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The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D

The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D

A distanza di 15 anni, Majora's Mask è ancora quel capolavoro?

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Quando Nintendo ha annunciato che avrebbe realizzato un remake del leggendario The Legend of Zelda: Majora's Mask, il nostro cuore ha avuto un sussulto. All'epoca del suo esordio su Nintendo 64, siamo stati tra i pochi al mondo a non aver avuto l'occasione di gustarselo. Da sempre attratti dalla sua affascinante atmosfera "dark" - un aspetto che lo rende tra i titoli più amati della serie - la notizia di una versione per Nintendo 3DS, a distanza di quindici anni dal suo debutto, non ha mancato di lasciarci con un sorriso stampato sulle labbra e con la speranza di avere finalmente la possibilità di giocarlo con l'attenzione che avremmo voluto. Dal prossimo 13 febbraio, il team Grezzo restituirà ai fan più sfegatati della serie una nuova intrigante versione del celebre e appassionante titolo, mantenendo tuttavia intatti il valore e tutte quelle caratteristiche che hanno fatto invaghire i fan più devoti della serie. Con il cuore in gola e inebriati, ma al tempo stesso spaventati, dal mood che pervade il titolo, siamo tornati a percorrere l'assurdo mondo dark di Termina in una continua lotta contro il tempo, sulle tracce del misterioso Skull Kid e della malefica maschera che indossa.

Sesto episodio della saga e secondo con grafica 3D, Majora's Mask si pone come una sorta di sequel diretto di The Legend of Zelda: Ocarina of Time del 1998, e vede ancora una volta come protagonista dell'avventura il giovane eroe Link, questa volta catapultato nel mondo di Termina di cui sopra (e non più a Hyrule), a caccia di un misterioso personaggio di nome Skull Kid. L'insolito folletto, che indossa una strana quanto inquietante maschera, sembra avere in mente un piano diabolico: far schiantare una mostruosa luna su Termina. Compito del nostro eroe in verde è evitare, ovviamente, la catastrofe, intrappolato in un loop angosciante, che lo vede costretto a rivivere continuamente un ciclo di tre giorni, saltando da una dimensione temporale all'altra grazie all'uso della sua magica ocarina.

The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D

Come già avevamo avuto occasione di sottolineare nella nostra anteprima, il primo elemento di spicco, intenti a riscoprire The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D, è la sua nuova veste grafica, che senza dubbio offre un grande valore aggiunto a questo remake. Grazie all'eccellente lavoro confezionato da Grezzo - che riusciamo a carpire sin dai primi agghiaccianti minuti in compagnia del gioco - il remake di Majora's Mask vanta un framerate di gran lunga più fluido e solido rispetto all'originale, un'operazione che ci ha ricordato la stessa cura e dovizia di particolari che abbiamo visto in un altro eccezionale remake Nintendo, The Legend of Zelda: Ocarina of Time HD.

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Gli scenari e i personaggi sono stati rimaneggiati e rimodellati con grandissima cura, arricchiti inoltre da una palette colori decisamente più brillante, che permette al gioco di assumere una connotazione decisamente più irreale, sospesa e, per questo, più oscura e magica. Il Majora's Mask che ci troviamo tra le mani sulla nostra console portatile sembra pulsare di nuova vita, ma al tempo stesso restituisce la stessa vibrante esperienza - almeno per ciò che riguarda i suoi contenuti e la sua atmosfera - che buona parte dei giocatori ha avuto l'opportunità di godersi sulle vecchie piattaforme casalinghe di Nintendo.

Il senso di inquietudine che pervade l'intera esperienza è rafforzato ulteriormente dall'affascinante leitmotiv della maschera, alternato ad un uso sfacciato dei jump cut in alcuni filmati e di alcuni effetti speciali, volti a ricreare il surrealismo che si respira all'interno del gioco. Questi elementi, combinati perfettamente tra loro, permettono al giocatore di calarsi in un'atmosfera sospesa, tesa e angosciante, che stride in modo netto con molti dei capitoli precedenti o successivi della serie, con atmosfere più rilassate e dai toni decisamente meno cupi.

The Legend of Zelda: Majora's Mask 3DThe Legend of Zelda: Majora's Mask 3D

Tuttavia, l'aspetto più ghiotto dell'esperienza - combinato ad un restyling grafico di cui abbiamo già avuto occasione di tessere le lodi - è la riscoperta di un gameplay deliziosamente complesso, a cui da tempo siamo (ahinoi) disabituati. Se ad una prima occhiata la meccanica del loop temporale in cui ci troviamo intrappolati - scandito dalla presenza di un ansiogeno timer che ci ricorda l'inesorabile scorrere del tempo - può risultare ripetitiva e, a tratti frustrante, non appena si inizia a prendere confidenza con il meccanismo, Majora's Mask si rivela ancora una volta un piccolo capolavoro. La bellezza del gioco risiede proprio nella sua difficoltà: per quanto, rispetto all'originale, abbia qualche punto di salvataggio in più - probabilmente anche dovuta alla sua attuale forma portatile e alla sua formula più "immediata - The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D resta un titolo ostico, che richiede tanta concentrazione e ben più di qualche minuto di assestamento per trovarsi a proprio agio nel mondo di gioco. Per adattarsi ulteriormente ad una fruizione "mordi-e-fuggi" tipica delle console portatili, va segnalata anche la presenza di un utile diario, in cui possiamo appuntare di volta in volta le diverse quest secondarie in cui abbiamo occasione di imbatterci, un geniale escamotage per non sentirci eccessivamente smarriti dopo una lunga pausa dal gioco.

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Un'altra novità interessante del titolo è la possibilità di sfruttare il Circle Pad Pro su Nintendo 3DS, ma anche lo stick analogico destro (gradita aggiunta di New Nintendo 3DS), come ci viene chiesto all'avvio del gioco (caratteristica modificabile in qualsiasi momento). Seppur la telecamera automatica presente nel gioco sia ben bilanciata, è stato tuttavia interessante sperimentare il "C-stick" e scoprire le ottime potenzialità della camera manuale, che ci permette di scrutare il mondo circostante in modo fluido e incredibilmente naturale. Sempre a proposito del gioco su New Nintendo 3DS, c'è da segnalare l'uso perfetto del sistema stereoscopico della nuova console, che offre un dettaglio e una qualità della terza dimensione davvero impareggiabile. Nel caso siate tra i fortunati che hanno deciso di regalarsi la nuova New 3DS in edizione Majora's Mask o siete intenzionati ad acquistare il nuovo restyling della console, il nostro consiglio è di giocare di tanto in tanto con l'effetto 3D attivo e lasciarsi avvolgere dall'inquietante, ma al tempo stesso eccezionale, atmosfera ricreata dalla terza dimensione.

The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D

Al contrario dell'eccessiva moda dei remaster che ha accompagnato gli ultimi dodici mesi videoludici, l'operazione messa in atto da Nintendo e Grezzo con The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D è di rara bellezza, cura e straordinarietà. Accanto ad un eccezionale restyling grafico e ad alcune piccole aggiunte (come il 3D e il supporto al secondo stick analogico), l'esperienza resta quell'indimenticabile capolavoro di un tempo che abbiamo amato quindici anni fa, restituendo una delle esperienze più intriganti, enigmatiche e oscure della storia del franchise. Perla imperdibile per tutti i fan devoti della serie.

09 Gamereactor Italia
9 / 10
+
Un remake eccezionale, curato nel minimo dettaglio; Storia ancora incredibilmente coinvolgente; La meccanica con loop temporale si riscopre ancora una volta interessante; Classico intramontabile; Impegnativo; Ottime le nuove aggiunte.
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La sua difficoltà potrebbe inizialmente scoraggiare i neofiti; Qualche piccolo difetto,
overall score
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