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I am Bread

I am Bread

Ecco come ci si sente nei panni di una fetta di pane, secondo Bossa Studios.

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Con I am Bread, Bossa Studios ha tentato di seguire le orme di un titolo spassosissimo e assolutamente assurdo come Goat Simulator e Surgeon Simulator (quest'ultimo di loro proprietà), dando vita ad un gioco in cui vediamo una fetta di pane muoversi all'interno di livelli sandbox. Sì, ed è proprio stupido come state immaginando in questo momento. Ma nulla è davvero assurdo fino a quando non avete la possibilità di provare le cose in prima persona. Non avevamo a disposizione alcun indizio quando ci siamo avventurati per la prima volta nel mondo di I am Bread e piuttosto che ridere della stupidità della situazione cui ci siamo trovati di fronte, non abbiamo fatto altro che imprecare.

Lo scopo del gioco è piuttosto semplice sulla carta: bisogna spostare questa fetta di pane in un qualsiasi punto della stanza, tale da permetterle di diventare un glorioso toast, facendo, al contempo, minor confusione possibile. I controlli a nostra disposizione sono il primo elemento con cui dobbiamo confrontarci e sono più complessi di quanto ci aspettassimo. I bordi della fetta di pane sono un po' come tentacoli appiccicosi, il che significa che possiamo scalare pareti verticali con il minimo sforzo e anche raccogliere piccoli oggetti lungo il percorso.

I tasti dorsali LT/RT e LB/RB controllano un angolo ciascuno e con la stessa quantità di precisione, abilità e pratica l'idea è quella di riuscire a muoversi come un ninja attraverso i livelli. Cerchiamo di essere onesti: dimenticatevi tutto quello che abbiamo appena detto, perché è molto più probabile che riusciate ad imparare a suonare il violino prima di riuscire a padroneggiare correttamente questi controlli.

Se non siete bravi a spostare questa fetta di pane in giro per il livello (e non lo sarete), vi troverete a raccogliere polvere, formiche e cocci di vetro. Se il pane è troppo sporco, ovviamente perderete, e ciò significa che il gioco si trasforma molto presto in una sorta di labirinto in cui l'obiettivo è quello di non toccare mai (o comunque, il meno possibile) il pavimento. Ci sono due aspetti che devono essere costantemente monitorati: fare in modo che il pane sia ancora commestibile alla fine del percorso, e l'altra è fare in modo che impariate a capire come aggrapparvi in giro per l'ambiente di gioco. Anche se il vostro eccellente panino è un alpinista d'elite, non può aggrapparsi sempre e ovunque. Dopo un po', perde la presa e se vi capita di trovarvi sopra la lettiera del gatto o sopra ad un secchio d'acqua, il vostro livello di commestibilità viene annientato completamente e dovrete ricominciare daccapo. Ancora una volta.

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Se siete stanchi della modalità Storia, ci sono una serie di altre modalità in cui potete divertirvi un po'. Raramente si rivelano modalità eccezionali, ma quanto meno offrono esperienze diverse. "Rampage" è dove si crea il caos totale con una baguette - ed è perfetto per brevi sessioni, anche se non ha lo stesso tipo di ricorso tattico presente nella modalità Storia. La modalità alternativa migliore è, a nostro avviso, "Zero G". Qui siamo una fetta di pane che sfoggia un jetpack che le permette di lanciarsi nel vuoto e riuscire a diventare un bel toast fragrante e dorato senza sbattere contro gli oggetti vicini. Questa modalità vi costringe matematicamente a disimparare tutto ciò che avete imparato dei controlli fino a quel momento, ma è una modalità decisamente più rilassata rispetto a quanto visto nella storia.

"Bagle Race" è semplicemente troppo banale e manca di quel carattere visto nelle modalità di gioco precedenti. A nostro parere, avrebbero potuto farne completamente a meno. "Cheese Hunt" è una modalità in cui siamo, questa volta, una fetta di pane duro alla ricerca di pezzi di formaggio con cui farcirci, ma la nostra sensazione è che questa modalità sia leggermente forzata. Infine c'è la modalità "Free Roam", che permette di giocare senza alcun obiettivo specifico, ma limitandosi semplicemente ad esplorare gli ambienti.

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I am Bread è un gioco che si rivela ben fatto da un punto di vista estetico: abbiamo apprezzato la colonna sonora e il design è davvero piacevole, tanto quanto il suo concept piuttosto folle. Purtroppo la frustrazione causata dal gioco è stata sufficiente a rovinare completamente l'esperienza. Il senso di realizzazione, quando raggiungiamo finalmente il traguardo, non è così forte come avremmo voluto e spesso ci siamo trovati a domandarci per quale motivo ci siamo messi a girovagare in compagnia di questa fetta di pane in giro per il mondo di gioco.

I am Bread vive esclusivamente su alcune meccaniche spietate, che non consentono alcun margine di errore. E' in definitiva un gioco che funziona, ma il suo livello di frustrazione non riesce ad appagarci completamente. Naturalmente questo concept è ben pensato per la "generazione YouTube" (a chi non piace esplorare nuovi modi per scalare pareti e mobili e vedere gli altri farlo, magari più e più volte?) ed i comandi e l'idea in sé funzionano, ma a dire la verità è molto più divertente guardare gli altri giocare piuttosto che essere noi a giocare in prima persona.

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05 Gamereactor Italia
5 / 10
+
Bel design; Concept divertente; Bello vedere gli altri giocare.
-
Controlli estremamente frustranti; Alcune modalità di gioco noiose; Pochi livelli; Crash continui.
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

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RECENSIONE. Scritto da Simon Eriksson

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