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The Legend of Zelda: The Wind Waker HD

The Legend of Zelda: The Wind Waker HD

Anche nella storia dei videogiochi, come nella storia di tutte le arti, esistono pietre miliari, classici senza tempo, capolavori. Come, ad esempio, questo titolo intramontabile.

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Forgiarsi del titolo "pietra miliare" è un privilegio riservato a pochi. Entrare nel firmamento dei classici, quelli da conservare con cura per poi rispolverarli dopo anni e riuscire ad avere ancora la pelle d'oca al loro avvio, è una prerogativa esclusiva dei migliori. A dieci anni dalla sua prima apparizione su GameCube, The Legend of Zelda: The Wind Waker HD si riscopre un titolo senza tempo, capace dopo due lustri abbondanti di restituire emozioni uniche. Senza rimanere schiacciato dal peso di una fama giustamente conquistata, la versione in alta definizione di questo delizioso titolo di casa Nintendo brilla di una nuova luce, regalandoci, forse, una delle esperienze reboot più interessanti degli ultimi tempi. Scopriamo perchè.

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Così come accaduto nell'arte (ma anche nel cinema, con un passato prossimo fatto di remake), l'industria videoludica sta attualmente vivendo una fase che potrebbe quasi definirsi "neo-classicista", un periodo in cui si vogliono recuperare i canoni dei grandi classici del passato per rivivere la loro magnificenza. Ma a differenza dell'arte standard che tutti noi conosciamo, il videogame è in primo luogo una tecnologia e, come tale, strettamente legato al progresso. Dunque, appare evidente che il recupero pedissequo del passato sarebbe, nel caso del videogioco, un controsenso. Eppure, The Legend of Zelda: The Wind Waker HD riesce nell'impresa in modo eccellente, donando nuova vita a livello grafico e meccanico ad un classico che conserva ancora ciò che lo aveva reso straordinario nel lontano 2003.

Partiamo proprio da ciò che riguarda l'apparato grafico. Uno degli aspetti che maggiormente colpisce del nuovo Wind Waker è il suo "look": antesignano della saga (è il primo della serie ad essere realizzato in cel-shading), la grafica di The Legend of Zelda: The Wind Waker non è stata semplicemente "tirata al lucido" come spesso accade nei rifacimenti in HD standard (ingrandire l'immagine, dare appena qualche ritocco qua e là), ma è stata accuratamente rivisitata. Oltre alla brillantezza dei colori, a lasciarci a bocca aperta è la cura minuziosa dei dettagli, quali le nuvole nel cielo - rispetto alla versione GameCube, ridisegnate e particolareggiate - le ombre proiettate sul pavimento (non più macchie indistinte, ma perfettamente coerenti con la forma del personaggio) e la "smussatura" dei contorni. Inoltre, vi è una patina che caratterizza l'immagine lungo le nostre sessioni di gioco - quella che nel cinema chiameremmo "effetto calza" - e che conferisce al titolo un'atmosfera ancora più magica e fiabesca. Decisamente sublime.

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Ciononostante, non siamo ingenui: rispetto ad altri reboot in HD, The Legend of Zelda: The Wind Waker ha dalla sua il fatto di essere realizzato in cel-shading, aspetto che ha certamente rappresentato un vantaggio per il team che si è occupato della rivisitazione del titolo, dal momento che è uno stile grafico molto più minimalista. Con questa precisazione, ovviamente, non vogliamo in alcun modo sminuire il lavoro fatto, anzi ne siamo davvero entusiasti. Tuttavia, è indubbio che, rispetto ad altre scelte grafiche, quella del cel-shading risenta meno il peso dell'età e che, anche dopo dieci anni abbondanti, riesca a risultare ancora incredibilmente affascinante.

The Legend of Zelda: The Wind Waker HD

Come la grafica, anche i controlli hanno subito un interessante e significativo restyle. Liberi dal controller - fiero alleato ai tempi del GameCube - in questa versione "brand new" di Wind Waker utilizziamo esclusivamente il GamePad. Oltre a svolgere le canoniche attività di controller, il Pad funge in primo luogo da secondo schermo, risultando un pratico inventario da cui attingere all'occorrenza. Rispetto alla versione del passato, infatti, la presenza del secondo schermo del pad ci permette di interagire con la nostra borsa degli oggetti senza mettere in pausa il gioco, aspetto che permette di non far perdere ritmo all'azione e di avere costantemente a portata di mano tutto ciò che ci occorre ad ogni occasione. Proprio in merito al pad, altra caratteristica innovativa è il fatto di poter godere la nostra esperienza "zeldica" anche solo utilizzando il nostro schermo secondario: se, infatti, la televisione risulta occupata, possiamo continuare la nostra partita comodamente dal secondo schermo Nintendo.

La risposta del pad alle nostre azioni appare piuttosto fluida, e non un limite, come spesso purtroppo accade utilizzando il controller schermico con altri titoli. Tuttavia, pur trovando l'introduzione del GamePad una valida aggiunta, non siamo molto soddisfatti di alcune sue applicazioni, soprattutto quando si tratta di utilizzarlo come "visore". Seppur utilissimo per guardarsi intorno, piuttosto che prediligere i due stick analogici, capita, soprattutto quando utilizziamo il rampino, di non riuscire ad agganciarci al primo tentativo, in quanto la sua (eccessiva) sensibilità contrasta con le nostre azioni. Se ci accingiamo a schiacciare il pulsante per attaccarci ad un ramo o ad una sporgenza, il più delle volte falliamo nell'impresa, proprio perchè il pad, al nostro tocco, perde di vista il nostro obiettivo. Alla lunga risulta un po' frustrante, ma forse ciò è dovuto al fatto che non abbiamo ancora imparato a misurarci a dovere con il nuovo controller/secondo schermo della console. Insomma, è solo questione di allenamento!

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Accanto alle novità riguardanti la grafica e i controlli, The Wind Waker introduce, nel pieno spirito conviviale della console Wii U, un elemento a suo modo social. Tramite il Miiverse, è infatti possibile lasciare messaggi in bottiglia e aspettare che altri utenti, impegnati nelle loro traversate in mare aperto, li trovino tra le onde. Certo, non è nulla di particolarmente innovativo, ma sicuramente conserva quel sapore un po' romantico e misterioso delle avventure dei grandi eroi in balia delle onde alla scoperta di isole lontane.

Altra importante novità è l'introduzione di una vela rossa, assente nella versione originale del gioco, che permette di cambiare direzione nelle traversate acquatiche, senza dover ricorrere all'ausilio del vento.

The Legend of Zelda: The Wind Waker HD

In apertura, ci siamo sbilanciati definendo l'originale The Legend of Zelda: The Wind Waker una pietra miliare, un classico, un capolavoro. A conferma della nostra tesi vi è proprio questa versione in HD: tralasciando le novità apportate in termini di controlli e lo splendore grafico di cui può vantare, l'aspetto che ci ha maggiormente entusiasmato è il fatto che, a distanza di oltre dieci anni, il suo racconto, il suo dipanarsi narrativo risulta ancora incredibilmente attuale. Proprio come i grandi classici, dall'Iliade all'Odissea, dall'Eneide alla Divina Commedia, The Legend of Zelda: The Wind Waker HD riconferma il suo status di opera senza tempo, che riesce ancora a incantare, ad emozionarci, a farci sognare proprio come la prima volta, quando abbiamo inserito il suo cd in quella buffa scatola viola di nome GameCube. In quel lontano 2003.

The Legend of Zelda: The Wind Waker HD
09 Gamereactor Italia
9 / 10
+
Grafica straordinaria; Storia (ancora) incredibilmente avvincente; Un classico senza tempo.
-
Alcuni problemi di interazione con il GamePad
overall score
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RECENSIONE. Scritto da Fabrizia Malgieri

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