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Federica Pellegrini e Twitter

Sono otto anni che si parla di Federica Pelligrini. Dapprima come promessa del nuoto, poi come campionessa, infine come la più grande nuotatrice che il nostro Paese abbia mai sfornato. Quest'ultimo è un dato di fatto, e scusate se è poco. Federica Pellegrini è un monumento del nostro sport, e nessuno potrà mai negarlo.

Il deludente quinto posto di ieri sera potrebbe essere un incidente di percorso, un errore o, perché no, il primo segno della fine di una carriera straordinaria. Ma non importa: nessuno potrà mai cancellare questa carriera straordinaria.

Però, però, però. Ieri su Twitter si è scatenato l'inferno. Credo di avere letto almeno un centinaio di battute che recitavano così: "Cosa fa Federica Pellegrini quando non nuota? Arriva quinta", parafrasando la fastidiosissima frase nella pubblicità dei Pavesini. Ad un tratto nei trend topic di Twitter erano apparsi Pellegrini e Pavesini contemporaneamente. I pubblicitari del signor Pavesi dovrebbero esserne orgogliosi: sono riusciti a creare una pubblicità tanto fastidiosa quanto efficace da diventare un argomento fisso in una "hate story" sui social network.

Questa mattina si è cercato di fare il punto. I media hanno difeso la Pellegrini a spada tratta, criticando aspramente chi la criticava e dipingendo l'Italia come un popolo di persone che saltano dal carro del vincitore al momento opportuno.

Eppure, chi oggi difende la Pellegrini sono quegli stessi media che ci hanno raccontato delle sue storie d'amore, che l'hanno portata a Sanremo, che hanno cercato di farla passare per una bella gnocca, che ci hanno raccontato quello che realmente fa quando non nuota. Insomma, quelli stessi media che hanno contribuito a sovraesporre questa ragazza che, oggettivamente, è antipatica come una scoreggia in un'ascensore.

Credo che molte dele critiche e degli sfottò di Twitter - a cui mio malgrado ho partecipato - siano stati catartici per molti italiani. Ovvero, nessuno ce l'ha con la Pellegrini perché è arrivata quinta, ma tutti ce l'hanno con la Pellegrini per aver peccato di umiltà, per avere pubblicamente dichiarato che portare la bandiera alla cerimonia di apertura è faticoso, per la sua presunzione di essere sempre la migliore e per la mancanza di spirito di squadra. Tutte qualità di un carattere evidentemente difficile, che i media - gli stessi media che oggi la difendono - hanno contribuito a mettere a nudo.

Federica Pellegrini e Twitter

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