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Lords of the Fallen (2014)

Lords of the Fallen

Deck 13 e CI Games hanno collaborato per dare vita al primo titolo davvero impegnativo per le console di nuova generazione. E' inutile stare a raccontarvi quante volte siamo morti...

HQ

Centinaia di anni fa, l'esistenza della specie umana è stata messa a repentaglio da una divinità malvagia chiamata Rhogar. Numerosi eserciti vennero mandati al fronte per uccidere il dio e, dopo aver soggiogato lui e la sua temibile armata, vennero creati dei codici di comportamento per tenere lontano il male dall'umanità. Il nostro eroe, Harkyn, condivide il destino con i peggiori criminali esistenti nel mondo. I peccati di cui si è macchiato in passato, infatti, sono stati tatuati sul suo volto sotto forma di rune, a futura memoria. Quando Rhogar e i suoi numerosi demoni decidono di far ritorno nel mondo terrestre, si apre un barlume di speranza per Harkyn. Sembra che ci sia speranza di perdono per le sue azioni, ed è così che lui e il suo mentore vengono liberati dal carcere in cui erano rinchiusi, con l'ardua missione di combattere i demoni e impedire che il malvagio dio porti nuovamente morte e distruzione nella razza umana.

Non ho problemi ad ammetterlo. Lords of the Fallen mi è sembrato davvero molto uno dei titoli più difficili a cui abbia avuto occasione di giocare in passato. Chiara dimostrazione di quanto dico è data dal fatto che sono morto circa un milione di volte contro i demoni, i mostri e i cavalieri dell'esercito di Rhogar. Rispetto ai giochi precedenti a cui ho giocato, dove solitamente il problema era dovuto sostanzialmente a pessimi controlli o a un game design particolarmente frustrante, nel caso di Lords of the Fallen, il motivo per cui si muore dipende essenzialmente dal giocatore. Mi sono meritato di morire molte volte perché ho fatto male i miei calcoli con l'avversario o sferravo i miei attacchi facendomi sopraffare dall'ansia.

Lords of the Fallen (2014)

Ci sono tre classi di personaggi e tipi di magie da scegliere all'inizio, un aspetto che permette una certa personalizzazione nel proprio stile di gioco. L'intenzione non è, tuttavia, quella di offrire infinite opzioni, ed è possibile aggiornare solo gli equipaggiamenti, gli incantesimi e gli attributi. E' possibile usare i punti esperienza per aggiornare Harkyn, che possono essere usati come punti di salvezza. Se quello che cercate da questa esperienza è una vera e propria sfida, vi consigliamo di ignorare questi punti di salvezza, che verranno tradotti in ulteriori punti esperienza nel caso remoto in cui si riesca a sopravvivere. In altre parole, maggiore sarà il rischio che decidete accollarvi e più alta sarà la ricompensa che otterrete.

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Il nostro antieroe, Harkyn, ha una buona gamma di armi tra cui scegliere e il melee diventerà rapidamente sempre più intenso. Come detto in precedenza, i controlli funzionano molto bene e con i tasti dorsali effettuiamo gli attacchi. Se sfioriamo appena i controlli, mettiamo a segno colpi più "dolci" e veloci, mentre se teniamo premuto a lungo i pulsanti effettueremo colpi più lenti, ma al tempo stesso più potenti. L'uso frequente di scudi e manovre evasive diventeranno parte imprescindibile del combattimento, anche se alla fine Harkyn scoprirà che l'uso della magia rende alcune situazioni apparentemente impossibili un po' più fattibili. Ogni attacco e ogni blocco richiede energia e un buon tempismo, che, se usati nel mondo sbagliato, si traducono spesso nel proprio suicidio. Quando si muore, o si sta per morire, non vi toccherà che accettare il fatto che bisognerà rifare tutto daccapo, partendo dall'ultimo salvataggio (che viene salvato in automatico). Se vi capita di tornare in quelle zone dove siete stati abbattuti, troverete un fantasma, e con una semplice pressione di un tasto, potrete recuperare i punti esperienza persi in precedenza con la vostra morte.

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Come dicevo poco fa, tutte le volte che si muore, bisogna ricominciare necessariamente dall'ultimo checkpoint, ma per fortuna non è necessario dover tornare in vita. Vi eviterete le interazioni con gli NPC, e sarete grati per questo. Sono così insopportabili che, potendoli evitare, rende le cose più piacevoli. Le animazioni e il linguaggio del corpo dei personaggi sono assolutamente fuori sincrono e non calzano per nulla alla situazione o al personaggio. Purtroppo non basta chiudere gli occhi. Anche i dialoghi sono assolutamente vuoti e non sono per nulla credibili e per una volta sono davvero contento che parte del racconto venga raccontato attraverso registrazioni audio.

Per quanto riguarda la parte grafica, possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una certa variabilità. Tralasciando le strane animazioni che caratterizzano i personaggi durante le conversazioni, in generale queste risultano piuttosto buone sia durante sia fuori dai combattimenti. Quando Harkyn visita un monastero, la meravigliosa luce che attraversa le finestre a mosaico dell'edificio vi farà dimenticare completamente che state giocando ad un videogioco, e alcuni paesaggi e panorami tendono davvero a togliere il fiato per la loro bellezza. Purtroppo non mancano fenomeni di screen tearing e problemi di cali di framerate, che vi faranno scuotere la testa più di una volta.

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Lords of the Fallen (2014)

L'immersività nel mondo di gioco viene spesso danneggiata da tempi molto lunghi di caricamento tra i vari livelli. Per fortuna, questi momenti sono accompagnati da alcune pratiche informazioni, come suggerimenti e consigli, che permettono di prepararsi al meglio alle battaglie successive. Potrete inoltre ricevere informazioni grazie ad alcune utili guide, nel caso ne abbiate bisogno.

Va bene, alla fine devo ammetterlo. Il gioco assomiglia a Dark Souls. Ci sono alcune differenze, ma le somiglianze ci sono e sono evidenti. Lords of the Fallen è più arcade, meno cupo e non è così spietato come il titolo di From Software, anche se vi consigliamo l'acquisto solo ed esclusivamente se siete giocatori amanti delle sfide difficili, visto che il titolo ne è particolarmente ricco. Se avete tempo e voglia di pensare a tattiche contro diversi nemici e boss praticamente immortali, e non avete paura di morire tutte le volte, Lords of the Fallen è un buon acquisto. Basta fare in modo di nascondere tutti gli oggetti fragili intorno a voi, prima di essere uccisi per la centomilionesima volta di fila ...

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07 Gamereactor Italia
7 / 10
+
Scenari emozionanti; Buone animazioni; Impegnativo senza essere ingiusto; Bella colonna sonora.
-
Pessimo doppiaggio; Esperienza turbata da screen tears e cali di framerate; Caricamenti infiniti...
overall score
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RECENSIONE. Scritto da Richard Imenes

Deck 13 e CI Games hanno collaborato per dare vita al primo titolo davvero impegnativo per le console di nuova generazione. E' inutile stare a raccontarvi quante volte siamo morti...



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