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For Honor

For Honor - Il multiplayer

Un combattimento intelligente, metodico ma brutale.

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Ubisoft è spesso molto prevedibile. Ama sviluppare giochi open world, ama riempirli di punti di interesse e ama il fatto che un giocatore possa scalare una torre in modo da avere una visuale migliore. Dopo molti anni di pratica, sono diventati davvero bravi nel farlo, ma resta comunque una bella sorpresa tutte le volte che sviluppano un gioco così unico, uno di quei titoli in cui non ci si può non chiedere se si è mai giocato a niente di simile prima d'ora. Ecco, For Honor ci ha dato proprio quella sensazione.

In un mondo in guerra, tre fazioni sono in lotta tra di loro. Ci sono i rispettabili Cavalieri, i brutali Vichinghi e gli onorevoli Samurai. Non siamo ancora molto sicuri del motivo per cui si stanno facendo la guerra, ma la nostra speranza è che la campagna single-player riesca ad offrirci maggiori dettagli in proposito. Durante il nostro tempo in compagnia del gioco, abbiamo potuto giocare una partita alla modalità 4v4 chiamata Dominion. La prima cosa che ci ha colpito durante la selezione del personaggio è stato il fatto che le tre fazioni possono combattere fianco a fianco. Ci aspettavamo che le tre fazioni fossero nemici mortali e che non potessero combattere fianco a fianco contro i loro stessi parenti, ma Ubisoft ha deciso di offrire questa opzione. Durante la nostra intervista con il Game Designer, Bio Jade, ci ha detto che era importante per loro che i giocatori potessero giocare insieme ai loro amici, a prescindere dalla fazione usata dai propri amici. Sicuramente questo renderà molto più facile trovare partite online, ma ci immaginavamo qualcosa in cui le tre fazioni si odiassero a morte e si combattessero con grande violenza. Per il momento, ci riserviamo il nostro parere sulla trama non appena avremo tra le mani il prodotto finale, dunque per il momento accontentatevi solo dei seguenti elementi di analisi: il gameplay e la modalità 4v4 Dominion.

Il trailer di gameplay che abbiamo potuto vedere ci aveva fatto pensare al gioco come ad un clone di Dynasty Warriors (e, a volte abbiamo ancora quella sensazione) solo più bello; eppure quando si fronteggia un avversario nemico, tutto cambia e le battaglie si fanno incredibilmente brutali. Per difendere, si utilizza L2, si utilizza l'analogico di sinistra per controllare dove bloccare con la spada. Se giochi online come Call of Duty spesso premiano chi attacca per primo, For Honor funziona in modo completamente diverso. Una battaglia contro un avversario in For Honor è un grande esercizio di pazienza: si cammina in circolo, si guarda il nemico su e giù, in attesa che lui o lei faccia la prima mossa. Momenti come questi ci sono apparsi assolutamente diversi e innovativi rispetto ad altri giochi online moderni presenti oggi sul mercato.

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For Honor
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Le mappe sono piccole e compatte, il che significa che non dovrete mai di correre per più di 10 secondi prima di vedere un nemico o NPC. Sparse per la mappa, ci sono tre aree che entrambe le squadre tentano di catturare e mantenere il controllo. For Honor è sostanzialmente un titolo basato sulle abilità, il che significa che i principianti faranno una fatica enorme e il lavoro di squadra è l'arma vincente per avere successo in ogni partita. Dopo quattro partite, la nostra squadra ha finalmente capito che doveva collaborare e difendere ciò che eravamo riusciti ad ottenere, piuttosto che cercare di catturare quello che ci mancava. Abbiamo cercato di mantenere le due aree catturate in ogni momento, e siamo rimasti uniti quando la squadra avversaria ha tentato di farsi avanti, e così facendo ci ha dato un vantaggio quando la partita stava per volgere al termine e ci avviavamo verso la "breccia" (una schermata con un conto alla rovescia suggerisce, infatti, che una squadra sta sfondando la linea nemica). Non appena inizia la breccia, se morite, sarà una morte definitiva - a meno che un compagno di squadra non riesca a resuscitarvi.

Spesso vi troverete in situazioni in cui siete in inferiorità numerica due o tre contro uno, ed è in quei momenti in cui la nuova meccanica di gioco dà il suo massimo. Se siete in procinto di morire per mano di più avversari, premendo il pulsante triangolo darà inizio alla vostra ira, che vi darà una forza da non sottovalutare. Probabilmente non basterà a sopravvivere, ma spesso riuscirete ad uccidere un avversario insieme a voi prima di morire. Un altro momento soddisfacente durante il nostro tempo in compagnia del gioco è stato quando siamo riusciti a tenere a bada tre avversari contemporaneamente per circa 30 secondi. Può sembrare una vittoria vuota, ma quei secondi hanno dato ai nostri compagni di squadra la possibilità di catturare le due restanti aree e mettere a segno un sacco di punti.

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Abbiamo potuto provare tre diversi eroi durante la nostra prova: il tuttofare Vanguard, il lento ma forte Heavy, e il veloce ma più debole Assassin. Dovrebbe essere svelato un altro eroe, ma purtroppo non abbiamo provarlo. Per fortuna, i tre che abbiamo provato sono risultati molto diversi l'uno dall'altro, un aspetto che viene evidenziato dal fatto che non siamo riusciti ad usare l'Assassino, mentre siamo riusciti ad usare tranquillamente il Vichingo Heavy sul campo di battaglia. I suoi attacchi sono diventati ben presto i nostri preferiti.

For Honor è intenso e soddisfacente. Le lente battaglie tattiche gli permettono di distinguersi da un sacco di giochi online contemporanei, e ci ha lasciato un'impressione importanti. Ci aspettavamo che For Honor fosse un'esperienza rapida e divertente, e invece ci siamo trovati di fonte ad un titolo intelligente e con una certa metodologia che non vediamo l'ora di giocare. Ci sono ancora un sacco di modalità che devono essere annunciati, e da sola Dominion ci ha già entusiasmato. Non vediamo l'ora che esca For Honor.

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