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GOTY 2017: Miglior Storia

Scopri le nostre cinque posizioni.

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Anche quest'anno tornano i GOTY - Game of the Year 2017 di Gamereactor Italia, in cui abbiamo selezionato, sulla base di dieci categorie, quei titoli che a nostro parere sono risultati i più rappresentativi di quest'ultima annata videoludica.

Cominciamo con la categoria Miglior Storia e, di seguito, potete curiosare i cinque titoli che, a nostro avviso, ci hanno emozionato maggiormente a livello narrativi.

Nota di redazione: La classifica di seguito è stata compilata secondo le preferenze di Gamereactor Italia e non per ordine di voto.

N° 5 - What Remains of Edith Finch

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Questo tipo di avventura puramente narrativa non fa per tutti, ovviamente. Non c'è una sfida vera e propria, nessuna possibilità di sbagliare, ma ci troviamo immersi nelle varie storie dei Finch, e scopriamo meccaniche fatte su misura per adattarsi ad ogni sotto-trama. La sua forza non è in ciò che si fa nel gioco, quanto in ciò che si scopre giocando. È un'opera toccante che riflette su temi come la famiglia, la paura e la morte in un modo più "divertente" e che scalda il cuore. A volte macabri, e a volte profondamente commoventi e drammatici, avrete la sensazione che ad ogni capitolo sia stata data tutta quell'attenzione e cura quanto il suo ciclo di sviluppo quinquennale sembra suggerire.

Potete leggere la recensione completa qui.

GOTY 2017: Miglior Storia
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N° 4 - Persona 5

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Persona 5 è un gioco molto personale e ci presenta costantemente metafore applicabili alla vita reale. Un gioco che, nonostante il suo spiccato senso dell'umorismo, vuole portarci a riflettere e ad essere consapevoli delle miserie che molte persone vivono nel corso della loro vita. Viste le tante sotto-storie che compongono il quadro generale del gioco, è quasi una certezza che il giocatore riuscirà a sentirsi pienamente coinvolto e si creerà una speciale empatia con i personaggi. Pochissimi titoli sono capaci di una cosa del genere, ed è interessante notare che tra questi ci sono i tre giochi della serie Persona.

Potete leggere la recensione completa qui.

GOTY 2017: Miglior Storia

N° 3 - Hellblade: Senua's Sacrifice

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Senua soffre di una forma di psicosi che la porta a vedere e sentire bizzarre e inquietanti allucinazioni. Le voci nella sua testa, udibili chiaramente anche dal giocatore, offrono numerosi indizi sul passato della giovane donna, facendoci anche capire quanto sempre più essa stia sprofondando nella follia.

Si tratta chiaramente di un tema molto serio, ma il titolo riesce ad affrontarlo con un rispetto e una profondità che mai prima d'ora abbiamo visto in un videogioco. Risulta immediatamente chiaro come Ninja Theory abbia fatto molte ricerche in merito, affrontando con grande competenza e consapevolezza un tema che va ad influenzare anche il gameplay stesso. Il mondo che ci circonda si trasformerà spesso, passando da splendidi paesaggi a scenari estremamente disturbanti. Queste transizioni non servono unicamente gli scopi della narrativa, ma rappresentano anche un cambio effettivo di gameplay.

Potete leggere la recensione completa qui.

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N° 2 - Uncharted: L'Eredità Perduta

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Non ci addentreremo oltre in merito alla trama, ma è evidente sin da subito quanto L'Eredità Perduta abbia attinto dall'eccellente qualità narrativa che ha contraddistinto la serie principale in tutti questi anni. A differenza delle classiche espansioni che vediamo sempre più di frequente nel panorama videoludico, il nuovo episodio del franchise Uncharted è un gioco a sé stante, che funziona in modo assolutamente autonomo grazie ad un plot ben scritto e a due eroine ben caratterizzate.

E buona parte della forza di L'Eredità Perduta risiede esattamente lì, nell'abilità di Naughty Dog di costruire e modellare personaggi estremamente forti, con tratti ben definiti, che non sfociano mai nel puro macchiettismo. Ciò che affascina di questo capitolo è proprio il modo in cui si costruisce e si intesse il rapporto tra le due protagoniste: se inizialmente Nadine nutre non poche riserve nei confronti di Chloe, restando costantemente sulla difensiva, a mano a mano che le due donne iniziano a progredire nella loro avventura, iniziano a sviluppare un rapporto senza precedenti, di cui noi siamo spettatori e testimoni.

Potete leggere la recensione completa qui.

GOTY 2017: Miglior Storia
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N° 1 - The Legend of Zelda: Breath of the Wild

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Da un punto di vista della trama, Breath of the Wild rimane perfettamente coerente con la tradizione, dove il tipico costrutto del viaggio dell'eroe fa da padrone. Esattamente come il passato, Link segue un percorso, che lo porta a crescere e a progredire come eroe, andando incontro alle diverse avversità fino al poderoso scontro finale, ma qui c'è un aspetto ancor più affascinante e innovativo che caratterizza non solo il suo personaggio, ma anche quello di Zelda.

E questo elemento è il conflitto: ciò che emblematico di Breath of the Wild è il fatto che i personaggi, ancora più rispetto al passato, sono caratteri a tutto tondo, dove emozioni come la paura, il risentimento, la rabbia fanno pienamente parte del loro essere. Zelda e Link non sono eroi perfetti, sentono il peso della loro responsabilità, sono devastati dai dubbi, ma al contempo sono carichi di una spinta emozionale da renderli eroi senza tempo. E soprattutto, eroi di una fiaba ancestrale dove i lati oscuri non sono più ammorbiditi, ma fanno pienamente parte di un tutto, nonostante al suo interno non manchino momenti squisitamente comici. Non ci troviamo di fronte ad una fiaba oscura come poteva essere The Legend of Zelda: Majora's Mask, ma Breath of the Wild respira a pieni polmoni i caratteri più cupi del lore della serie, offrendo uno dei racconti emotivamente più densi dai tempi della seconda parte di The Twilight Princess.

Potete leggere la recensione completa qui.



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