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Mafia III

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La nostra permanenza a New Bordeaux è andata meglio di quanto ci aspettassimo.

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Abbiamo appena fatto partire Mafia III e veniamo accolti da un disclaimer sullo schermo da parte di Hangar 13. Dicono di prendere le distanze dai fenomeni di razzismo che incontreremo durante il gioco, ma che al contempo ignorarlo sarebbe stato dare un'immagine distorta dell'America degli anni '60. Insomma, l'atmosfera è abbastanza chiara.

E noi ci ritroviamo esattamente lì, in un'America del 1968, soverchiati da insulti razzisti e fungendo da bersaglio di sguardi condiscendenti. Tutto perché il protagonista del gioco, Lincoln Clay, ha sangue misto nelle vene. Sua madre era nera e suo padre probabilmente italiano. Non lo sappiamo con certezza. Lincoln è cresciuto come orfano. Ma, come dice un personaggio del gioco, in questo momento storico, se hai un aspetto che anche lontanamente di colore nero, si viene trattati come una persona di colore. La cosa più impressionante è il fatto che Lincoln non sembra essere particolarmente infastidito quando una signora bianca dell'upper-class tiene stretta a sé la borsa quando lui cammina dietro di lei, o quando gli viene chiesto da un negoziante della zona bella della città se si è perduto. Per lui, questa è solo una parte della vita.

Quando era ancora molto piccolo, il capo della mafia nera, Sammy, lo ha preso con sé e qui Lincoln è cresciuto come membro della famiglia. Incontriamo per la prima volta il nostro personaggio principale il giorno in cui sta ritornando dalla guerra del Vietnam e viene accolto con affetto dai familiari e dagli amici nel bar di loro proprietà. Non ci vuole molto prima che Lincoln si faccia coinvolgere in un grande rapina a fianco dell'Italian Mob, una rapina che si rivelerà particolarmente cruenta. Tutti i membri della famiglia di Lincoln finiscono per essere uccisi da Sal Marcano, il leader della mafia italiana, e dai suoi scagnozzi. E lì, in mezzo alle fiamme che la mafia italiana lascia dietro di sé, Lincoln giace disteso. Incosciente, ma non è morto. E la sua mente viene invasa da una serie di pensieri che lo condurranno ad iniziare il suo viaggio per avere la sua vendetta. Con la nostra piena approvazione.

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Mafia III
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Il messaggio di cui sopra da parte di Hangar 13 spiega quanto siano stati determinati, sia loro sia 2K Games, a rendere Mafia III il più realistico possibile, mettendo in gioco tutta quella violenza sanguinaria e quel razzismo che quel periodo storico porta con sé, anche se forse per molti giocatori può apparire un po' estremo. Ma a nostro avviso, la ricostruzione è stata piuttosto fedele e funziona. Per tutto il tempo in cui abbiamo giocato, non siamo mai rimasti fisicamente disgustati per quanto accadeva sullo schermo, anche perché alla fine quello è Mafia III. E questo non perché non abbiamo mai avuto occasione di rivivere esperienze razziste o violente in altri giochi, prima di adesso; è solo che Mafia III riesce a collocare tutto questo in un ambiente così realistico e con un umorismo nero, tale da lasciare in noi un segno. Ma in senso buono.

Non ci siamo trovati solo a simpatizzare con Lincoln, ma in qualche modo abbiamo iniziato a provare le sue stesse emozioni. Non siamo stati semplicemente attratti dalla storia, ma siamo diventati parte di essa. Ed è qui, a nostro avviso, che risiede la forza centrale di Mafia III.

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Questo mood così stridente ci accompagna per tutto il gioco e questo, naturalmente, vale anche per i personaggi che incontriamo lungo il nostro cammino. Come parte del piano di Lincoln per ottenere la vendetta, c'è quella di dover reclutare altri pezzi grossi del mondo del crimine. Naturalmente nessuno di questi è immacolato, ma grazie al loro profondo background a cui veniamo lentamente introdotti, diventano umani, personaggi con cui alla fine si stringono rapporti e per cui ci si preoccupa. Sicuramente l'interpretazione degli attori contribuisce molto in questo senso, rivelandosi assolutamente sublime, e le animazioni facciali sono così incredibilmente dettagliate e realistiche che la storia diventa reale e i personaggi vivi.

Ma per fare in modo che la storia parta nel modo giusto, Hanger 13 si è presa un po' di tempo. Partono raccontandoci la storia in modo non lineare. Qui ci vengono offerti alcuni pezzi della storia che contribuiscono ad accrescere la tensione - e con un nodo che incombe allo stomaco, con la sensazione che qualcosa di brutto sta per accadere. La storia ci viene raccontata in un modo fantastico, ma in qualche modo tende ad escludere un po' il giocatore. State guidando da A a B, quando una cutscene si conclude. Sposti un oggetto X per attivare un'altra sequenza. In questo modo, i giocatori che vogliono semplicemente raggiungere quel determinato obiettivo e iniziare a rubare automobili e uccidere altri cattivi, si troveranno costretti ad aspettare.

Quando la trama entra finalmente nel vivo dell'azione, New Bordeaux si apre a voi e diventa il vostro parco giochi, anche uno di quelli abbastanza grandi. La città è costituito da diversi distretti: c'è la parte ricca e bella della città, la zona povera, i bassifondi e così via. Tutti questi distretti sono diversi l'uno dall'altro, dal modo in cui i poliziotti reagiscono ai vostri crimini al modo in cui si è accolti in strada e, naturalmente, da un punto di vista del design e dell'aspetto degli edifici.

Anche se ogni parte della città è divertente da vedere e le vetture si guidano bene, non abbiamo mai avuto veramente voglia di esplorarle. Non ce la siamo sentita di allontanarci dal nostro percorso prestabilito, ma ci siamo limitati a seguire le frecce che ci conducono al nostro prossimo obiettivo. I collezionabili che possiamo trovare nel gioco, che in qualche modo dovrebbero spingerci su questa strada, sono assolutamente fuori luogo. Può essere un modo divertente per aggiungere qualche elemento in più al nostro percorso abituale, ma non ha senso. Finiscono per essere solo un riempitivo, e perciò non vediamo il motivo per cui dovremmo fermare la nostra macchina, aprire, rompendola, una porta, muoversi in modo furtivo per poi rubare qualcosa di inutile, come una rivista di PlayBoy. Se ci avessero motivato a trovare i collezionabili, perché magari danno informazioni aggiuntive, avrebbe avuto senso; ma così non abbiamo avuto davvero alcuno stimolo.

Ma non appena New Bordeaux si apre a voi, avete finalmente la possibilità di costruire il vostro impero criminale. Bisogna infatti creare la vostra reputazione nel mondo criminale quartiere per quartiere e pezzo per pezzo. Per farlo, dovrete uccidere pezzi grossi della scena criminale locale ed entrare in possesso dei loro distretti. Bisogna liberare le prostitute, rubare i soldi, distruggere la droga, far esplodere distillerie, interrogare i loro scagnozzi e attaccare quei negozi che sono sotto la loro protezione. Quando avete causato un danno sufficiente ai loro affari, a quel punto un boss uscirà dalla sua clandestinità e dopo aver combattuto contro di lui, potete scegliere se finirlo per ricevere una piccola somma di denaro o reclutarlo nella vostra organizzazione e, quindi, migliorare la vostra posizione. In realtà, nessuna di queste "boss fight" possono considerarsi particolarmente memorabili, e le poche di cui abbiamo ricordo sono per via delle cutscene che ne sono successivamente scaturite.

Ma il problema non risiede nel fatto che le missioni sembrino un po' tutte uguali, il problema sta proprio nel fatto che nessuno di questi combattimenti ci è apparso epico. Prima di tutto, controllare Lincoln è un compito davvero difficile, soprattutto quando deve nascondersi, una meccanica che torna molto utile durante i combattimenti. È possibile spostarsi dietro gli angoli o continuare ad andare in copertura per spostarsi in una direzione molto precisa, tenendo premuto il tasto X. Peccato che raramente questa meccanica abbia funzionato e questo si traduce nell'essere scoperti o colpiti mentre si tenta di spostare Lincoln da un luogo ad un altro. Sinceramente abbiamo trovato più intuitivo e reattivo un sistema come quello visto in The Division, che funziona davvero molto bene.

A dire il vero, noi abbiamo utilizzato un approccio furtivo silenzioso in un primo momento. È anche possibile scegliere se i vostri attacchi siano letali o non letali tramite le opzioni del menu del gioco. Sinceramente, non abbiamo molto compreso il senso di questa operazione se non moderare più o meno la nostra sete di sangue. E se avete bisogno di stordire i nemici che vi stanno intorno, potete sempre usare un attacco brutale.

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Se volete avere un certo vantaggio nei combattimenti, prima che prendano il via, potete installare un dispositivo di intercettazione nelle vicinanze e tramite le informazioni che raccogliete da questo, saprete esattamente dove si trovano i vostri nemici. Ciò significa che con il semplice tocco di un tasto potete individuarli attraverso le pareti e coperture. Se ad un certo punto siete stanchi di questo lento e metodico approccio, potete sempre procedere ad armi spianate.

Ma non importa quale metodo abbiamo utilizzato, dobbiamo ammettere che i combattimenti non sono esattamente l'aspetto più interessante di Mafia III. Tutti i nemici si muovono allo stesso modo - o stanno fermi in piedi, o pattugliano una zona molto piccola o procedono a due a due e devono essere separati. E quindi alla fine la maggior parte dei combattimenti si assomiglia molto.

Il paradosso è che all'inizio volevamo più azione e la libertà, ma più procedevamo nel gioco, e più abbiamo iniziato a sentire la mancanza dell'opening più cinematografico. Il combattimento diventa in sostanza un ostacolo da superare per riuscire ad andare avanti nella storia.

Per fortuna i combattimenti si evolvono un po' andando avanti nel gioco. Di più distretti riusciremo a prendere il sopravvento, migliore sarà il rapporto che si svilupperà con i nostri Underboss. Ciò significa che otterrete molti più vantaggi, come la possibilità di chiamare qualcuno che vi porti le vostre auto in giro, o chiamare un venditore di munizioni la cui selezione è via via crescente. E nuove armi come una pistola in silenziata, le molotov o le granate, offrono modi ulteriori per gestire le vostre missioni e i vostri combattimenti, portando un po' di pepe in più nel gioco.

Come ho già detto, il mood che si respira nel gioco è molto singolare. È come se Hangar 13 ci avesse davvero catapultato in quell'epoca come con una sorta di capsula del tempo. Lo stile, le auto, l'atmosfera, tutto funziona alla grande. E la ciliegina sulla torta è la fantastica colonna sonora. Magari non siamo particolarmente incoraggiati a esplorare la città, ma più volte ci siamo intrattenuti in macchina un po' più a lungo del necessario per sentire la fine di una canzone. Johnny Cash, Creedence Clearwater Revival, anche Elvis e tutti gli altri successi di quell'epoca. È tutto fantastico.

L'unica cosa che rovina un po' l'atmosfera sono alcuni piccoli errori fastidiosi in cui ci siamo imbattuti, come ad esempio un cambiamento irrazionale della luce del giorno. Improvvisamente, in un batter d'occhio un viaggio a mezzogiorno diventa una crociera di mezzanotte. O ancora la grafica fastidiosamente pessima e ridondante nello specchietto retrovisore. Si tratta di errori piccoli, per carità, e probabilmente la maggior parte dei giocatori non se ne accorgerà neanche, perché sarete troppo distratti dal gioco in generale.

Non possiamo certamente definirci dei tipi tosti, anzi forse siamo morbidi e dolci come un cucciolo. Eppure in Mafia III ci siamo trasformati in una vera e propria belva assetata di vendetta. L'incredibile storia e personaggi scritti in modo incredibile hanno tirato fuori il gangster che c'è in noi. Non solo abbiamo giocato la storia sullo schermo, ma la abbiamo vissuta. E questo è, come abbiamo detto, la forza di Mafia III. I combattimenti sono in fin dei conti buoni, anche se non ci hanno fatto gridare al miracolo, il gameplay è tutto sommato buono e l'atmosfera è incredibile. Mafia III vi offrirà una esperienza unica, un'esperienza che ha i suoi difetti, ma a dispetto di questi, resta comunque una grande avventura.

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Storia fantastica, Doppiaggio sublime e ottime le animazioni facciali; Personaggi profondi; Un realismo che vi sorprenderà; Un'atmosfera unica.
-
I combattimenti si assomigliano; Controlli pesanti; Collezionabili inutili e senza contesto.
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

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