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The Sims 4

The Sims 4

Un'attesa lunga quattro anni, con grandi promesse e un consistente numero di aspettative. Ma The Sims 4 riesce a tener testa all'hype che caratterizza la serie ad ogni capitolo?

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Sono quattordici anni che Electronic Arts detiene un importante primato per ciò che concerne i titoli di simulazione di vita. Grazie ad una serie ricca e profonda come The Sims, che nel corso di questi quasi tre lustri è riuscita a raccogliere accoliti e consensi in tutto il mondo, EA è riuscita a ritagliarsi un posto d'onore in questo specifico settore "sim". Buffa, politically scorrect (ovviamente, in senso buono) e creativa, la serie The Sims giunge al suo quarto capitolo con The Sims 4, puntando tutto su due aspetti fondamentali: la profondità dei suoi personaggi e un particolare accento alle loro sfumature emotive. Rispetto al primo capitolo The Sims - in cui ci limitavamo a scegliere i tratti somatici del nostro alter-ego - il franchise di simulazione di vita è diventato sempre più complesso, permettendoci non solo di modellare il nostro alter-ego virtuale (e le rispettive case che abita) da un punto di vista anatomico, ma anche di forgiare il carattere e le inclinazioni del/dei Sim che avrebbero popolato il nostro mondo virtuale.

E con questo quarto capitolo, le potenzialità caratteriali che sottendono il nostro Sim sembrano arricchirsi in modo significativo. O meglio, è l'aspetto su cui Electronic Arts ha puntato tutto in termini di innovazione. Dopo un paio di settimane in sua compagnia (vi avevamo avvertito, ci saremmo presi tutto il tempo necessario), siamo riusciti finalmente a tirare le fila della nostra esperienza e, seppur con un certo rammarico, The Sims 4 non ci ha convinto del tutto. Ma scopriamo perchè.

The Sims 4

A scuola di scultura con i nuovi Sims

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Il primo tassello con cui ci troviamo a fare i conti, come in ogni capitolo The Sims che si rispetti, è la creazione del/dei nostro/i Sim/Sims. Avevamo già avuto occasione di analizzare l'editor "Crea Sim" in modo dettagliato, che rispetto alla versione definitiva ha apportato appena qualche modifica in termini di quantità di contenuti. Già all'epoca del nostro hands-on, avevamo speso parole molto positive nei confronti della versatilità insita nell'editor, strumento che ci permette di plasmare il nostro Sim nei modi più variegati. Utilizzando il mouse come un vero e proprio scalpello, The Sims 4 offre la possibilità di giocare con le forme del nostro personaggio virtuale, decidere come e dove smussare i caratteri, modificarne la silhouette e rendere i nostri Sims di gran lunga più realistici.

Una svolta che si rivela interessante rispetto ai tre semplici cursori (peso, muscolatura, definizione dei muscoli delle braccia) riscontrati in The Sims 3, che offrivano poca elasticità in termini di personalizzazione della fisicità dei nostri alter-ego virtuali. Ad averci colpito positivamente è soprattutto la sua semplicità e intuitività: basta infatti selezionare con il mouse il punto del corpo che vogliamo modificare, ed ecco aprirsi un elegante menu in cui possiamo selezionare la nostra "tavolozza" di partenza. Se le offerte proposte di default non ci soddisfano (seppur siano comunque variegate e più ricche rispetto all'iterazione precedente), possiamo iniziare a lavorare di mouse e, spostandoci sulla parte del corpo desiderata, iniziare ad allungare, restringere, rimpolpare, alzare o abbassare a nostro piacimento.

Meno interessante è invece la quantità di abiti e colori concessi a nostra disposizione in questo pacchetto base. A differenza di The Sims 3, in cui avevamo la possibilità di giocare con una tavolozza di colori più ricca e un campionario di stoffe e motivi possibili (qui un grande assente), la possibilità di combinare abiti come in un "Gira la moda" virtuale è stata drasticamente ridotta, sebbene sia stata mantenuta la possibilità di selezionare vestiti, acconciatura e trucco per le singole "versioni" di noi (quotidiano, formale, sportivo, notte, e la nuova categoria festa). Siamo tuttavia sicuri che tale reparto verrà profondamente modificato con le svariate espansioni che verranno rilasciate nei prossimi mesi.

The Sims 4
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Personality is the word

Dopo aver curato nei minimi dettagli il look del nostro Sim, come nel terzo capitolo, abbiamo la possibilità di scegliere l'aspirazione (il vecchio "desiderio vitalizio") che caratterizza il nostro personaggio da una vasta gamma di proposte e che questa volta non influenzano o dipendono dai tratti della sua personalità, come invece accadeva nell'iterazione precedente. Amore, carriera, devianza, famiglia: ciascuna delle aspirazioni è caratterizzata a sua volta da una sotto-categoria che determina il nostro carattere. Associati all'aspirazione, anche se non vincolati ad essa, ci sono i tre tratti della personalità (emozionale, hobby, stile di vita e sociale) che possiamo scegliere per il nostro sim, connotandolo di una personalità decisamente più profonda.

Come visto in The Sims 3, i caratteri contraddittori si escludono a vicenda: se il mio personaggio, difatti, è un "pantofolaio", non potrò scegliere per lui/lei contemporaneamente il tratto "animale da festa"; oppure, se il mio personaggio è malvagio, non sarà certamente caritatevole, e così via. In ultimo, come nel capitolo precedente, possiamo scegliere il tono di voce del nostro personaggio, questa volta al nostro orecchio più "naturale" rispetto all'effetto visto in The Sims 3, ma - novità assoluta - possiamo anche scegliere lo stile di camminata del nostro Sim, aspetto volto nuovamente a tratteggiare per bene i caratteri distintivi del personaggio. Un cocktail di tratti caratteristici che, senza dubbio, permettono di creare tante personalità diverse all'interno del gioco, e che offre a ciascun Sim di mantenere una certa peculiarità. Nulla da eccepire, dunque, per quanto concerne questa voglia di personalizzare il Sim fino alla punta del capello, una promessa pienamente rispettata da Electronic Arts. Tuttavia, questo aspetto rappresenta appena l'1% del gioco: abbiamo appena grattato la superficie e sebbene l'incipit sia perfettamente degno di un nuovo inizio, addentrandoci nelle profondità del gioco, iniziamo a cogliere i primi difetti. Scopriamoli.

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Creiamo il nostro habitat!

Dopo aver trascorso un'oretta circa a definire il nostro Sim (siamo pignoli, lo ammettiamo), finalmente ci caliamo nel vivo del titolo. Abbiamo a disposizione due città/quartieri in cui scegliere di vivere, ridotti drasticamente di dimensioni rispetto alle mappe ampie e dettagliate a cui The Sims 3 (anche il gioco base) ci aveva abituato. E qui notiamo la prima pecca: l'impossibilità di muoverci in modo dinamico sulla mappa, utilizzando la pratica visuale "volo d' uccello", quest'ultima utilissima per tenere d'occhio l'intera città con un semplice clic e osservare da un punto di vista divino l'andamento della nostra cittadina e della nostra casa Ma teniamo in caldo questo aspetto perché avremo modo di tornarci su più avanti e per altri svariati motivi.

Come nelle precedenti iterazioni, abbiamo a disposizione un budget iniziale con cui acquistare una casa pre-fabbricata o una porzione di terreno in cui costruire il nostro "nido". Dal momento che siamo creativi, abbiamo deciso di acquistare una porzione di terreno e iniziare a costruire ex novo il nostro appartamento. E da qui il nostro approccio con l'editor "Costruisci Casa". Notiamo subito l'effettiva praticità insita nell'editor: rispetto al passato, abbiamo già la possibilità di creare le nostre stanze in modo predefinito, attingendo da alcuni stili standard che troviamo al suo interno. Non vogliamo spendere troppe energie ad alzare muri, tinteggiare le pareti e scegliere l'arredamento? Nessun problema. L'editor mette a disposizione una serie di stanze pre-costituite che collocheremo una di fianco all'altra fino a creare il nostro habitat. Una scelta che certamente manca di personalità per chi ama lavorare di fantasia, ma che al tempo stesso si rivela una pratica soluzione per chi, nel caso non fosse soddisfatto delle case pre-fabbricate e già pronte all'uso, può tirare su una casa graziosa in poco tempo e in un modo più affine ai suoi gusti in termini di stile.

Tuttavia apparteniamo alla "vecchia scuola" e preferiamo creare la nostra casa dalle fondamenta, anche per scoprire in dettaglio cosa è cambiato rispetto al passato. In realtà, non rintracciamo particolari novità, se non in termini di varietà di muri, accessori e colori che abbiamo a disposizione per creare la nostra casa. Seppur abbiamo a disposizione lo strumento "Crea stanza" (già presente nel 3), che ci permette di velocizzare la creazione delle camere che compongono il nostro appartamento, abbiamo sentito la mancanza dello strumento "Strascina Muro", che ci permetteva di riparare ad un errore di valutazione, in termini di grandezza, semplicemente trascinando la parete di una stanza. Qui, invece, siamo costretti ad abbattere/usare CTRL+Z per cancellare quanto fatto e ricostruire la parete o la stanza. Altro elemento di cui abbiamo sentito la mancanza è il "Tetto automatico". Per quanto il nuovo The Sims offra la possibilità di usare un pratico e più completo strumento che ci permette di creare il tetto nello stile e nella forma che preferiamo, tale strumento evitava di creare certi aborti a livello estetico che poco si adattano, alle volte, agli stili delle nostre case. Nulla di imprescindibile, ovviamente. Non sentiamo la mancanza della modalità piscina, un aspetto fortemente criticato quando è stata pubblicata la versione definitiva, che sicuramente diventerà parte di un pacchetto espansione appositamente dedicato.

In termini di arredamento a disposizione, non notiamo particolari differenze rispetto al precedente capitolo. La scelta non è certamente ricchissima (ma lo ricordiamo, questo è solo il gioco base) e variegata, ma con pochi soldi, riusciamo a confezionare una casa decorosa e accogliente, che aumenta senza dubbio l'umore dei nostri Sims. Perché, si sa, un bell'arredamento fa sempre la differenza.

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Quelle novità che migliorano (anche) il nostro umore...

E finalmente entriamo nel vivo. Dopo aver trascorso buona parte della nostra prima partita a definire i punti di partenza della nostra esperienza simsiana, ci addentriamo nel gioco vero e proprio alla scoperta del nuovo universo Sim. Rimaniamo positivamente colpiti dalla nuova interfaccia grafica del gioco. Pulita, elegante e più Sim-oriented (sulla nostra sinistra c'è costantemente il mezzo busto del nostro personaggio, a cui si affiancano i suoi stati umorali), la nuova interfaccia del gioco ci conquista sin da subito, anche perché risulta molto pratica da navigare e ci permette di monitorare in modo efficace tutte le necessità dei nostri Sims attraverso icone ben definite e intuitive. Un poderoso passo avanti rispetto a quella vista in The Sims 3 che, rivista in occasione di questa recensione come termine di paragone, ci è apparsa indubbiamente più ingombrante e un po' cheap. Interessante la scelta di eliminare la barra dell'umore di fianco al nostro Sim e prediligere, piuttosto, una variante colorata (rosso - alterata/a disagio, verde - felice, fucsia - giocoso, giallo - imbarazzato, ecc.), che permette di intuire visivamente lo stato umorale del nostro personaggio. A questa variante cromatica, inoltre, vanno affiancate anche le possibili azioni che il nostro Sim può compiere sulla base del suo stato d'animo.

Rispetto al terzo capitolo - in cui in parte era già presente questo aspetto, seppur in forma nettamente più limitata e comunque in un rapporto causa-effetto con un altro Sim (un esempio, l'azione "scusati" se abbiamo alterato un nostro amico Sim) - in The Sims 4, sulla base del proprio stato umorale, vengono attivate determinate azioni, che a loro volta permettono al personaggio di trarre ulteriormente beneficio al proprio "mood". Permane l'aspetto, già insito nel precedente capitolo, delle "azioni da fare" che permettono al Sim di migliorarne l'umore, questa volta sotto forma di "nuvolette/pensiero", che sovrastano l'icona del nostro personaggio. Come accadeva in precedenza, nel caso in cui venga compiuta una particolare azione, l'umore del nostro Sim migliorerà di conseguenza, sbloccando inoltre degli ulteriori stati d'animo (nel caso del nostro personaggio, essendo connotato da uno spirito creativo, è possibile sbloccare il "sotto-stato" ispirato).

Ancora una volta, EA ha mantenuto fede alla sua promessa, offrendo personaggi con cui giocare decisamente più profondi ed emotivamente più ricchi. Un plauso particolare va anche alle animazioni e alle azioni compiuti da un nostro sim, che sottolineano maggiormente lo stato d'animo del personaggio (su tutti, quando il Sim è imbarazzato, lo vediamo fare facce davvero buffissime). Per quanto riguarda gli "aspetti di vita" del personaggio, permane la possibilità di scegliere tra le carriere più bizzarre e divertenti, con cui portare a casa la nostra meritata pagnotta. Nessuna particolare novità rispetto al capitolo precedente, ma anche perché questo aspetto, insieme alle relazioni interpersonali, rappresentano da sempre uno dei pilastri indiscussi del gioco.

The Sims 4

One step...behind!

Quanto emerso finora offre un quadro nel complesso positivo nei confronti del titolo. Con qualche piacevole sorpresa, The Sims 4 si rivela un'iterazione innovativa sotto certi aspetti. Tuttavia, come dicevamo in apertura, il nuovo capitolo del franchise è riuscito comunque a non appagarci completamente. Il primo aspetto che ci ha irritato è la mancanza della componente free-roaming, vero punto di forza di The Sims 3. Anche se possiamo muoverci limitatamente al nostro circondario, per spostarci fisicamente da un luogo all'altro, anche semplicemente per raggiungere la palestra o il parco, dobbiamo necessariamente usare l'opzione "Viaggia", che corrisponde al vecchio "Chiama un trasporto" visto in The Sims 2. E questo comporta anche un caricamento, seppur molto rapido, che ci porta prima alla mappa della città in cui selezionare il luogo di interesse, e ad un successivo caricamento (anche questo piuttosto rapido) che ci porta alla nostra destinazione.

E' qui, in particolare, che sentiamo la mancanza della "vista a volo d'uccello" di cui accennavamo poco fa, un'intuitiva soluzione che permetteva di selezionare con un solo clic il luogo da raggiungere, senza la necessità di particolari caricamenti (che in realtà erano comunque presenti in The Sims 3, ma "mascherati" dalla nostra passeggiata a bordo del nostro bolide). Un vero e proprio colpo basso, oltre che un clamoroso passo indietro, che ha compromesso molto la nostra esperienza di gioco. Se da una parte speriamo che l'aggiunta successiva di veicoli nel gioco possa in qualche modo lenire le nostre ferite, continuiamo a ritenere discutibile, molto discutibile, tale scelta.

Un altro aspetto che ci ha letteralmente infastidito è la mancanza di contenuti in questa versione base del gioco, che non giustificano in alcun modo il prezzo pieno a cui il titolo viene venduto. Seppur la prassi comune della serie The Sims sia quella di rilasciare con una certa costanza divertenti e gustose espansioni con cui arricchire il mondo di gioco, The Sims 4 risulta molto più scarno in termini di contenuti rispetto ai suoi predecessori. Questo comporta a vivere una città vuota, scarsamente popolata, in cui è sempre più semplice imbattersi nei soliti tre/quattro personaggi IA con cui interagire. Un aspetto che, a nostro avviso, poco si confà alla grande ed evidente evoluzione emotiva che caratterizza in personaggi. Anzi, rende il tutto davvero poco utile.

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Usciamo dalla nostra esperienza con The Sims 4 piuttosto confusi. Seppur siano innegabili i grandi miglioramenti apportati al gioco in termini di elasticità e di emotività che permeano l'intera esperienza, il nuovo capitolo del longevo franchise di Electronic Arts ci lascia entusiasti da un lato, ma con non poche perplessità dall'altro. Siamo molto soddisfatti della resa grafica generale del titolo sia su lapotop sia su portatile, dimostrandosi su entrambe le piattaforme pienamente funzionale e fluido (nel caso del portatile, anche grazie ad una pratica modalità "Portatile" a cui si accede di default se si avvia il gioco da lì), senza particolari difetti. Siamo stati rapiti dalla profondità con cui sono stati caratterizzati i nuovi Sims, di cui adesso è possibile cogliere tutte le più sottili sfumature umorali ed emotive, generando delle situazioni divertenti e talvolta anche paradossali, come quelle cui ci ha abituato la serie da quasi quindici anni.

Dall'altra è innegabile la nostra delusione nei confronti di alcune scelte che appaiono sostanzialmente immotivate e senza dubbio retrograde rispetto alle iterazioni precedenti, a partire dalla mancanza sostanziale di contenuti e della componente free-roaming, che rappresentano due dei difetti imperdonabili del gioco. Il significativo prezzo fissato al lancio per un gioco base così limitato è quasi offensivo nei confronti dei fans più affezionati della serie. Tuttavia, la nostra speranza è che, grazie alle espansioni (di cui ci aspettiamo un prezzo nettamente ridotto, a fronte dell'esoso pacchetto base), The Sims 4 diventi quel titolo completo e perfetto che ci faccia gridare al miracolo, e che segua le orme dei suoi "antenati", regalando ai suoi appassionati tante, tantissime ore di divertimento. Come, del resto, è sempre stato capace di fare.

Nota del redattore. Dal momento che Gamereactor non ha "mezzi voti", al voto di questa recensione va aggiunto mezzo punto.

07 Gamereactor Italia
7 / 10
+
Ottimo il "sistema delle emozioni", Interfaccia grafica fluida e intuitiva, Eccezionale editor personaggi, Situazioni divententi e incredibili, Colonna sonora divertente
-
Pochi contenuti offerti rispetto al prezzo di vendita, Totale mancanza dell'aspetto free-roaming.
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

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