Hotline Miami

Hotline Miami è brutale. Anche se la grafica del gioco ha lo stile volutamente grezzo e pesantemente pixellato dell'era 16 bit, è uno dei giochi più grotteschi e violenti di sempre.

Sangue, budella e cervelli che si sparpagliano, a seconda dell'arma usata. Quando si uccide un nemico a terra, finendolo con un tubo o una mazza o di metallo, o semplicemente con le mani nude, si entra nel territorio della violenza immotivata.

Ma non è solo lo spargimento di sangue a rendere violento Hotline Miami - anche la meccanica e il gameplay giocano un ruolo importante. Ricordano molto una versione stravagante del classico GTA.

Hotline Miami è difficile, e la differenza tra la vita e la morte si decide in meno di un secondo. Siamo sempre in massiccia inferiorità numerica, i nemici hanno ottimi riflessi e la morte giunge rapida. Un colpo o due, di solito, bastano.

Pertanto, si muore spesso. Ma basta un tasto per ricaricare, e i tempi di caricamento sono inesistenti. In maniera analoga a Super Meat Boy, la morte è una parte dell'esperienza, e ben presto ci si ritrova a capire quale sia il percorso giusto da intraprendere tra le varie orde di nemici.

Anche se ci sono un sacco di armi da fuoco, e non si può lamentare delle loro prestazioni, si comprende subito che è meglio starsene tranquilli, dato che il suono degli spari è di solito sufficiente per attirare l'attenzione di una miriade di nemici.

Si possono sbattere le porte aperte e abbattere i nemici dall'altra parte, mettendoli fuori combattimento per un po'. Pertanto, è necessario trovare il giusto tempismo con cui agire e controllare con meticolosità cosa fare e chi uccidere per primo in una stanza, attirando i nemici verso la porta.

È difficile, e ci si riesce soltanto morendo diverse volte - ma questo significa che ogni assalto dà più soddisfazione.

Ma Hotline Miami è ben più di qualche macchia rossa e di riflessi fulminei. È un pastiche anni '80 con un'atmosfera alla David Lynch. Non si capisce bene che cosa sia reale e che cosa sia onirico.

Dei misteriosi messaggi in segreteria ci dicono dove andare e di uccidere tutto ciò che si muove, e dopo ogni missione c'è una piccola pausa in cui si visita una pizzeria, un negozio di generi alimentari, un bar, un videonoleggio di video o simili, e in cui c'è sempre lo stesso uomo dietro il bancone , che ripete sempre le stesse frasi.

Incidenti bizzarri e psicosi sono, a quanto pare, il pane quotidiano del nostro eroe, e anche se il gioco non è esattamente diretto nella sua tecnica narrativa, si ha la netta impressione che ci sia un certo contesto in tutto questo mare di violenza. Ma di cosa si tratti, è una cosa che sta a noi scoprire.

Tutto è legato insieme da una delle più calde colonne sonore che abbiamo mai sentito. Musica techno e basso synth sottolineano l'atmosfera frenetica quando si è fuori a fracassare crani, in contrapposizione ai pezzi più calmi dei menù..

E anche se la grafica, come detto, non è propriamente bella, riesce a sottolineare la brutalità e la follia di quello che si sta facendo. Lo sfondo lampeggia ogni volta che si colpisce qualcuno, e la terra si inclina e ruota a poco a poco mano a mano che si uccidono più nemici.

Forse Hotline Miami dice qualcosa di saggio sui giochi e sulla violenza, e su come trascorriamo il nostro tempo libero. O forse è solo un gioco d'azione cattivo, strambo, sinistro e bizzarro.

Ma la combinazione di grafica semplice, di una colonna sonora brillante, di violenza frenetica, di un'atmosfera mistica e da incubo, e del gameplay impegnativo e rapido, lo rende uno dei migliori giochi d'azione che ho provato negli ultimi anni. Hotline Miami è eccezionale su tutti i fronti, ed è un meraviglioso esempio di quanto si possa fare con mezzi semplici, se si hanno delle buone idee.

Dato che il gioco costa più o meno come una pizza, non vi è alcuna scusa per non provare questo violentissimo gioco. Da comprare. Senza remore.