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      Gamereactor
      recensioni
      Ace Combat: Assault Horizon Legacy

      Ace Combat: Assault Horizon Legacy

      Il titolo in alta definizione ci aveva conquistati. La versione per Nintendo 3DS, però, ha deciso di non imitare il titolo per le console casalinghe. Ed è stata una scelta vincente.

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      La prima cosa da sapere in merito a Ace Combat per Nintendo 3DS è che questo gioco non ha nulla a che vedere con il recente gioco lanciato su PS3 e Xbox 360. A parte il titolo, il font della scatola, gli aerei... non c'è altro di simile. In genere questi indizi possono denotare un gioco buono o cattivo, in particolare se avete provato la versione per console, ma Legacy propende per la prima delle due ipotesi.

      Sebbene l'uscita di ottobre ci lasciò ottime sensazioni, i suoi sforzi di imitare le tattiche hollywoodiane che trionfano in altri giochi bellici rendevano il gioco lontano dall'esperienza Ace Combat più autentica, lasciando meno spazio al giocatore. Questa versione 3DS, tuttavia, recupera lo stile distintivo del progetto Aces e, con il supporto di Access Games, diventa un titolo più classico, ma con elementi moderni, e certamente migliore per i fan di lunga data della serie.

      Non ci sono gli elicotteri, i filmati sui personaggi o le numerose sequenze pre-programmate. In Ace Combat: Assault Horizon Legacy si può ascoltare la consueta musica "innotica", che ipnotizza ed enfatizza allo stesso tempo, i colori riacquistano importanza e l'approccio è semplice, chiaro e senza binari invisibili.

      È possibile controllare l'aereo con il pad a cerchio del 3DS, uno stick che offre precisione e fluidità più che sufficienti. Il controllo è molto, molto indulgente, ricordando il carattere arcade della serie, ma torna ad infastidire che si siano dimenticati dei controlli precisi alla ricerca di un controllo totale e artificiale. Se si desidera gestire l'aereo come un vero e proprio velivolo, è meglio mettersi ai comandi di un simulatore, perché questo gioco e le sue manovre da capogiro sono progettati per un controllo irrealistico.

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      Accelerare, frenare, fare fuoco coi missili e le mitragliatrici, con un pulsante dedicato per le manovre speciali di attacco o di difesa e l'altro per cambiare la destinazione (a meno che non si utilizzi lo schermo tattile). Ogni aereo (per la prima volta velivoli reali) ha le sue statistiche di forza, manovrabilità, velocità ... ignorabili in un primo momento, ma quando il gioco inizia a essere difficile, non solo si deve scegliere l'apparecchio più appropriato, ma è necessario modificarlo a fondo per evitare di essere abbattuti, assumendo anche qualche pilota che sia di aiuto. Più di una volta si esauriscono tutti i soldi per apportare queste modifiche e miglioramenti, pertanto è obbligatorio guadagnare XP e superare ogni missione "con lode".

      La curva di apprendimento e la difficoltà è più morbida del normale (forse per l'effetto 3D?), quindi può sembrare un gioco blando o monotono nella prima ora di gioco. Tuttavia, come la storia progredisce, spuntano alcune missioni alternative, il ritmo comincia a decollare e appaiono battaglie piuttosto emozionanti.

      I nemici si fanno coriacei, le acrobazie diventano così esagerate e ci si spinge oltre ogni limite fino a intercettare il proprio avversario sul radar. Il sistema di manovre di evasione e di attacco è obbligatorio, e prende in prestito elementi da altri giochi dello studio come The Sky Crawlers: Innocent Aces.

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      Questo meccanismo è molto più equilibrato che nella versione console di Assault Horizon. È certamente semplice e meno spettacolare, ma più logico e meno invadente. Si evita così quella sensazione secondo cui tutto è automatizzato, lasciando gli automatismi alle schivate dei missili in arrivo e agli avvicinamenti alla coda del nemico. È necessario usare questi aiuti ogni due per tre, ma avviene in modo dinamico e mantiene un senso di controllo.

      Ace Combat: Assault Horizon LegacyAce Combat: Assault Horizon Legacy

      Il nostro pilota Phoenix inizia a trionfare in uno squadrone, con una storia che importa ben poco e si pone in secondo piano, con gli oscuri piloti rivali a rappresentare il marchio di fabbrica della saga. Il giocatore è più interessato a ottenere una medaglia in tutte le missioni standard e in tutte le missioni extra (e di sopravvivenza) che appaiono come succosi bonus. Questo materiale è più che sufficiente per il giocatore singolo, ma naturalmente è solo con gli avversari umani che ci si mette davvero alla prova. La mancanza di un multiplayer è il difetto più incomprensibile di questo titolo.

      Parlando di difetti, dobbiamo sottolineare che la telecamera non può essere cambiata in volo, qualcosa che, invece, funzionava molto bene sul gioco per le console casalinghe. A volte si può essere interessati a vedere l'aereo dall'esterno, in altri casi si preferirebbe avere solo l'HUD o l'interno della cabina, ma purtroppo questi cambiamenti si attivano solo dal menù di pausa. Una cosa che risulta ancora meno comprensibile, dato che il cambio di prospettiva è concesso durante l'utilizzo del pilota automatico.

      Infine, alcuni appunti visivi. Il risultato complessivo è abbastanza buono, con vari effetti inediti per le console portatili e scenari convincenti. Il più grande problema è la mancanza di elementi nella maggior parte degli ambienti, oltre a qualche fastidiosa scalettatura sui bordi degli aerei.

      Ciò che ci intrigava di più, era scoprire cosa lo studio di sviluppo avrebbe fatto con l'effetto 3D, e la verità è che il risultato è certamente curioso. Nell'introduzione e durante il briefing delle missioni, l'effetto è spettacolare: si distinguono bene i piani, in modo molto suggestivo, invitando a tenere un effetto di parallasse più pronunciato. Durante il volo, in quanto vi sono pochi punti di riferimento sul piano, la percezione della profondità è più leggera. Ma Access ha tirato fuori dal cilindro un trucchetto piuttosto carino: ha posizionato l'HUD "dentro" lo schermo, invece di allinearlo sullo stesso piano, ottenendo un maggiore senso di vertigine.

      Tuttavia, dato che nei combattimenti l'effetto impressiona meno che nei menù, il gioco include una modalità replay in 3D che mostra fino a 15 missioni precedentemente giocate, che questa volta consentono di cambiare punto di vista e di vedere il gioco da tutte le prospettive.

      Se ci limitiamo a questo genere, Fox 64 3D resta sempre un passo avanti, in particolare per la presenza del multiplayer locale. Se avete già il classico Nintendo e intendete continuare a volare, il nuovo Ace Combat, fedele al suo stile originale, non vi deluderà.

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      08 Gamereactor Italia
      8 / 10
      +
      Giocabilità classica alla Ace Combat, buone idee con l'effetto 3D, tanti contenuti per il giocatore singolo
      -
      Un po' debole nelle prime ore di gioco, non ha il multigiocatore, non è possibile cambiare la telecamera
      overall score
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