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Preparazione mentale alla Gamescom

Tra esattamente una settimana mi troverò all'aeroporto di Milano Malpensa, in attesa di un aereo diretto a Colonia dove parteciperò per il terzo anno consecutivo alla Gamescom.

Al di là dell'aspetto conviviale e mondano del viaggio (quest'anno ci saranno rappresentanti di ogni redazione di Gamereactor, per un totale di 14 persone, atmosfera da gita scolastica, feste e cene ad elevato tasso alcolico), l'evento è una delle esperienze più faticose dell'anno.

Quest'anno ho cercato di mantenere un profilo abbastanza basso dal lato degli appuntamenti, complici anche alcuni publisher che non hanno lavorato benissimo con l'organizzazione della loro Gamescom. I nomi grossi ci sono tutti (a parte Nintendo, che tradizionalmente non partecipa attivamente alla fiera tedesca), e fortunatamente quest'anno mi potrò dividere parte del lavoro con David Caballero, il caporedattore di Gamereactor Spagna.

Comunque, anche quest'anno il calendario degli appuntamenti è fittissimo, tant'è che il primo giorno avrò soltanto 40 minuti di pausa, mentre il secondo giorno si prevede una visita ai booth aperti al pubblico, dove 200.000 persone si accalcheranno per provare un gioco per cinque minuti, mandandoti mentalmente a quel paese in tedesco se gli passi davanti con il pass VIP.

Come ogni anno si perderà un sacco di tempo spostandosi da un padiglione all'altro, arrivando periodicamente in ritardo sotto gli sguardi incazzati dei PR (in particolare di quelli orientali, i PR italiani sono molto più easy). D'altro canto se una presentazione finisce alle 10 e 30 e alle 10 e 31 ne comincia un'altra dall'altra parte della fiera, nessuno potrà mai arrivare in orario.

Infine, questo sarà il quarto anno di seguito per me alla fiera europea più importante dedicata ai videogiochi (ho iniziato quando ancora non si chiamava Gamescom ed era a Lipsia), e ogni anno ho notato un pericoloso calo nel numero dei gadget. Cari publisher, se volete comprare i nostri articoli, sarà meglio per voi investire in magliette, statuette e altre cretinate che fanno incazzare la mia fidanzata.

Preparazione mentale alla Gamescom

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