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Fallout 4

Fallout 4 & Doom: Impressioni VR

Al QuakeCon di quest'anno abbiamo provato due grandi classici nella loro versione VR.

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Siamo rimasti amaramente delusi dal fatto di esserci persi la demo di Fallout 4 VR all'E3 di giugno, cosicché, quando ci si è ripresentata la possibilità di ritornare nella wasteland attraverso la realtà virtuale durante la QuakeCon di Dallas, Texas, abbiamo colto al volo l'occasione. Ma non era solo una demo di Fallout: Bethesda ha presentato anche Doom VR, con sommo piacere dei nostri occhi.

E così, ci siamo pazientemente messi in coda e, infine, ci siamo fatti catturare da una demo per la realtà virtuale che ci ha portato nella wasteland del futuro, seguita da un viaggio al settimo girone dell'inferno (più o meno) per ammazzare qualche demone. Fortunatamente, l'esperienza non ci ha causato né vomito né nausea, il che è sempre una buona cosa. Entrambe le demo sono state giocate su di un potente PC che montava due GTX 1080 in SLI, e come potete immaginare la resa sul visore HTC Vive era piuttosto alta (su Doom perlomeno, in Fallout c'erano i consueti e attesi screzi grafici).

Cominciamo da Fallout. Il movimento è basato sul classico sistema per il quale si punta un luogo e si viene teletrasportati. Come sistema per muoversi in uno spazio virtuale funziona bene, anche se spezza l'immersività. L'utilizzo del controller Vive nella mano sinistra ci consente di indicare dove vogliamo spostarci nell'ambiente, prima che un semplice click ci teletrasportati direttamente. E' semplice, e funziona (e quando si cercano di schivare le ostili avance di un Deathclaw, teletrasportarsi istantaneamente può essere estremamente utile).

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La demo era basata su ondate di nemici, ambientata nel garage Red Rocket che si trova all'inizio dell'avventura. La maggior parte di quelli che hanno giocato il gioco avranno ben presente di cosa stiamo parlando. In quel luogo è possibile utilizzare il banco di lavoro e inviare il fidato Dogmeat a svolgere dei semplici incarichi, ma la maggior parte del nostro tempo lo abbiamo speso con in mano il nostro fucile (non occorreva ricaricarlo e non eravamo mai a corto di munizioni durante la demo), impegnati ad affrontare un'onda di predoni prima, e il Deathclaw di cui sopra poi.

Funzionava? Più o meno. Il teletrasporto rende il gioco completamente diverso, e ci chiediamo come questa cosa funzionerà al di fuori della demo ambientata nel garage. Si dice che quando la versione VR sarà lanciata il prossimo anno, avremo accesso al mondo intero del gioco, ma resta da vedere se i giocatori saranno disposti teletrasportarsi in giro per il deserto come un Corvo sotto steroidi; la più grande risorsa di Fallout è l'atmosfera e il senso fornito dai luoghi, due elementi che soffrono se ci si sposta materializzandosi per la mappa, anziché camminando.

Come demo andava bene. E ci ha mostrato come sarà il mondo nella VR, dimostrandoci che vi sono elementi che funzioneranno molto bene (abbiamo particolarmente apprezzato il fatto di poter sollevare il nostro braccio per guardare il PipBoy). Allo stesso modo, costruire la propria base sarà divertente e semplice, grazie al sistema punta e clicca basato sui controlli di movimento. Sarà sufficiente per convincerci a ritornare di nuovo nella wasteland e giocare in questo modo nuovo, potenzialmente più coinvolgente? Siamo indecisi e dovremo attendere l'uscita prevista per il prossimo anno in modo da poter dare uno sguardo più esteso a ciò che ha realmente da offrire.

Fallout 4
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Passiamo a Doom. Abbiamo giocato in quattro arene in questa esperienza VR dal tono demoniaco. Il primo era uno scenario introduttivo, con quattro tavoli dal quale potevamo vedere le nostre opzioni in termini di armi, così come dare un'occhiata ai mostri che eravamo in procinto di incontrare. Una specie di speed dating (sia pure con lanciarazzi e demoni).

In un primo momento abbiamo avuto la sensazione di un mal di testa, una po' di motion sickness, e quindi eravamo un po' preoccupati per quello che stava per accadere, ma non dovevamo preoccuparci. L'arena successiva si è caricata , e ci siamo ritrovati a fare quello che sa fare meglio Doom: farci sparare ai mostri. Venivano fuori da ogni angolo. Il mal di mare non c'era più, e ci siamo fatti catturare dal momento, ignari di ciò che ci circondava.

C'erano diverse armi tra cui scegliere, (pistola, fucile d'assalto, fucile a impulsi, lanciarazzi, minigun, e così via), ma il nostro preferito era il fucile a pompa, che è veloce, ed era facile fare saltare le teste ai nemici. La granata a frammentazione non funzionava altrettanto bene, e ce la siamo tirata sui piedi troppe volte. Avremmo voluto più tempo per padroneggiare questa meccanica di gioco.

La terza arena era un po' più impegnativa. Abbiamo dovuto spostarci, ancora una volta, attraverso il teletrasporto, questa volta in una grande mappa. C'erano un sacco di momenti in cui sparare ai mostri, e abbiamo avuto a che fare anche con un paio di jump scare, che abbiamo apprezzato in modo perverso. L'arena era punteggiata da rocce, in uno scenario montuoso con un sacco di nascondigli.

L'ultima arena era una boss fight. Abbiamo avuto a disposizione un sacco di armi per affrontare l'Aracnomente suprema. Muoversi rapidamente, sparare velocemente.Ci siamo teletrasportati in giro, abbiamo cercato di sfuggire al nemico, e in generale ci siamo divertiti. Anche se in un primo momento eravamo scettici, un po' esitanti, alla fine ci siamo convinti. Doom funziona alla grande sulla VR, e ci sarebbe piaciuto ricaricare il nostro fucile e giocare ancora, se ce ne fosse stata la possibilità.

Due esperienze distinte, e due impressioni un po' contrastanti fra loro. Fallout e Doom, perlomeno a livello di meccaniche, non erano del tutto diversi, con ondate di nemici che si scagliavano contro il giocatore mentre ci si teletrasportava in giro per la mappa e si sparava per difendersi. La differenza fondamentale è che Fallout non è propriamente uno sparatutto, mentre Doom lo è, risultando conseguentemente più naturale. Vorremmo vedere di più di entrambi, prima di tutto per scoprire come Bethesda stia integrando la VR in Fallout nella sua interezza, e quindi per ritornare a fare saltare la testa a qualche demone.

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