noi e molti dei nostri compagni abbiamo trovato spesso difficoltà con lo stile di gioco degli altri personaggi, il che ce li ha spesso fatti accantonare e non li abbiamo più usati.

Il modello free-to -play qui utilizzato dà ai giocatori una rotazione settimanale di personaggi da provare gratuitamente, ed è possibile acquistarli sia attraverso valuta in-game sia con i soldi veri. Ci sono anche i costumi e booster da comprare, tutti più o meno con la tariffa standard del mercato free-to-play attuale. Va riconosciuto che stanno facendo del free-to-play in modo equo e non avido. Un giocatore non pagante ha le stesse probabilità di vincere di un giocatore che possiede tutti i costumi più cool e ha sbloccato tutti gli Dei - anche se ci vorrà un po' più tempo per raggiungere il livello massimo e il matchmaking classificato.

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Con la sua attenzione all'accessibilità e all'eSports, le idee che si riscontrano in Smite sembrano fatte apposta per il successo, ma gli sviluppatori sembrano aver fatto troppo affidamento sul cambiamento della prospettiva, senza in realtà fare nient'altro di diverso per distinguersi dalla concorrenza. Ovviamente il gioco verrà aggiornato continuamente con nuovi Dei, nuove mappe e aggiornamenti relativi al bilanciamento, ma nella sua condizione attuale non siamo convinti che Smite abbia quello che serve per tenerci incollati nel lungo periodo, visto ciò che ha a disposizione l'agguerrita concorrenza.

Certo, il tema degli Dei in guerra offre un'atmosfera piacevole ed offre una panoramica interessante sulle varie mitologie, ma i problemi di bilanciamento, il matchmaking goffo e il fatto che sembra di star giocando ad una versione modificata di League of Legends con una prospettiva diversa, rappresenta per noi un ostacolo, che non ci permette di godere pienamente Smite. Vogliamo apprezzare Smite per quello che è, e se giocato con un gruppo di amici, lo abbiamo trovato molto divertente (per la maggior parte del tempo), ma ci sono problemi persistenti che ci fanno dirottare nuovamente verso League of Legends prima di quanto pensassimo.

06 Gamereactor Italia
6 / 10
+
Facilmente accessibile; Bassi requisiti di sistema; Configurazione familiare.
-
Alle volte sbilanciato; Matchmaking goffo; Manca di originalità.
overall score
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RECENSIONE. Scritto da Johannes Leander

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