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Resident Evil: Revelations 2

Resident Evil: Revelations 2 - Episodio 3

In cui Revelations prosegue alla grande, abbiamo un'atmosfera come i migliori film di John Carpenter e Moira continua a contribuire al mood in modo inquietante.

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Seguendo la nuova politica di Gameractor sui titoli a episodi, questi verranno discussi alla loro uscita ma il giudizio finale verrà rimandato al termine della stagione. Il compendio finale includerà una summa di punti forti e deboli di ciascun episodio, e probabilmente anche qualche spoiler.

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Episodio 3: In cui Revelations prosegue alla grande, abbiamo un'atmosfera come i migliori film di John Carpenter e Moira continua a contribuire al mood in modo inquietante.

La nostra stima iniziale secondo cui ogni episodio di Revelations 2 sarebbe durato circa due ore (intendendo la campagna) inizia piano piano a vacillare. Il secondo episodio andava già oltre le due ore, e questo terzo episodio si rivela il più lungo dei tre pubblicati finora. In questo episodio, ci troviamo costretti ad attraversare edifici con più piani e stanze rispetto alle prime due esperienze, e in cui le due storie iniziano finalmente a divergere anche da un punto di vista visivo.

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Come detto per i capitoli precedenti, Revelations rappresenta un po' un mix tra le varie meccaniche e ritmi che abbiamo visto nella serie nel corso degli anni. Ci sono momenti in cui ci dedichiamo prevalentemente all'esplorazione e alla risoluzione di enigmi che ci ricordano i primi episodi del franchise, e altri in cui abbiamo una marea di nemici da uccidere, che ci riportano senza dubbio ai titoli più recenti della saga. Risolvere un puzzle, trovare una chiave, sbloccare una porta, ammazzare mutanti: questo è quanto si trova in Resident Evil: Revelations 2.

A questo punto della storia, si presuppone che abbiamo finalmente imparato a padroneggiare le meccaniche del gioco ed esplorato a sufficienza l'albero delle abilità. E questo è sicuramente il motivo per cui ci sentiamo più a nostro agio, in quanto abbiamo più armi e maggiori abilità a disposizione dei personaggi. Procedendo nel terzo episodio, abbiamo trovato nuove aggiunte al nostro arsenale, che ci hanno costretto a qualche sperimentazione in più, soprattutto perché possiamo portare con noi solo quattro armi alla volta.

Resident Evil: Revelations 2

Si tratta di una scelta importante, perché in questo terzo capitolo ci saranno tante nuove minacce che ostacoleranno il nostro cammino. Eppure, tranne che in un particolare momento nella campagna di Barry, non abbiamo notato particolari fluttuazioni di difficoltà, come invece ci è capitato nei due precedenti capitoli. Il gioco fa un buon lavoro nel costringerci a non avere mai a che fare con un non-morto già ucciso, perché non è mai davvero morto - alcuni tornano in vita anche se gli abbiamo fatto scoppiare una bomba davanti ai piedi. Da questo punto di vista, Capcom è stata davvero sadica e mette davvero alla prova i giocatori.

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Il cambiamento di scenario segna un nuovo cambio di passo nel gioco. E' una buona cosa il fatto che Capcom abbia fatto un piccolo sforzo affinché ogni capitolo avesse un'ambientazione e una struttura unica tutte le volte. Abbiamo apprezzato in particolare il fatto che le due campagne finalmente comincino a mostrare grandi differenze visive, cosa che invece non accadeva negli episodi precedenti, creando un po' di monotonia.

Per quanto riguarda la nostra preferenza tra le due campagne, continuiamo a parteggiare per l'avventura di Barry e Natalia, anche perché è più ricca di momenti d'azione e di sotto-trame. Ogni campagna offre anche uno scontro con un boss diverso, ma anche da questo punto di vista continuiamo a prediligere l'avventura con il buon vecchio Barry, in quanto mette da parte il Resident Evil più tradizionale e aggiunge un po' quell'atmosfera tipica che si respira nei film di John Carpenter. Per quanto riguarda la storia, ci sono alcuni momenti davvero memorabili che caratterizzano la storia di Moira e Claire, ma è il rapporto tra Barry e Natalia quello che ci regala più emozioni.

Resident Evil: Revelations 2

Un elemento che ha acceso la nostra curiosità sin dall'inizio dell'avventura sono stati i bracciali che misurano la frequenza cardiaca e la condizione mentale degli utenti, in grado di dare il via ad una mutazione se sopraffatti dalla paura. Ci è sembrata un'idea interessante, ma alla fine del terzo capitolo è andata letteralmente sprecata.

E' il proverbiale pelo nell'uovo, ma nel complesso, siamo soddisfatti dell'esperienza di Resident Evil: Revelations 2. Il finale di questo terzo capitolo lascia tutto aperto al quarto e ultimo episodio, che non vediamo l'ora di giocare la prossima settimana.

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