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Shadow of the Beast

Shadow of the Beast

Questo grande classico ha resistito alla prova del tempo?

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L'originale Shadow of the Beast è stato pubblicato nel 1989. Il gioco si era rivelato, all'epoca, uno strano mix tra muoversi su piattaforme lungo livelli labirintici e combattere contro nemici spaventosi, il tutto condito con spettacolari effetti visivi e una colonna sonora davvero insolita.

Da allora, le questioni riguardanti l'influenza e l'importanza che questo titolo ha avuto nel panorama videoludico sono state spesso argomento di discussione tra i fan, più e più volte. Forse il gioco vi suonerà familiare, forse ha rappresentato una parte importante della vostra infanzia, forse non ne avete mai sentito parlare. Conosciuto o meno, Shadow of the Beast si prepara ad approdare nuovamente, a distanza di quasi 30 anni, permettendo a chi non ha potuto godersi questo titolo all'epoca di poter finalmente mettere le mani su questo grande classico, ma contemporaneamente permettendo a chi ha avuto la possibilità di giocarci di rivivere quelle emozioni. Ma come si fa a tirare fuori il meglio di Shadow of the Beast, nel 21simo secolo, a quasi tre decenni di distanza dall'uscita dell'originale?

Per cominciare, si utilizza un motore moderno Unreal, facendo in modo che il gioco non fosse solo sorprendente da guardare, ma che girasse alla perfezione a 60 fotogrammi al secondo. Poi, si crea un gioco che solo all'apparenza ha qualche reminiscenza con l'originale, e che principalmente trae ispirazione da alcuni dei giochi action più influenti degli ultimi dieci anni. Infine, ma soprattutto, si assembla un team di sviluppatori che conosca bene le radici della serie— et voilà, ecco una fantastica reinterpretazione di un grande classico.

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Shadow of the Beast

Come il suo predecessore, Shadow of the Beast è una combinazione perfetta tra elementi platform e combattimenti. Per fortuna, le cose sono molto cambiate rispetto al 1989 ed è impossibile non farsi sopraffare dalle ispirazioni più moderne, dove la predilezione del gioco per le panoramiche e i magnifici scenari prende dichiaratamente ispirazione da God of War, i brutali combattimenti incentrati sulle combo si avvicinano molto a quanto visto nella serie Arkham, anche se in forma bidimensionale. Per tutto il tempo, le funzionalità online dei giochi Souls fanno da intermezzo tra un livello e l'altro.

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Quindi sì, il gioco rappresenta una proverbiale bestia di Frankenstein. Ma anche tenendo conto delle fonti d'ispirazione moderne ed evidenti, il gioco rende ovviamente omaggio al suo materiale d'origine in modo leggermente più sottile. L'originale Shadow of the Beast è stato così amato e acclamato, tra le altre cose, per le sue intricate dinamiche di background. E per questo motivo, naturalmente, il suo successore è ricco di sequenze panoramiche ricche, che permettono a questo mondo in due dimensioni di essere ancora più grande di quanto sia in realtà. Il combattimento nel gioco originale richiedeva grande precisione, pazienza e un'intima familiarità con l'ambiente circostante e, in modo simile, anche il suo remake richiede un'analoga attenzione a proposito del numero dei nemici, della strategia da utilizzare e dall'ambiente in cui ci troviamo.

A rigor di termini, il gameplay può essere diviso in due parti. In una metà il giocatore si ritrova a saltare da una piattaforma all'altra, salire sui muri, tirare leve e risolvere semplici puzzle. L'altra metà ci vede invece armeggiare con su un arsenale di mosse letali sufficientemente grande per hackerare, scivolare e farsi largo tra le fila dei nemici. Aarbron non è di certo un peso piuma come Mario o grazioso come Kirby - le sue mosse sono esagerate e infliggono una bella quantità di danni. Riuscire a controllare la bestia richiederà un po' di tempo prima di abituarsi, ma è perfetto questo tipo di personaggio. Ogni salto, attacco o mossa rende perfettamente l'idea del tipo di aggressività che muove questo personaggio.

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Sapere, Aarbron è una specie di mostro assetato di sangue, anche se ha un aspetto davvero carino. Sangue, violenza e membra sono all'ordine del giorno quando dilania con aggressività il nemico. Sebbene il combattimento si presti a confronti con l'altro gioco, abbiamo comunque notato delle novità. I nemici muoiono con un solo colpo. Ce ne sono, tuttavia, un sacco e per meglio rendere in combattimento, consigliamo meno di imparare combo complesse di pulsanti difficili, ma piuttosto memorizzare il posizionamento e le debolezze dei nemici. Naturalmente, non essere colpiti aiuta molto. Si tratta di un combattimento frenetico, veloce e piuttosto impegnativo, soprattutto per coloro che sperano di scalare la vetta delle classifiche.

Tra l'elemento platform e il combattimento, quest'ultimo sicuramente spicca come punto di forza del gioco. Dà grandi soddisfazioni ed è molto versatile. In generale, i due aspetti del gioco non convergono quasi mai o non si mescolano mai in modo significativo o interessante tra loro. Almeno, non nel modo in cui trascendono per diventare un unico grande tutto. Ognuna di queste componenti ha un proprio scopo, ma è solo la prospettiva di nuovi nemici da fare a pezzi che ci spinge a continuare a giocare a Shadow of the Beast.

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E l'elemento della rigiocabilità è assolutamente importante per il gioco. Sfortunatamente è molto breve, con non più di sette o otto livelli che possono essere completati in tre, massimo quattro ore. Un'altra somiglianza con l'originale, suppongo. Gli sviluppatori hanno fatto una discreta quantità di lavoro per riuscire ad estendere la durata del gioco, va detto. Naturalmente, il gioco offre diversi livelli di difficoltà, i punteggi più alti e le classifiche. In aggiunta a ciò, troverete anche gli alberi di abilità, collezionabili e piccole biografie che offrono curiosità sul materiale originale. Tra le idee più interessanti, tuttavia, vi è la possibilità di sbloccare i boss extra, finali alternativi, sottotitoli per i nemici e anche un'emulazione del gioco originale.

Tutto sommato ci siamo davvero divertiti in compagnia di Shadow of the Beast. Si tratta di una interessante combinazione tra vecchio e nuovo. Dal punto di vista tecnico, il gioco è stata un po' di più di un'impresa e la qualità della produzione è inversamente proporzionale alle dimensioni del team di sviluppo. Purtroppo i lunghi tempi di caricamento e una quantità limitata di livelli sono i due punti deboli reali di questo gioco. PlayStation 4 non è certamente a secco di titoli in questo periodo, ma se siete un po' in ristrettezze e siete alla ricerca di un buon mix tra un gioco old school e next gen, Shadow of the Beast merita una considerazione - e non è affatto l'ombra di sé stesso.

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07 Gamereactor Italia
7 / 10
+
Bella grafica e buon frame rate. Sistema di combattimento solido. Buona rigiocabilità.
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Tempi di caricamento lunghi.
overall score
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