Un paio di anni fa ero davvero molto impaziente in attesa del lancio di un nuovo city-builder che fosse degno di questo nome. Poi Electronic Arts ha annunciato il nuovo SimCity, che sarebbe stato pubblicato nel 2013. E il ragazzo qual ero era al settimo cielo. Mi sono documentato il più possibile sul titolo che stavano realizzando, andando a caccia di immagini, filmati e ulteriori informazioni. Non potevo essere più eccitato di così.
Poi è giunto il momento del lancio, e ciò con cui mi sono confrontato è stata una grande delusione. Continuavo a ripetermi che non era poi così male, che si trattava semplicemente di un SimCity "diverso" da classici come SimCity 2000 e SimCity 4, due dei capitoli più importanti del genere. Ma più i mesi passavano e più regnava l'insoddisfazione. Il sogno di creare una metropoli di proporzioni gigantesche è stato abbandonato. Le limitazioni del nuovo SimCity hanno reso il gioco molto noioso nel lungo periodo. E i titoli in cui bisogna costruire città non possono esserlo. Unendo il fatto che avevamo a disposizione un terreno edificabile molto piccolo, un DRM invadente che richiedeva di essere sempre online e una modalità che di fatto non funzionava, il nuovo SimCity è stato un vero e proprio fiasco.
Due anni dopo mi sono seduto al mio computer per giocare a Cities: Skyline, il titolo da poco pubblicato dallo sviluppatore finlandese Colossal Order, una società con solo due giochi all'attivo, quali Cities in Motion e Cities in Motion 2. E il modo in cui Colossal Order ha gestito Cities: Skyline è semplicemente stupefacente. Sono davvero riusciti a fare, con appena una dozzina di sviluppatori, ciò che EA e Maxis con i loro centinaia di dipendenti non hanno fatto. Ci hanno offerto un titolo impressionante, degno di essere definito uno dei migliori mai realizzati.
A prima vista Cities: Skyline assomiglia un po' a SimCity, il che non vuole essere una nota di demerito. Un aspetto degno di nota in SimCity era certamente la grafica e la presentazione generale del gioco. Il tocco morbido e le immagini nitide rendevano il tutto fantastico, e lo stesso vale per Cities: Skyline. Lo stesso vale anche per il modo in cui si inizia la partita. Si connette una strada alla strada principale, e da lì si iniziano a tracciare le zone residenziali. Una volta fatto, si iniziano a posizionare le tubature dell'acqua e la centrale elettrica della città. E proprio come accadeva con i city-builder di un tempo, bisogna piazzare per davvero le linee elettriche e le tubature dell'acqua. È necessario anche collegare un'uscita di depurazione ai tubi dell'acqua, e se non badate a questo aspetto, c'è il rischio che nei rubinetti della città ci troviate a poco a poco del liquame (il che non è una buona cosa). In città bisogna anche pensare al rumore prodotto dai vostri impianti: nessuno, infatti, vuole vivere vicino ad una turbina eolica rumorosa, o all'autostrada.
La prima partita a cui ho giocato non è andata molto bene. Ho usato lo stesso approccio di SimCity, e si è rivelato un errore piuttosto grave. Aver posizionato poche linee elettrice e poche tubature hanno avuto effetti devastanti perché la città non faceva soldi e, di conseguenza, i cittadini hanno iniziato ad andarsene. Ok, ho capito la lezione. La mia nuova città è andata un po' meglio, ma continuava a non fare soldi. Il problema, in questo caso, è dipeso dal fatto che non ho avuto molta pazienza e volevo che le cose prendessero il via il più in fretta possibile. In Cities: Skyline è necessario prendersi il proprio tempo, rilassarsi e divertirsi. E non appena sono entrato in questo mood, le cose hanno iniziato a migliorare progressivamente. Le mie città hanno iniziato a diventare fiorenti e sono stati caratterizzati da una crescita esponenziale. L'intero gioco è apparso come un vero e proprio giardino-Zen virtuale, in cui il puntatore del mio mouse era il rastrellino atto a sistemare la sabbia.
Un altro aspetto che mi è piaciuto molto è che non è necessario costruire tutto uno sopra l'altro, ma è possibile dare spazio e aria alla propria città. Si inizia con un lotto di 2x2 kmq, e potrete acquistare ulteriori otto lotti delle stesse dimensioni, non appena andrete avanti con il gioco. Con una modifica, avrete accesso a tutti i 25 appezzamenti, che porta la dimensione totale a 100 km quadrati. E qui che Cities: Skyline dà il meglio. Hanno aggiunto distretti che non sono solo luoghi, ma vengono anche chiamati come quartieri reali in cui è possibile scegliere le proprie politiche. Volete per caso che in una zona della vostra gigantesca città non sia permesso fumare, avere un animale domestico e non vi sia accesso alle auto? Potete farlo. E che dire di una zona industriale in cui sono ammesse solo aziende agricole? Potrete fare anche questo. Ed è proprio roba come questa, che permette alla vostra immaginazione di spiccare il volo, a mandarci fuori di testa.
La cosa migliore di questo gioco è che supporta Steam Workshop. In appena una settimana dal lancio, sono stati aggiunti più di 10.000 item da scaricare. E' disponibile qualsiasi cosa, da mappe a oggetti per costruire, passando per le mod. Alcune mod molto ricercate permettono perfino di apportare cambiamenti in termini di gameplay, come l'introduzione di un ciclo giorno/notte che non fa parte del gioco base. Alcune mod offrono nuovi modi per scoprire come funziona il traffico nella propria città. Perché c'è sempre congestione in quella parte della città? Scopritelo. Colossal Order ha rassicurato i giocatori dicendo che continueranno a sostenere il gioco in post-lancio, e vogliono rimanere in contatto con i loro fan attraverso i social media come Facebook e Reddit, quindi aspettatevi anche un supporto ufficiale da parte dello studio.
Come accade nella maggior parte dei giochi, ci sono alcune cose che appaiono meno intuitive di altre, ma non c'è nulla che faccia percepire il gioco come rotto. Inoltre, nel caso in cui ci fosse pur sempre qualcosa che non ci piaccia, ci sarà sempre una mod che ci permette di eliminarla. Tuttavia, una delle cose che ci ha più infastidito in assoluto è l'interfaccia utente, anche se si rivela funzionale. E' davvero brutta e spero davvero che lo studio provveda a sistemarla in futuro, o che ci pensi qualche mod.
In conclusione, Cities: Skyline si rivela quel city-builder che tutti i fan del genere attendevano oramai da anni. E' un gioco che trasuda qualità da tutti i pori e sorprende che questo risultato così strabiliante sia il frutto del lavoro di appena dodici sviluppatori. Il gioco è disponibile su Steam per Windows, Mac e Linux a 27.99 euro, e offre tantissimi contenuti, oltre ad un eccellente supporto a Steam Workshop. State ancora qui a temporeggiare sull'acquisto?