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Wolfenstein: The Old Blood

Wolfenstein: The Old Blood

Siamo tornati nel castello in compagnia di B.J. Blazkowicz.

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The New Order lascia spazio a The Old Blood nel secondo titolo del franchise Wolfenstein sviluppato da Games Machine. Il gioco è un'espansione standalone che racconta gli avvenimenti precedenti al gioco principale, anche se questa volta opta per qualcosa di un po' più tradizionale: abbandonate le ambientazioni retro-fantascientifiche dell'ultimo gioco, Wolfenstein: The New Order vede il ritorno di quell'ambientazione occulta per cui la serie è da sempre amata e conosciuta.

The Old Blood non richiede il gioco base per funzionare, e per il suo prezzo a 19.99 euro (anche se è possibile guardarsi intorno per ciò che riguarda la versione PC e trovare qualcosa di più conveniente), avrete a vostra disposizione 5/6 ore generose di storia. Certo, non è profondo tanto quanto The New Order, ma dato anche il suo prezzo, non possiamo lamentarci più di tanto. Il pacchetto offre otto capitoli nuovi (un po' di più) per la campagna, con un sacco di sana violenza e sangue, ma anche una nuova modalità con sfide a punteggio con annesse leaderboard online, che troveremo disseminate in giro per l'ambiente di gioco.

Come il suo predecessore, si rivela un gioco un po' incoerente rispetto al mood complessivo che si respira all'interno del gioco, anche se - ci teniamo a precisarlo - abbiamo preferito di gran lunga la storia di The New Order. Per la prima metà del gioco, si tratta solo di muoversi in modalità stealth usando l'ambiente circostante, ammazzare le guardie, per poi iniziare a fare fuori tutto quello che incrociamo per strada. La seconda metà del gioco scende nel territorio degli Zombie Shooter, e anche se comincia a poco a poco a riprendere ritmo, non riesce mai a deliziarci come vorremmo.

In ogni caso, è la prima metà del gioco ad essere davvero incredibile, e permette a The New Order di riprendere da dove Machine Games l'aveva interrotto: la scelta fatta dallo studio per Wolfenstein è quella di focalizzarsi molto sulla componente stealth, e i primi quattro capitoli di The Old Blood proseguono perfettamente quel mix di takedown subdoli e scontri a fuoco brutali visti nella campagna principale. Anche qui, infatti, dovremo annientare ufficiali, evitando però di innescare allarmi di alcun tipo. Nel caso dovesse accadere, vi troverete un'ondata di nemici diretta verso di voi, che vi bombarderà di proiettili (e in difficoltà più toste, vi lanceranno granate).

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Ancora una volta l'IA dei nemici non è particolarmente brillante, e cammineranno tranquilli e felici sul cadavere di un compagno appena abbattuto, senza nemmeno batter ciglio, con il corpo del soldato ancora caldo, con cui probabilmente stavano parlando pochi secondi prima. L'azione nelle varie sezioni è un po' selvaggia, ma si tratta solo di un piccolo inconveniente in quanto i takedown furtivi sono tristemente divertenti, i coltelli da lancio silenziosi danno grandi soddisfazioni, e poi, quando qualcosa va male e il combattimento inizia ad entrare nel vivo, le sparatorie sono davvero eccezionali.

Il gunplay è così buono perché le armi in Wolfenstein sono davvero eccellenti. Sono grosse e adeguatamente pesanti: è come se ci fosse una sorta di energia cinetica dietro ogni colpo messo a segno con il grilletto. Games Machine ama chiaramente i propri fucili, così tanto da aggiungere delle animazioni in cui vediamo il nostro impavido eroe, BJ Blazkowicz, pulire la parte superiore della sua arma, di tanto in tanto, con uno spolverino.

In The Old Blood troviamo senza dubbio un arsenale molto ridotto rispetto a Wolfenstein: The New Order, e il menu che usiamo per selezionare l'arma può risultare un po' complicato, ma il sistema di combattimento che ha funzionato molto bene in The New Order, lo ritroviamo perfettamente anche qui. Una cosa che non ci è piaciuta molto sono le battaglie con i boss, e anche se nulla è più fastidioso del boss finale del gioco precedente a questa espansione, anche qui abbiamo trovato un paio di combattimenti che non ci hanno soddisfatto.

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La storia è funzionale, e anche se in termini di azione risulta coinvolgente, in quanto ad originalità non è un granché. La voce fuori campo è solida, e ci sono alcuni personaggi divertenti che incontriamo lungo il nostro cammino, rendendo certamente il nostro viaggio molto più divertente di quello che avrebbe potuto essere. Data la relativa brevità della campagna, la narrazione basta e avanza, anche se non ci ha mai sorpreso o entusiasmato.

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Per quanto riguarda la parte grafica, l'estetica del primo gioco viene mantenuta in larga parte anche qui. Ci sono alcuni ambienti interessanti da esplorare, e alcune tappe sono sorprendentemente grandi. In particolare, il castello Wolfenstein è davvero ben costruito, con tombe spettrali e corridoi claustrofobici in tutto.

Come dicevamo, vi è una nuova modalità con sfide a punteggio e leaderboard online che danno corpo in modo significativo al titolo e offre una certa longevità. È possibile giocare ad alcune delle vostre sezioni preferite della campagna, combinando tra loro stealth e forza bruta, che permettono di sommare tra loro i punti, mentre in un angolo scorre un conto alla rovescia, che contribuisce a creare un ritmo molto sostenuto.

Restiamo dell'idea che la prima parte del gioco sia decisamente migliore rispetto alla seconda, probabilmente proprio perché vi è una maggiore attenzione alla componente stealth/action, che ci interessa maggiormente. Per fortuna l'elemento zombie che caratterizza la seconda metà del gioco non domina il finale, e sicuramente ci sono un sacco di motivi che ci spingono ad arrivare fino alla fine. Wolfenstein: The Old Blood vanta lo stesso combattimento viscerale del suo predecessore, ed è una esperienza similmente piacevole. Tuttavia, è anche vero che ci sono troppe analogie, ma al tempo stesso non riesce a bissare il successo dello scorso anno: inoltre, non basta un abito nuovo, se poi il prodotto non è variegato come il suo predecessore. Se dovessimo scegliere, propenderemmo per l'originale, ma è tuttavia un titolo che raccomandiamo: se vi è piaciuto Wolfenstein: The New Order, allora questa espansione standalone fa al caso vostro.

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Wolfenstein: The Old Blood
07 Gamereactor Italia
7 / 10
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Sistema di combattimento buono; meccaniche solide; grandi pistole; curato da un punto di vista grafico.
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La seconda metà del gioco non è buona quanto la prima; non è interessante o travolgente tanto quanto The New Order.
overall score
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