La fine è vicina per l'ubriacone Bean e i suoi compagni Luci ed Elfo; la sua malvagia (e fumante) madre, la Regina Dagmar, ha conquistato Dreamland con Satana in persona, e deve trovare alleati per sconfiggere Dagmar una volta per tutte, in modo che tutti possano ottenere il finale di cattura che tutti meritano.
Oh, disincanto... Cercandoti nel dizionario ti dà la definizione stessa di "potenziale perduto per sempre". Quella che avrebbe potuto essere un'altra magistrale commedia di Matt Groening con un twist fantasy contorto è diventata invece uno degli spettacoli animati più noiosi che si ricordino. Nella prima stagione, c'erano diversi barlumi di speranza che lo show potesse competere con i fratelli Futurama o persino con i Simpson. Tuttavia, i creatori della serie hanno deciso di fare qualcosa di diverso, qualcosa di più episodico e utilizzando una storia più generale tra gli episodi.
Certo, rispetto la decisione di lasciare che lo show trovi una propria identità, perché è difficile eguagliare gli standard di Futurama e Simpson (al loro meglio) nel reparto scherzi. Anche dopo la seconda stagione, tuttavia, è diventato chiaro che gli sceneggiatori hanno avuto molti problemi a bilanciare il classico pezzo di gag con la struttura episodica, risultando in uno spettacolo che non ha mai trovato la sua direzione. La Parte 5, che è l'ultima stagione, ha ora suggellato Disincanto come una commedia da dimenticare nel momento in cui finisce.
La Parte 5 riprende da dove si era interrotta l'ultima, con Princess Bean che decapita la sua gemella malvagia e cade tra le braccia del suo interesse amoroso, la sirena Mora. Tuttavia, non sei mai entusiasta di vedere come Bean sconfigge la sua mamma malvagia e fumante; Per lo più guardi passivamente mentre i personaggi cercano invano di portare avanti una trama inesistente. Lo spettatore non si lascia mai trasportare, ma piuttosto aspetta che accada qualcosa di eccitante.
L'umorismo è altrettanto disperato, con personaggi che chiacchierano e balbettano fino a quando qualcuno dice qualcosa che dovrebbe essere uno scherzo. È difficile descrivere quanto sia piatto l'umorismo poiché la maggior parte di esso sembra un ripensamento e sebbene ci siano alcuni momenti divertenti, questi sembrano più incidenti fortunati. La parte migliore è probabilmente Dio con la testa della lampadina. La Parte 5, come le stagioni precedenti, manca di una vera e propria forza trainante tra le varie fazioni che vogliono eliminare la mamma di Bean, lasciando che la stagione finisca proprio come è iniziata: senza direzione.
Come finale, tuttavia, funge da dolce epilogo, in cui i creatori dello show riescono a legare ogni sorta di punti in sospeso lasciati dall'approccio lassista degli sceneggiatori, in cui personaggi dimenticati anni fa ottengono un lieto fine. Molti personaggi e trame sono trascurati, ma quel pacchiano "vissero felici e contenti" si adatta bene alla premessa fiabesca e potrebbe essere l'unica volta in cui lo spettacolo riesce a evocare qualcosa di genuinamente emotivo. Tuttavia, ci sono voluti 50 episodi indecisi e deboli perché qualcosa potesse finalmente scattare, il che alla fine rende Disincanto una delusione dall'inizio alla fine.