Spelunky

gaSi è instaurato un rapporto di odio e amore nei confronti di questo strano Indiana Jones con un grosso naso rosso. Moriamo più e più volte, e ci viene voglia di gettare il controller contro il muro più vicino.

Ma stiamo calmi: l'impazienza, ripetiamo, non è una virtù. Né lo sono l'avidità o la curiosità - ma questi due offrono un sacco di ricompense nelle caverne oscure di Spelunky.

Spelunky è la versione Xbox Live Arcade del gioco con lo stesso nome che uscì PC qualche tempo fa. Si tratta di un platform 2D, un'avventura folle con livelli generati casualmente - tesori, damigelle da salvare, oggetti e uscite - che cambiano ogni volta che si gioca. Il concept funziona sorprendentemente bene.

Il nostro sosia di Harrison Ford deve attraversare cinque mondi, ognuno con quattro livelli, e in ognuno trovare un'uscita. Un'uscita nascosta da qualche parte nelle profonde e oscure caverne. Non vi resta che trovarla.

Come Indy, il nostro eroe ha una frusta, ma ha anche tutto l'occorrente per svolgere il suo lavoro: bombe, corde, jetpack, stivali chiodati, una bussola e persino un fucile da caccia. Tutti acquistabili nel negozio del gioco, da pagare con i tesori trovato durante l'esplorazione, e riportati da un livello quello successivo.

Da qualche parte in questi sistemi di grotte si trovano anche damigelle in pericolo, che urlano letteralmente il loro bisogno di soccorso, ma sono anche missioni del tutto opzionali che, date le vostre scorte limitate, possono fare la differenza tra la sopravvivenza e la morte, qualora si decidesse di comportarsi da Super Mario. Eppure, l'idraulico italiano non ha mai frustato a morte nessuno, il che potrebbe mettere la parola fine alla ricerca della vostra aspirante principessa (e farvi perdere punti extra alla fine del livello) a causa della combinazione di situazioni frenetiche e dei controlli a volte goffi.

Perché a differenza del professor Jones, il nostro esploratore muore. Parecchio. Ci vuole una quantità infinita di tentativi per tentare un percorso completo attraverso tutti i mondi, ma in ogni livello ci vengono concessi quattro cuori e, a causa delle trappole, dei nemici o dell'uso improprio delle bombe si è continuamente in pericolo. Il tasso di suicidi non è mai stato così alto in un videogioco.

Spelunky è difficile, anche per quelli con comprovate abitudini di gioco. Non c'è niente di facile in questo gioco. L'unico modo per vincere è giocare bene, concentrarsi e osare. Ogni tanto vi ritroverete con una torcia in mano, la quale è in grado di illuminare solo a pochi metri da noi. Le scale possono portare ad abissi senza fondo. I salti sono una questione di fortuna. Dovete saltare e vi resta un solo cuoricino? Andrete incontro a morte certa.

Il gioco è molto più facile quando si viaggia con un massimo di tre compagni in co-op. È possibile far rivivere i propri compagni, un vero vantaggio. Ma, per contro, si può uccidere un amico per errore (o di proposito). Se non si presta attenzione ci si ritroverà presto senza amici, o ammazzati da qualche amico frustrato.

La grafica è in pixel art, contrappuntata da un'ipnotica musica retrò. Lo stile è accogliente e allevia in modo piacevole l'odio che si sviluppa inevitabilmente. Questo sistema di amore/odio ci ricorda Super Meat Boy, un altro platform che ci ha fatto digrignare i denti.

La modalità deathmatch è pazzesca. Più veloce e più divertente rispetto al Bomberman originale, questa modalità per quattro giocatori diventerà leggendaria. Si possono colpire con la frusta, con un arma da fuoco, con un coltello o una bomba gli avversari, e la velocità di gioco genera un fantastico caos.

Purtroppo non è disponibile come opzione online, ma perlomeno ci solleva da parte della frustrazione provata in single player.

Se la severità di questa recensione vi sembra in contrasto con il voto, è proprio a causa di questo rapporto di amore e odio, lo stesso riscontrato in Super Meat Boy. Irritazione e ripetizione fuggono via grazie al generatore di livelli casuali, alla convergenza dei punti di gioco e ai riflessi necessari per questo platform della vecchia guardia. Anche se stiamo schiacciando i pulsanti con frustrazione, siamo felici di farlo più e più volte.