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Cyberpunk 2077

Cyberpunk 2077: gli sviluppatori hanno optato per il crunch per non rimandare ancora il gioco

Si scopre che è stata una scelta degli stessi dipendenti e non una vera e propria "forzatura".

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Un paio di settimane fa, abbiamo parlato in dettaglio di fenomeni di crunch relativi a CD Projekt RED, per rendere possibile il lancio di Cyberpunk 2077 questo novembre. Dopo essere già stato rimandato più volte per garantire che il gioco soddisfi gli standard di alta qualità stabiliti dallo studio, Jason Schreier ha segnalato che lo sviluppatore avrebbe costretto i suoi dipendenti a lavorare sei giorni alla settimana.

Da allora, tuttavia, in occasione del GameInformer Show, questo aspetto della "forzatura" è stato un po' ridimensionato, dal momento che la maggior parte degli sviluppatori di CD Projekt Red ha deciso di optare per lavorare oltre l'orario di lavoro per impedire che il titolo venisse ritardato un'altra volta.

Secondo GameInformer, sembra che gli sviluppatori avessero persino paura di celebrare l'entrata in gold del gioco la scorsa settimana per via di ripercussioni da parte del pubblico, nonostante fossero contenti del lavoro prodotto. Prima che venisse stabilita la settimana obbligatoria di sei giorni, è stata proposta l'opzione di ritardare ulteriormente Cyberpunk 2077, ma gli sviluppatori si sono opposti, preferendo piuttosto di lavorare extra.

Non è ancora chiara, però, l'effettiva portata del crunch e ciò che è accaduto a CD Projekt Red nelle ultime settimane, ma al momento, Cyberpunk 2077 è pronto al lancio previsto per il 19 novembre, visto che il gioco è oramai in gold.

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