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Disney's DuckTales Remastered

Disney's DuckTales Remastered

"Qua la vita a Paperopoli è un gran ballo. Corri, voli in aeroplano, ma che sballo! Storie di Paperi, ma che bei Paperi".

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La moda dei remake in HD non rappresenta più una novità. Da un paio di anni, assistiamo a riedizioni o ad adattamenti di giochi senza tempo in alta definizione, dai successi delle prime console ai classici moderni di un decennio fa. Alcuni sono più elaborati, seppur radicali o fedeli all'originale, ma dietro a questi metaforici "rifacimenti di trucco", forse una delle conclusioni più comuni cui ci troviamo di fronte è che quanto più ci si va indietro nel tempo e con la tecnologia, tanto più diventa difficile (o laborioso) riportare a oggi quegli antichi splendori. Ancora di più, se si tratta di un gioco di animazione in 2D tradizionale, quelli che oggi sono sottovalutati a prima vista (e pochi arrivano poi nei negozi) e che, in effetti, risultano molto difficili all'adattamento. In questo senso, Disney's DuckTales Remastered rappresenta un esempio di come le cose andrebbero fatte.

Capcom ha fatto centro, dal momento che si è rivolta ad uno degli studi più adatti ad occuparsi di questo lavoro. Il curriculum di WayForward parla da solo, mostrando che sono una delle poche aziende che oggi sopravvivono, concentrandosi su giochi a scorrimento laterale con sprites. A chi conosce A Boy and his Blob, The Bold Batman o Mighty Switch Force, sa bene che la casa giapponese aveva ragione e che quindi l'amato platform di NES era in buone mani.

Alcuni avrebbero preferito gli sfondi piatti o altre scelte specifiche, ma nessuno può negare che il risultato ottenuto sia praticamente impeccabile. A partire dai menu al più piccolo nemico, passando per le ambientazioni, agli effetti o ai personaggi principali. Le nuove immagini ad alta definizione sembrano uscite da una fabbrica dei sogni. Gli (ora enormi) sprite sono dettagliati come in un fumetto o in un episodio animato, pur conservando ancora il sapore classico dell'originale. Se si chiudono gli occhi per un momento, è possibile venire trasportati agli inizi degli anni '90, quando eri a casa con tuo cugino, a giocare insieme al titolo dei "bei paperi".

Disney's DuckTales Remastered
Sì, la porta sullo sfondo porta proprio dove pensate...alla "piscina" del Deposito!
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Basta un rapido sguardo alla galleria di immagini per apprezzare l'ottimo lavoro svolto con gli sprite. Questi si integrano perfettamente agli sfondi poligonali in 3D, e sono progettati per offrire una profondità, un contesto e l'azione. Zone come il tempio in rovina o la nuova stazione lunare prendono il meglio da queste caratteristiche.

Ma una "'rimasterizzazione" degna di nota deve anche riuscire non solo a sfruttare la qualità visiva dell'originale su uno schermo moderno, ma anche promettere ore di grande divertimento, in primo luogo per i fan del classico e poi, forse, per i nuovi giocatori.

L'arte del pogo-salto

Il DuckTales Nintendo non aveva conquistato i giocatori dell'epoca solo per essere riuscito a ricreare alla perfezione le avventure di Zio Paperone e compagni. In realtà, proponeva un uso molto personale e originale delle meccaniche dei platform, aspetto che aveva convinto allora e che adesso risulta davvero curioso. Fulcro del sistema di controllo è il pogo-salto, con cui de Paperoni può rimbalzare sullo scenario, eseguendo grandi salti e colpendo la maggior parte dei nemici dall'alto. In questi momenti, questo salto particolare - che può essere controllato come prima o attraverso una nuova (e più logica) funzione, tenendo premuto il pulsante - diventa il principale mezzo di trasporto per la maggior parte del gioco. Il salto normale viene utilizzato per le situazioni più tranquille, mentre l'accovacciarsi e colpire gli oggetti in stile di golf completano il repertorio.

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Niente di più, ed è incredibile riuscire ad ottenere un sistema di controllo semplice, anche grazie ad un design di livello e dei nemici particolarmente ingegnoso. Beh, a queste si affianca anche un'altra caratteristica particolare: se si passa accanto a degli spazi invisibili, è possibile far cadere degli oggetti nascosti. Questa altra classica e tipica risorsa dei platform richiede ai giocatori più ambiziosi di rasentare le pareti e mettere la testa nelle varie fessure, il tutto combinato con il pogo-salto, alla ricerca di diamanti e dolci nascosti. Per quanto illogico ma brillante, questa era (ed è tuttora) la caratteristica dominante del gioco: abbandonarsi ad una continua esplorazione dell'ambiente. Spesso ti verrà da dire "Cavolo, i giochi prima erano così!".

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L'animazione è fantastica. Un particolare attenzione agli effetti delle catene e delle corde quando le si usano. Le canzoni sono grandiose e dal sapore retrò.

I cinque livelli sono grandi, aperti e, come tipico di quegli anni, molto difficili. Gli scenari sono: Amazzonia, Transilvania, Le miniere africane, l'Himalaya e la Luna, il tutto preceduto da una nuova sequenza tutorial, ambientata nella tenuta di Paperone, seguita da una piacevole sezione finale sul Vesuvio, che porta allo scontro finale. Si scopre, con la stessa intenzione del nuovo controllo pogo-salto, che WayForward ha inserito piccole porzioni che si intrecciano in momenti specifici del gioco (ad esempio, complicare la gara finale) o che consentono risorse più moderne (come l'ingresso trionfale di Robopap). I boss del mondo, nonostante le ripetute meccaniche di gioco, funzionano anche nella versione moderna, a volte con fumetti spettacolari che arricchiscono lo schermo. Spiccano quelli della Miniera e quelli della Transilvania.

Risulta "molto difficile", se pensiamo a persone più o meno abituate a giochi platform, anche se "insopportabile", e in modalità normale, sarebbe la definizione più appropriata per il grande pubblico. Forse si percepisce troppo un salto tra la modalità facile - una passeggiata - e quella normale, che è quella con cui si può effettivamente misurare la difficoltà del gioco. Ciò probabilmente si riferisce all'intenzione di catturare anche un pubblico di neofiti.

Indipendentemente dal livello di difficoltà o dal tipo di pogo-salto utilizzato, tutti i giocatori 'soffrono' l'eventuale cancellazione involontaria del pogo-salto, perché la sagoma del personaggio tocca una piattaforma e de Paperoni capisce che deve appoggiarsi, causando più di un colpo inaspettato (e non possiamo perdere i cuori). E' un piccolo problema che, in realtà, ci si trascina dietro dall'originale, e non credo che ci sia davvero un modo per risolverlo.

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Per questa recensione, abbiamo giocato alla versione Wii U. Puoi usare il GamePad senza televisione, quando ti trovi in difficoltà e vuoi un po' più di privacy.

La galleria precedentemente citata è sbloccabile e risulta anche ben al di sopra della media, pur essendo un extra. E' quanto mai ovvio il paragone tra passato e presente, trattandosi di un gioco basato su un'importante serie a fumetti e televisiva. Tra i personaggi, disegni, sfondi, musica e grafica di tutti i tipi, diventa un tesoro in sè e per sè, che vi costerà più volte il gioco. Una classifica online, una modalità "esperti" e alcuni trucchi bonus segreti completano l'offerta.

Ma seppur abbiamo iniziato questa recensione difendendo il valore e l'impegno che implicano i giochi 2D, si deve anche rispettare il fatto che il valore reale di un gioco lo fa il mercato, e, in altre parole, i giocatori. E a fronte di un costo di 15 euro, per quanto siano stati fatti indubbiamente degli sforzi, la quantità di gioco offerta da Disney's DuckTales Remastered appare insufficiente e fortemente dipendente dal fattore fan. Ed è l'unico difetto che separa questo gioco dall'eccellenza. Si può passare una volta, due volte ... ma a partire da lì, anche se risulta un titolo con livelli lunghi e difficili, solo gli amanti della Disney, che vogliono sbloccare tutti gli extra, torneranno nuovamente a rigiocarci. Consideratela un'opera indispensabile, in quanto è in vendita. Ma al momento, è rivolto solo agli appassionati del genere o della serie originale. E non siamo pochi.

08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Conserva lo stile proprio del gioco, restando molto valido. Una grande lezione di adattamento in HD di un classico in 2D. I cambiamenti sono ottimi e non risultano invasivi. Stupenda la galleria degli extra...
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...che rappresenta l'unico incentivo a rigiocare il titolo. Il contenuto giocabile non appare sufficiente per giustificare il prezzo. Alcuni problemi nel pogo-salto.
overall score
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