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Touch My Katamari

Touch My Katamari

Da una pallina all'universo. Il concept di Katamari è valido e splendido anche su di una console portatile, e su PS Vita c'è tanta potenzialità. Pronti ad arrotolare il mondo?

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Sarà la follia non-sense giapponese o la bulimia di colori che compare sullo schermo, ma i titoli della serie Katamari mi hanno sempre affascinato. Credo ci siano pochi giochi al mondo che sanno combinare un concept semplicissimo a una realizzazione originale, e questi pochi giochi generalmente portano il marchio Nintendo. Questa serie, però, è riuscita a dimostrare ancora una volta quanto non occorrano grossi sforzi per comporre delle buone idee, e quanto non prendersi sul serio possa giovare a tutti, giocatori in primis.

In effetti Touch My Katamari per PS Vita incarna perfettamente questo spirito. La storia narrata (per quanto sia inutile ai fini del gameplay) è densa di elementi autoreferenziali e metavideoludici, per usare due parole complicate. O, se vogliamo dirla in maniera più vicina allo spirito di Katamari, è un "arcobaleno reale di assurdità".

Touch My Katamari

Il gioco dovreste conoscerlo tutti, ma per quei pochi che non hanno ancora fatto la conoscenza del Re del Cosmo e del Principe, eccovi un breve excursus: la serie Katamari ci mette ai controlli di una pallina che rotola e che "appiccica" tutto quello che incontra. Si iniziano così ad arrotolare oggetti di ogni sorta, a partire dalle cose più piccole. Quando la palla diventa sufficientemente grande si possono raccogliere oggetti più grossi, poi persone, automobili, edifici, città, continenti e infine pianeti interi, il tutto potenzialmente all'interno di un'unica sessione di gioco. Il Katamari, una volta sufficientemente grande, viene trasformato da un astro per opera del re, che valuta la dimensione e dà il suo (spesso sarcastico) giudizio.

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Un'idea semplice, come dicevamo, ma che in questi anni è stata declinata in maniera sempre più grande. Il gioco, però, è caratterizzato da brevi sessioni che raramente superano i 20 minuti di gioco. Un'idea perfetta anche per le console portatili: dopo un titolo per PSP buono ma non perfetto per i limiti tecnici della console, la serie è tornata su PS Vita.

Touch My Katamari

La presenza del secondo analogico sulla console, infatti, consente un controllo molto vicino a quello messo in atto sulle console casalinghe. È possibile spingere il Katamari e ruotarlo con le due levette, e con due diverse configurazioni. La prima è una configurazione inedita, che rende il controllo molto più simile a quello di un qualunque titolo in terza persona: l'analogico di sinistra controlla il movimento, l'analogico di destra la telecamera. La seconda configurazione, invece, ricalca il controllo classico, con il controllo di movimento e direzione affidato all'uso simultaneo dei due analogici.

I controlli funzionano bene, con un unico appunto: due azioni utilissime, l'inversione di marcia e lo sprint, nella configurazione classica si effettuano ruotando i due analogici in senso orario e antiorario. Una scelta che ho trovato innaturale, confusionaria e ancora più scomoda del già fastidioso movimento alternato dei due analogici presente nelle versioni per console casalinga.

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Naturalmente l'arrivo del concept sulla prima console con touch screen di Sony non poteva prescindere dall'uso di questa funzione (e, d'altro canto, il gioco si intitola pur sempre Touch My Katamari). Con lo schermo tattile è possibile controllare la direzione del proprio Katamari, sostituendo in toto i controlli tradizionali. Tuttavia, in un gioco in cui bisogna costantemente valutare l'ambiente che ci circonda, coprire una porzione di schermo con un dito non sembra una scelta intelligente. Inoltre lo schermo non è tanto responsivo quanto le levette analogiche, e il suo uso risulta pertanto molto limitato.

Touch My Katamari

Ben diverso è il discorso relativo al "morphing" del proprio Katamari. L'unica vera aggiunta al concept, infatti, si riscontra nella possibilità di modificare la forma del proprio Katamari, che si può allargare per raccogliere più oggetti o stringere per passare nelle intercapedini più strette e raccogliere oggetti posti più in alto. Un'idea che può mettere in pratica sia toccando il Katamari sullo schermo, che facendo uso del touch pad posteriore. Questa seconda opzione si è rivelata molto più pratica.

A parte questa novità, il gioco resta sostanzialmente fedele allo spirito classico del concept, che è rimasto praticamente immutato da tanti anni a questa parte. Namco potrebbe iniziare a pensare a una redefinizione della saga, con qualche aggiunta davvero unica. Per il momento non abbiamo fra le mani un gioco innovativo, ma solo l'ennesimo (ottimo) gioco della serie.

Touch My Katamari

Dal punto di vista tecnico, come sempre è la componente audio a incantarci. La musica è assurda, con elementi di J-Pop e di elettronica e con testi cantati in un mix di inglese e giapponese che riescono a creare un'atmosfera unica. La grafica, come sempre coloratissima, non è all'altezza di quanto visto su PS3, ma certamente vi si avvicina parecchio. Notevoli le cut-scene, apparentemente estemporanee, che ricordano a tratti le assurdità della serie animata Excel Saga e che danno un ritratto degli Otaku giapponesi davvero azzeccato.

Se avete amato questa serie nelle sue versioni standard, questa versione portatile vi piacerà alla follia. Non c'è stato un solo momento in cui il gioco mi sia sembrato una versione ridotta di qualcosa di più grande e importante. Si tratta a tutti gli effetti di un Katamari solido e robusto. L'unico appunto riguarda forse la presenza di un numero scarso di ambienti, ma abbiamo notato che Namco sta già rilasciando alcuni DLC interessanti che, ci auguriamo, possano a breve estendere ulteriormente l'esperienza.

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Touch My Katamari è uno dei miei giochi preferiti in questa line-up di lancio per PS Vita. Anche se non raggiunge la perfezione, se volete prendere un puzzle game di qualità per questa nuova console (e se cercate un antidepressivo digitale) questo è il gioco che fa per voi.

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Concept intramontabile, coloratissimo e divertentissimo, tanto umorismo, ottimo il touch pad posteriore
-
Poche novità, pochi ambienti, il touch screen non è perfetto
overall score
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Touch My KatamariScore

Touch My Katamari

RECENSIONE. Scritto da Lorenzo Mosna

Da una pallina all'universo. Il concept di Katamari è valido e splendido anche su di una console portatile, e su PS Vita c'è tanta potenzialità. Pronti ad arrotolare il mondo?



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