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Star Wars: The Old Republic

Star Wars: The Old Republic

Oltre trent'anni fa il mondo cambiò per sempre con la nascita della Sacra Trilogia di Guerre Stellari. Oggi, i protagonisti di questo universo siamo noi. Ecco il MMORPG che aspettavamo.

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Fra le innumerevoli fan fiction, romanzi, cartoni animati, prequel, solo pochi sono riusciti a tenere testa allo splendore e alla passione della Sacra Trilogia. Star Wars: Knights of The Old Republic era uno di questi pochi esempi: le sue scelte multiple nella storia e la qualità della scrittura hanno reso il primo gioco firmato Bioware e ambientato nell'universo di Guerre Stellari una delle sue migliori iterazioni videoludiche di sempre.

Dopodiché, lo studio di sviluppo ha lasciato da parte Star Wars, lasciando il suo profondo segno nel genere fantascientifico con Mass Effect. Ma, sotto sotto, si sapeva che a Bioware si stava lavorando a qualcosa di grosso, qualcosa che sarebbe potuto essere ambientato nel mondo degli MMO. Ma, questa volta, di nuovo nell'universo di Guerre Stellari. Con una storia che avrebbe seguito quanto iniziato con Knights of The Old Republic.

Sembrava troppo bello per essere vero, anche quando questo rumour venne confermato. Persino il primo trailer, giunto sulla rete con un colpo esplosivo, quasi un tiro di precisione nel reattore di una base stellare, creò un certo scetticismo. Nessuno credeva che Bioware sarebbe stata in grado di creare un nuovo MMORPG e un grande gioco di Star Wars allo stesso tempo.

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Per i primi 20 minuti di gioco in compagnia di Star Wars: The Old Republic, la delusione prende il sopravvento. Il sistema di creazione del personaggio evoca nientemeno che Warcraft. Il primo pianeta, Tython, sembra abbastanza piccolo e decisamente datato.

Sono passati 20 minuti e la storia è iniziato a farmi dimenticare tutti i problemi. Tutto quello che accade dopo, è uno splendido lavoro di recitazione. Un maestro Jedi mi informa che non mi è possibile compiere la mia prova finale, e mi invia ad aiutare un altro gruppo di Jedi sotto attacco, dato che il mio addestramento è più che sufficiente per affrontare questa minaccia.

Visivamente, questo Star Wars assomiglia straordinariamente ad un fumetto, e il superbo sistema di dialoghi rende primitivo ogni precedente gioco di ruolo on-line. Aggiungiamoci una storia accattivante, è uno schema di controllo così bene implementato da lasciarci tranquillamente circumnavigare i fondamentali ed iniziare subito ad apprendere le nuove classi.

C'è un vecchio detto, più realistico di quanto sembri: "on esiste un gioco di Star Wars brutto". L'universo, le influenze riescono a rendere credibile questo titolo in una maniera assolutamente inesistente negli altri franchise. The Old Republic fa uso di tutti gli elementi, l'energia, i pensieri e i sogni che da quarant'anni sono entrati nell'immaginario collettivo.

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Star Wars: The Old Republic

Mi importa davvero quando sono costretto a scegliere se il mio cavaliere Jedi deve aiutare o uccidere gli ex apprendisti del mio maestro che hanno deciso di abbracciare il Lato Oscuro. In particolare perché la ragione del loro abbandono a un vero senso. L'Ordine Jedi è arcaico, e deve essere rimpiazzato con del nuovo sangue. Un bisogno sottolineato dagli eventi dei quali sono stato testimone nelle mie precedenti missioni.

I miei principi morali vengono costantemente messi in dubbio. Da che parte stare? Voglio seguire ciecamente le mie innate etiche Jedi o forgerò l'universo secondo le mie vedute? Farlo significherà perdere il mio compagno?

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Dato che sono in un gruppo, la conversazione si fa anche più interessante. Come nella vita reale, le nostre decisioni sono tutte diverse, e mentre il sistema di dialogo alla Mass Effect annuncia la nostra risposta, non sono completamente convinto che la mia opinione faccia davvero la differenza. In ogni caso, diventa importante scegliere i propri alleati con cura, anziché allearsi con chi, semplicemente, ha il migliore equipaggiamento per la missione.

Mentre il mio cavaliere continua il suo viaggio attraverso il mondo e fuori da esso, diventa chiaro quanto enorme sia The Old Republic. La prossima fermata, Coruscant, è significativamente più grande sia in dimensione che varietà, e rapidamente mi perdo tra alleati, palazzi, allenatori, commercianti, clienti e scelte.

Decido di focalizzare lo sviluppo del mio personaggio anziché aiutare coloro i quali hanno bisogno dell'aiuto di uno Jedi, ed è qui che devo compiere la mia prima vera scelta nel sistema di allocazione delle classi. Guardiano, che resiste agli anni, o sentinella, con doppie spade laser e una focalizzazione sul causare danni piuttosto che riceverli?

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Anziché pensarci troppo a lungo, lascio che i miei istinti naturali facciano la scelta. Sarò una sentinella. Farsi strada tra i nemici con due spade laser è troppo bello per poter essere ignorato.

Con un Jedi in gioco, inizio una nuova avventura come cacciatore di taglie, una sorta di antidoto diretto alle inclinazioni filosofiche degli utilizzatori della Forza. Se prima le mie orecchie udivano gradevoli violini, ora sento dei sinistri accordi di violoncello: la differenza tra i due personaggi viene così enfatizzata.

Mi do da fare per diventare il peggiore cacciatore di taglie in città, con lo stesso zelo con cui ho cercato di diventare uno Jedi. Sono temuto e famoso, sono la legge fatta persona e preferiscono aprire buchi nelle teste piuttosto che fare ragionare le persone.

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La varietà non si limita alle classi, ma anche al sistema di combattimento. Gli Jedi fanno grande uso della forza quando attaccano, più o meno come un Death Knight in World of Warcraft. Un cacciatore di taglie deve essere sicuro di non surriscaldare il proprio fucile.

Ma questa è solo la punta dell'iceberg. È un piacere esplorare e imparare ogni abilità della propria classe a seconda del proprio stile di gioco. Se preferite il lato più oscuro del potere, potreste trovare giovamento nell'interpretare un inquisitore Sith che può strangolare la gente a mezz'aria, diventare invisibile e sparare lampi elettrici come l'Imperatore nel Ritorno dello Jedi. Preferite un buon fucile a qualche principio religioso? Fate l'Han Solo della situazione interpretando uno Smuggler, agendo nell'ombra e pilotando una delle più belle navi presenti nel gioco.

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Con così tante diverse classi e contenuti, è difficile capire come Bioware sia riuscita a mantenere il ritmo costante con una storia continuamente dinamica. Terminare il prologo Jedi richiede circa 15 ore, ed è solo a quel punto che il gioco comincia a fare sul serio. Aggiungete a questo le numerose side-quest, ognuna delle quali è eccellentemente è recitata, e avrete davanti a voi parecchi mesi. Per non dire stagioni.

È impressionante quanto lo studio sia riuscito a integrare bene tutto ciò che ha reso questa serie un tale capolavoro.

La musica è incalzante e bella in eguale misura, mentre molte razze parlano in altre lingue tanto da lasciarci pensare che Bioware abbia registrato altri linguaggi alieni oltre alla lingua inglese. Ma gli sviluppatori sono stati attenti ad includere ed escludere ciò che i giocatori realmente volevano: niente Gungans e tanta personalizzazione, persino nelle spade laser.

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Forse l'aspetto più importante che ha reso Knights of the Old Republic uno splendido gioco, era dato dal fatto che ci si sentiva uno dei pochi Jedi presenti nel sistema solare in grado di aiutare le persone in pericolo. Il mio primo dubbio in merito alla decisione di trasferire la serie nel mondo on-line, era dovuta alla presunta rottura dell'illusione di essere un eroe data dalla presenza di tanti altri giocatori con il nostro stesso ruolo.

Non è così: gli altri giocatori sembrano quasi assenti, e nelle rare occasioni in cui ci si incrocia, la cosa avviene nella maniera meno intrusiva possibile. Ovviamente, come avviene in ogni MMO, i nemici non si materializzano subito se qualche altro giocatore è passato a farne piazza pulita di recente.

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La presenza degli altri abitanti della galassia è comunque confermata dalla finestra di chat. Chiunque vi può scrivere ciò che pensa, e leggendola è facile trovarvi qualche spoiler.

Lo stile da fumetto della grafica funziona positivamente per Bioware: puntare al realismo avrebbe potuto mutilare il potenziale offerto dal gioco. Lo studio, invece, è riuscito a sviluppare le caratteristiche di ciascun personaggio sia in termini di linguaggio corporeo che di design. In altre parole, ogni personaggio sembra unico.

Paragonando il gioco all'altro grande MMO di Bioware, World of Warcraft, Star Wars: The Old Republic a una curva di apprendimento relativamente più brutale, dato che Bioware ha ritenuto che ogni giocatore contemporaneo conosca bene l'ambiente degli MMO. Pertanto, il gioco prende sottobraccio il giocatore soltanto nel presentargli gli elementi più specifici anziché quelli più generali.

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Questa idea sarà probabilmente poco intuitiva per quei fan di Star Wars non abituati al genere videoludico, tanto da poterli frustrare. Poiché per un veterano del genere è facile evitare i tutorial, i principianti dovrebbero avere accesso a tutto l'aiuto di cui hanno bisogno: anche se la storia è ricca, le idee e gli stili di gioco devono comunque essere capiti e assimilati da tutti

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Il prodotto di Bioware non è soltanto una copia di uno dei più grandi giochi di ruolo on-line. Sarebbe stato troppo facile copiare lo stile di Warcraft e trasportarlo nell'universo di Guerre Stellari. La gente avrebbe comunque comprato il gioco. Io lo avrei comprato.

Al contrario, gli sviluppatori hanno aggiunto una dimensione mancante e creato un gioco che non solo maschera i goffi i compiti assegnati dalla storia, ma effettivamente trascina il giocatore in profonde scelte morali e in dialoghi che sembrano realistici.

In alcuni momenti, mi sono trovato a discutere sulle possibilità che Star Wars avrebbe potuto offrirci con l'arrivo di nuovi fan. Tutti avremmo voluto tornare nella galassia lontana lontana. Tutti avremmo voluto pilotare uno speeder o possedere un Wookie. Ora tutto questo è possibile grazie a Star Wars: The Old Republic.

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09 Gamereactor Italia
9 / 10
+
Tantissimi contenuti, colonna sonora eccellente, il gioco cattura in fretta, storia coinvolgente
-
Curva di apprendimento diabolica
overall score
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RECENSIONE. Scritto da Oskar Nyström

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